La Salvia
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Palazzo di città

Criticità in materia di smaltimento rifiuti nella BAT

Le dichiarazioni del sindaco di Canosa

In seguito alle criticità emerse in materia di smaltimento rifiuti nella provincia di BAT, il sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia, ha dichiarato quanto segue: "Si è verificata una emergenza relativa allo smaltimento della frazione secca della raccolta indifferenziata legata alla improvvisa chiusura della discarica di Andria, avvenuta il 25 maggio scorso. Emergenza aggravata dalla impossibilità, comunicata il 26 maggio, di biostabilizzare i rifiuti presso l'impianto di Giovinazzo, a partire dal 30 maggio, per i Comuni che fanno parte dell'Organismo di Gestione d'Ambito della provincia di Barletta-Andria-Trani, tra i quali c'è Canosa. La criticità improvvisa – sottolinea il primo cittadino di Canosa – non preannunciata e non comunicata direttamente ai sindaci, che invece hanno appreso la notizia dai tecnici dell'Aro (Aree di raccolta ottimale) ha determinato una serie di incontri urgenti anche a livello regionale: il 28 maggio scorso la Regione ha verbalizzato la possibilità di trasferire la sezione "secco" proveniente dalle città di Canosa, Andria e Barletta (che garantiscono una raccolta "porta a porta" spinta, quindi con un secco ben differenziato, a indice respirometrico inferiore a 800mg O2 per chilogrammo), presso le discariche di rifiuti speciali non tossici e non nocivi presenti nel territorio di Barletta e Canosa. Il funzionario della Regione ha suggerito l'utilizzo dell' "Ordinanza" ai sensi dell'articolo 191 della legge 152 del 2006, avente come requisito fondamentale il rischio per la salute pubblica o per l'ambiente, per autorizzare le discariche per rifiuti speciali ad accettare i rifiuti solidi urbani provenienti dalla raccolta differenziata spinta, integrando i codici Cer. L'Oga (Organo di Governo d'Ambito) si è attivatao immediatamente, verificando le possibili alternative ed individuando nell'impianto di Foggia l'unico disponibile ad accettare i rifiuti da avviare alla biostabilizzazione prima e a discarica poi. Il trasferimento dei rifiuti stabilizzati a discarica viene realizzato con i mezzi in dotazione alla azienda che smaltisce i rifiuti di Foggia, che vengono tuttavia destinati alla discarica di Grottaglie (Taranto). Un impedimento tecnico non ha permesso, sin dal 30 maggio, questa procedura, concordata e formalizzata con l'azienda foggiana dal vicepresidente dell'Oga, Michele Lamacchia, a causa dell'impossibilità momentanea di accogliere da parte di Foggia i rifiuti da biostabilizzare. A causa dell'impegno delle celle di biostabilizzazione, infatti, la disponibilità del capoluogo dauno parte dal 2 giugno. Dal 30 al 2, per tre giorni, i rifiuti saranno conferiti alla discarica in territorio di Cerignola, già al massimo delle sue capacità per lo smaltimento dei comuni garganici normalmente utilizzatori dell'impianto. Scongiurato il pericolo ambientale, questa Amministrazione è fortemente preoccupata dell'aumento dei costi dello smaltimento, pur a fronte di volumi di indifferenziata relativamente piccoli (31% circa) rispetto al totale. Sarà urgente ed indispensabile, in accordo con il presidente della Provincia e i sindaci dell'intero territorio dell'Oga, sollecitare il nuovo Governatore della Puglia ad una rapida risoluzione del problema, perché possa essere riutilizzato l'usuale sito di stoccaggio provinciale, e perché venga valutata ogni alternativa che non faccia ricadere sui cittadini i costi di una normativa poco incisiva e lacunosa.Un augurio a chiunque sia il nuovo governatore. L'impegno non è da poco. Ma non possono pagare coloro che in questi anni si sono impegnati e adoperati per affrontare e risolvere i problemi, producendo risultati brillanti (e differenziando al 70%) pur tra mille difficoltà".
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