
Storia
Ciampi : Il Tricolore e il Crocifisso
Lunedì, giornata di lutto nazionale
Italia - sabato 17 settembre 2016
23.09
La presidenza del Consiglio ha disposto per lunedì 19 settembre, in concomitanza con i funerali del presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, una giornata di lutto nazionale con l'esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell'intero territorio italiano. Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia a partire da oggi e per tutta la settimana. Per la scomparsa del Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha dichiarato : «La morte di Carlo Azeglio Ciampi mi addolora profondamente. Con grande intensità esprimo i sentimenti di vicinanza, di solidarietà e di gratitudine ai suoi familiari, sapendo di interpretare così l'animo degli italiani, che hanno apprezzato e amato il loro Presidente della Repubblica, con il suo stile istituzionale, con la sua fedeltà alla democrazia e alla Costituzione, sempre attento alle parti più svantaggiate della società, sempre appassionato in quel lavoro di rafforzamento dei fili che legano il nostro popolo». «Ciampi - ha proseguito il presidente Mattarella - è stato un grande italiano e un grande europeo. La stima e la considerazione di cui la sua figura ha goduto e gode in tutto il Continente e nel mondo è il giusto tributo a una vita spesa per il bene comune, e costituisce un grande privilegio per l'intero Paese. Anche grazie a uomini come Ciampi, l'Italia ha ottenuto e meritato un prestigio sul piano internazionale che oggi va a beneficio dell'intera nostra comunità. Le grandi capacità di Ciampi e il suo forte senso delle istituzioni lo hanno portato a svolgere con maestria le funzioni di Governatore della Banca d'Italia e, anche in momenti difficili, è riuscito a conseguire risultati preziosi. Quando è stato chiamato, in uno dei passaggi più drammatici della vicenda repubblicana, ad assumere la guida del governo nazionale, ha adempiuto al proprio dovere mostrando altissime qualità, unite a un profondo rispetto per il Parlamento. E' stato un vero uomo di Stato, che ha prestato con visioni lungimiranti il suo servizio in ruoli di grande rilevanza politica - presidente del Consiglio e ministro del Tesoro - avendo nella mente e nel cuore una incrollabile fede democratica e la profonda convinzione che l'Italia ha nella sua gente e nella sua società le risorse per generare un nuovo sviluppo e per contribuire, in modo decisivo, al rilancio del progetto europeo. Ciampi ha legato il suo nome alla nascita dell'euro, e alla non scontata partecipazione dell'Italia al gruppo di testa. La determinazione di Ciampi è diventata un motore trainante per l'intero Paese. Ha poi sofferto per le incertezze e le contraddizioni dell'Unione europea, fino alle più recenti difficoltà. Se l'Italia tuttavia ha ancora un ruolo importante da giocare nel Continente, e se può, a testa alta, collaborare per costruire il futuro comune, lo deve in buona misura alla passione e alla fede europeistica di uomini come Carlo Azeglio Ciampi. Quando fu eletto presidente della Repubblica, decise con grande energia di spendere il suo enorme capitale di credibilità per unire il Paese. E il suo magistero di unità ha incontrato l'ammirazione e il consenso degli italiani. Rinsaldare le radici storiche, ridare significato e valore ai simboli nazionali era per lui tutt'uno con la costruzione di un futuro migliore, di un'Italia aperta al mondo perché protagonista in Europa. Gli italiani - ha concluso il Presidente Mattarella - non dimenticheranno il presidente Ciampi. Continueranno ad apprezzarlo, e a considerarlo un esempio di competenza, di dedizione, di generosità, di passione. Ai suoi familiari e ai suoi amici, accanto al ricordo incancellabile dei momenti più intimi, il privilegio e la responsabilità di tenere viva la memoria pubblica di Carlo Azeglio Ciampi. Sono certo che tutte le istituzioni saranno al loro fianco e daranno loro il massimo sostegno».
