
                    Cronaca
            Controlli straordinari dei Carabinieri nelle aree rurali della provincia di Barletta Andria Trani
Tra gli obiettivi quello di contrastare i reati predatori e le diverse forme di illegalità che interessano le zone più isolate,
                BAT - venerdì 31 ottobre 2025
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            In linea con le decisioni assunte in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Barletta Andria Trani, con la partecipazione del Sindaco di Andria e delle rappresentanze istituzionali, imprenditoriali e sociali dell'area di Castel del Monte e dell'Alta Murgia, il Comando Provinciale Carabinieri di Barletta Andria Trani ha intensificato il controllo del territorio, predisponendo un servizio continuativo di rastrellamento nelle aree rurali. Il dispositivo si inserisce in una strategia di prevenzione e contrasto che unisce capillarità delle Stazioni, impiego di assetti specialistici e tecnologie di osservazione avanzate, a tutela della comunità e delle filiere produttive del territorio. L'obiettivo è quello di contrastare i reati predatori e le diverse forme di illegalità che interessano le zone più isolate, con particolare attenzione ai furti di veicoli agricoli, danneggiamenti, successivo disassemblaggio e abbandono dei veicoli rubati nonché sversamento illecito di rifiuti.  Per rendere più efficace e capillare l'azione di controllo, il dispositivo, messo a punto dal Comando Provinciale, ha visto l'impiego congiunto dei militari della Compagnia di Andria – supportati dal Reparto Operativo - dello Squadrone Eliportato Carabinieri "Cacciatori Puglia" e del 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo, con l'ausilio di moderne dotazioni tecnologiche di osservazione e rilevamento.
Queste unità specializzate, grazie alle loro capacità operative e alla mobilità garantita dal binomio Carabiniere/cavallo, si sono spostate agevolmente anche sui terreni più difficili, assicurando un controllo efficace e discreto in contesti ambientali complessi e meno accessibili. La componente eliportata "Cacciatori", composta da militari esperti nella ricerca e nell'individuazione di obiettivi in ambiente rurale e boschivo, agendo in perfetta sinergia con le pattuglie territoriali e con le Stazioni dell'Arma, ha garantito un presidio dinamico e coordinato. Al momento, l'attività ha consentito di conseguire risultati di assoluto rilievo: una persona tratta in arresto, altre denunciate per reati contro il patrimonio e detenzione illegale di armi, nonché il rinvenimento di innumerevoli mezzi e attrezzi agricoli – tra cui trattori, seminatrici, un escavatore cingolato – e numerose autovetture, alcune già parzialmente disassemblate, insieme a targhe alterate e materiali di provenienza illecita, emersi a riprova di un articolato circuito criminale radicato sul territorio. L'attività, inserita in un più ampio dispositivo di prevenzione e sicurezza, mira a rafforzare la presenza dell'Arma nelle zone rurali e a garantire un'azione di contrasto sempre più incisiva nei confronti dei fenomeni di illegalità diffusa, a tutela della collettività e del patrimonio naturale del territorio.
                    Queste unità specializzate, grazie alle loro capacità operative e alla mobilità garantita dal binomio Carabiniere/cavallo, si sono spostate agevolmente anche sui terreni più difficili, assicurando un controllo efficace e discreto in contesti ambientali complessi e meno accessibili. La componente eliportata "Cacciatori", composta da militari esperti nella ricerca e nell'individuazione di obiettivi in ambiente rurale e boschivo, agendo in perfetta sinergia con le pattuglie territoriali e con le Stazioni dell'Arma, ha garantito un presidio dinamico e coordinato. Al momento, l'attività ha consentito di conseguire risultati di assoluto rilievo: una persona tratta in arresto, altre denunciate per reati contro il patrimonio e detenzione illegale di armi, nonché il rinvenimento di innumerevoli mezzi e attrezzi agricoli – tra cui trattori, seminatrici, un escavatore cingolato – e numerose autovetture, alcune già parzialmente disassemblate, insieme a targhe alterate e materiali di provenienza illecita, emersi a riprova di un articolato circuito criminale radicato sul territorio. L'attività, inserita in un più ampio dispositivo di prevenzione e sicurezza, mira a rafforzare la presenza dell'Arma nelle zone rurali e a garantire un'azione di contrasto sempre più incisiva nei confronti dei fenomeni di illegalità diffusa, a tutela della collettività e del patrimonio naturale del territorio.
 
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                             Ricevi aggiornamenti e contenuti da Canosa
        
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