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Ancora una tragedia sul lavoro, ancora un giovanissimo che non fa più ritorno dai suoi affetti

La  nota di Flai Bat, Flai Puglia e CGIL Bat in merito all'incidente di ieri sera a Bisceglie

Ancora una tragedia sul lavoro, ancora un giovanissimo che non fa più ritorno dai suoi affetti dopo essere uscito di casa per guadagnarsi da vivere. È accaduto ieri sera a Bisceglie, a morire un 26enne, mentre era al lavoro in un frantoio, una normale giornata che si è chiusa in tragedia, "ogni volta speriamo che sia l'ultima" e invece purtroppo "constatiamo drammaticamente" che di lavoro si continua a morire. "Naturalmente sono in corso le operazioni di verifica e controllo da parte degli organi preposti ma, nel frattempo, non possiamo non esprimere innanzitutto il nostro più profondo cordoglio alla famiglia del giovane lavoratore". - Dichiarano Dora Lacerenza, segretaria generale Flai Cgil Bat e Antonio Ligorio, segretario generale Flai Cgil Puglia. - "E poi anche alcune riflessioni perché la tragedia, consumatasi ieri in un frantoio, dove ha perso la vita un lavoratore di 26 anni, deve spingere gli addetti ai lavori e l'opinione pubblica a una presa di coscienza forte rispetto a un fenomeno che va affrontato in modo serio, è giunto davvero il momento di smettere di parlare di morti sul lavoro, queste sono morti per lavoro". - Aggiunge Lacerenza. Solo qualche giorno fa, un altro lavoratore in un opificio di Canosa di Puglia era rimasto ferito perdendo tre dita della mano. Nel 2023 un altro incidente mortale accadde ad Andria, sempre in un frantoio.

"Da gennaio a luglio 2025 in Puglia l'Inail ha registrato 1.326 denunce di infortuni in agricoltura, una media di 6 infortuni al giorno. Gli infortuni mortali sono stati 8, un bilancio che come visto si aggrava di giorno in giorno. Tutto questo è inaccettabile." - Tuona Ligorio. "Purtroppo gli infortuni nei luoghi di lavoro, in Puglia, come nel resto del Paese stanno assumendo i contorni di una vera e propria strage, i controlli sono ancora insufficienti. La sicurezza sul lavoro non deve ritenersi un costo ma un investimento e pertanto bisogna agire di più sulla prevenzione e sulla capacità di costruire reti." Concludono i due dirigenti sindacali della Flai. Al cordoglio e alla vicinanza alla famiglia si unisce anche il segretario generale della CGIL Bat, Michele Valente che punta l'accento anche sulla "necessità di garantire formazione nelle aziende, troppo spesso sottovalutata. Dobbiamo ancora contare molte morti prima che istituzioni e mondo imprenditoriale comprendano la necessità di mettere al primo posto la sicurezza del lavoro e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori?".
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