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Eventi e cultura

Omaggi floreali per la Festa della Mamma

Permettono di esprimere con fantasia i propri sentimenti

Il dono più gettonato per la Festa della Mamma sono piante e fiori, scelti da oltre 1 pugliese su 2 (54%),che preferisce un omaggio floreale, in primavera che è il periodo più favorevole dell'anno per la produzione di fiori e piante. E' quanto emerge da una indagine di Coldiretti Puglia condotta nei mercati di Campagna Amica, in occasione della ricorrenza dedicata a tutte le mamme che si celebra domenica 11 maggio, con l'anticipazione della festa a Brindisi, dove nel mercato contadino le aziende florovivaistiche donano una calla a tutte le mamme. Vincono anche nel 2025 i fiori nelle scelte di regalo per la Festa della Mamma, precedendo di gran lunga abbigliamento (10%), gioielli (6%) e dolciumi (2%), mentre un 30%, da una indagine effettuata on line . I fiori vincono perché permettono di esprimere con fantasia e prezzi ragionevoli i propri sentimenti senza intaccare sensibilmente il proprio bilancio, con la grane scelta per omaggiare tute le mamme dalle gerbere alle rose, dai girasoli alle calle fino ai limonium e al lisantius.. La primavera offre un'ampissima scelta di varietà da regalare, come anemoni, bocche di leone, fresie, garofani, gerbere, girasoli, gladioli, iris, gigli, mughetti, narcisi, orchidee, tulipani, violaciocche, fino a cimbidi, buvardie, speronelle, strelitzie, ornitogalli, eustome, gipsofile e persino crisantemi, tradizionalmente identificati con il culto dei morti ma in realtà disponibili anche nella bella stagione, perfetti da inserire nelle composizioni.

Ma un'ottima soluzione per i regali è rappresentata anche dal "verde che cura", le piante da interno che aiutano a difendersi dagli effetti dell'inquinamento indoor. Una ricerca promossa da Coldiretti e Istituto di Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha dimostrato come l'introduzione di alcune specifiche varietà come Sansevieria, la Chamadorea, Yucca, Ficus e la Schefflera riduce del 20% le concentrazioni di CO2 e del 15% quelle di polveri sottili pm2,5. I benefici delle piante dal punto di vista ambientale sono ormai noti – ricorda Coldiretti – considerato che aiutano a mitigare i cambiamenti climatici assorbendo e immagazzinando anidride carbonica. Il carbonio rimane stoccato anche nei prodotti in legno, come mobili e case, per secoli. Inoltre, le foreste proteggono dalle calamità naturali (piogge, inondazioni, frane, valanghe, prevengono l'erosione del suolo e contribuiscono alla sicurezza di comunità e coltivazioni. A questi si sono aggiunti quelli diretti per la salute dell'uomo, come evidenziato dai recenti studi.

Il consiglio è di acquistare fiori e piante di origine nazionale, anche direttamente dal produttore o nei mercati contadini di Campagna Amica per essere sicuri di mettere nel vaso un prodotto italiano al 100%, che sostiene i territori e rispetta l'ambiente e l'occupazione, al contrario di quelli stranieri, spesso coltivati sfruttando il lavoro minorile, come nel caso delle rose del Kenya. A garantire la qualità del verde made in Italy è il lavoro delle imprese del settore florovivaistico che in Puglia si posiziona al settimo posto in Italia grazie alle produzioni del distretto di Taviano e Leverano in provincia di Lecce che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa di Puglia , Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione. Non solo sui terrazzi e nei giardini per allietare le case o nei mazzi colorati e carichi di simbolismi, i fiori recisi Made in Italy, - conclude Coldiretti Puglia - scelti in base alla stagionalità e alle decorazioni, fanno bene alla salute umana e incidono positivamente sulla psiche, con i fiori eduli dai mille colori ed i delicati profumi che arricchiscono le preparazioni gastronomiche, dall'antipasto al dolce.
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