Nei valori della nostra Costituzione e del popolo italiano, il Presidente emerito Ciampi intervenne sull'ordinanza dell'Aquila che aveva bandito il Crocifisso dalle aule di una Scuola.«A mio giudizio» dichiarò Ciampi nel 2003, «il crocifisso nelle scuole è sempre stato considerato non solo come segno distintivo di un determinato credo religioso, ma soprattutto come simbolo di valori che stanno alla base della nostra identità» . E ricordò anche: «Non a caso il filosofo laico Benedetto Croce intitolò un suo saggio Perché non possiamo non dirci cristiani». Il Ministero dell'Istruzione precisò all'epoca che si continuava ad applicare la legge di Stato del 1924, mai abrogata, che fa obbligo di esporre il crocifisso in tutte le scuole, come in tutti i tribunali. Conserviamo una pagina di giornale della questione, non confessionale, ma storica, culturale e spirituale, come disse anche il filosofo laico non credente, Massimo Cacciari, già Sindaco di Venezia. Ricordiamo in particolare nel nostro vissuto il Presidente emerito Ciampi che ha restituito il senso ed il valore di Patria, il valore della identità nazionale e il senso di appartenenza al proprio Paese e all'Europa. Ha valorizzato il Tricolore, segno di coesione e di unità del popolo italiano:«la nostra bandiera continuerà a rappresentarci e inorgoglirci. Penso all'Italia delle missioni internazionali di pace, all'Italia dei successi nei campi più svariati della scienza, della tecnica, dell'economia e anche ...all'Italia dello sport! Raccogliamoci, con questa consapevolezza intorno alla sacralità della nostra bandiera! Viva l'Italia! » e «l'inno di Mameli è e resta l'unico vero inno italiano», simbolo della patria e del sentire comune degli italiani. Nel 1999, quando Carlo Azeglio Ciampi fu eletto Presidente della Repubblica con i bambini di Scuola Elementare di Canosa di Puglia(BT) scrivemmo una lettera di auguri. Oggi rinnoviamo la nostra stima e la nostra preghiera al Presidente emerito della Repubblica che andava in bicicletta, per la sua grande umanità e normalità. Grazie Presidente Ciampi!
maestro Peppino Di Nunno
Nei valori della nostra Costituzione e del popolo italiano, il Presidente emerito Ciampi intervenne sull'ordinanza dell'Aquila che aveva bandito il Crocifisso dalle aule di una Scuola.«A mio giudizio» dichiarò Ciampi nel 2003, «il crocifisso nelle scuole è sempre stato considerato non solo come segno distintivo di un determinato credo religioso, ma soprattutto come simbolo di valori che stanno alla base della nostra identità» . E ricordò anche: «Non a caso il filosofo laico Benedetto Croce intitolò un suo saggio Perché non possiamo non dirci cristiani». Il Ministero dell'Istruzione precisò all'epoca che si continuava ad applicare la legge di Stato del 1924, mai abrogata, che fa obbligo di esporre il crocifisso in tutte le scuole, come in tutti i tribunali. Conserviamo una pagina di giornale della questione, non confessionale, ma storica, culturale e spirituale, come disse anche il filosofo laico non credente, Massimo Cacciari, già Sindaco di Venezia. Ricordiamo in particolare nel nostro vissuto il Presidente emerito Ciampi che ha restituito il senso ed il valore di Patria, il valore della identità nazionale e il senso di appartenenza al proprio Paese e all'Europa. Ha valorizzato il Tricolore, segno di coesione e di unità del popolo italiano:«la nostra bandiera continuerà a rappresentarci e inorgoglirci. Penso all'Italia delle missioni internazionali di pace, all'Italia dei successi nei campi più svariati della scienza, della tecnica, dell'economia e anche ...all'Italia dello sport! Raccogliamoci, con questa consapevolezza intorno alla sacralità della nostra bandiera! Viva l'Italia! » e «l'inno di Mameli è e resta l'unico vero inno italiano», simbolo della patria e del sentire comune degli italiani. Nel 1999, quando Carlo Azeglio Ciampi fu eletto Presidente della Repubblica con i bambini di Scuola Elementare di Canosa di Puglia(BT) scrivemmo una lettera di auguri. Oggi rinnoviamo la nostra stima e la nostra preghiera al Presidente emerito della Repubblica che andava in bicicletta, per la sua grande umanità e normalità. Grazie Presidente Ciampi!
maestro Peppino Di Nunno