
Le Pillole
La rabbia dei giovani del mondo
La generazione Z , soprattutto quella del SUD globale, protesta
domenica 19 ottobre 2025
23.43
I giovani della generazione Z , soprattutto quelli del SUD globale, protestano; il Pianeta vede oggi rivolte in Serbia, in Perù, in Argentina, in Marocco, in Kenia, nel Madagascar, in Nepal, in Bangladesh, nello Sri Lanka, in India, in Indonesia , nelle Filippine . E' la rivoluzione dei nativi digitali , che comunicano con lo smartphone , utilizzando TikTock, Istagram, Discord, ,Telegram ; non hanno leaders dichiarati , fanno massa di adepti travalicando i confini nazionali. Sono i giovani senza un futuro certo , sono i nativi dei paesi dove la povertà pesa e non solo quella . Lottano contro i femminicidi , contro la corruzione dei governanti , per autonomie locali , chiedono buongoverno , lavoro , sanità , rispetto sociale , libertà di opinione . Sono pronti a rischiare anche se marce pacifiche si sono trasformate in bagni di sangue in Marocco ed in Nepal. Figli della generazione X , sono cresciuti all'ombra della crisi finanziaria del 2008 ed ora convivono ,quando hanno un lavoro , con salari bassi , inflazione che cresce , sono le prime vittime dei guai connessi al cambiamento climatico , degli eventi metereologici estremi .
Sta crescendo un nuovo Sessantotto, ne avevo scritto nel mio libro "Il gelso bianco di casa mia". Non hanno i colori ed i suoni dei " figli dei fiori" , non hanno il filosofo mentore Herbert Marcuse, ma anche loro vogliono smantellare il basamento di una società ingiusta che "sembra fatto di granito ed invece era pietra pomice". Se si esclude la mancanza di leaders , non c'è tra loro un nuovo Martin Luther King tanti sono però i punti ideali comuni e per realizzarli, come allora, ricordiamo lo sterminio di 300 giovani nella Plaza de las tres Culturas nella capitale messicana (ferita gravemente anche la nostra giovane giornalista Oriana Fallaci ), versano sangue e accettano il rischio galera. Come allora , questi giovani vogliono libertà , vogliono il rispetto del principio di solidarietà umana , vogliono un mondo globale che non sia schiavo del business , vogliono che la differenza tra ricchi e poveri si attenui e con essa le conseguenze negative ,dal punto di vista umano e sociale , di chi ha fame e spesso anche sete , di chi non ha elettricità, di chi è costretto a vivere con pochi dollari al giorno .
Il Sessantotto si allargò al mondo e il mondo migliorò sensibilmente dopo la Caduta del Muro di Berlino il 9 novembre 1989 e la unificazione delle due Germanie. La libertà divenne contagiosa e fece cadere dittatori come il tunisino Ben Ali , l'egiziano Mubarach ed anche in maniera violenta con la forza delle armi soprattutto americane il libico Gheddafi , lo yemenita Ali Abdullah Saleh , l'iracheno Saddam Hussein .
La generazione Z del Sud globale non ha ancora quella forza ma ha fatto tremare la Presidente del Perù Dina Boluarte, il re del Marocco , il Presidente tunisino , i figli dei ricchi del Nepal .
La generazione Z del Nord globale invece soddisfa le proprie frustazioni spesso con lo "sballo" dettato da cattivi maestri , che si scambiano parole di odio che creano anche guerre. I più fragili di questa generazione, in una emulazione irrazionale, diventano assasini o seguaci di gruppi politici e religiosi ultraconservatori se non neonazisti a destra e a sinistra sono gli incappucciati che partecipando a cortei di pace poi si scontrano volontariamente con le forze delegate al rispetto dell'ordine con violenza e distruzione inaudite .
Ci sono però tanti giovani che sanno rivendicare in maniera gandhiana , che marciano per la Pace , che soffrono per le ingiustizie , che aiutano i fratelli in difficoltà. Sono loro la nostra Speranza .
Nel Sud e nel Nord globale chi non ha una presenza forte alle spalle , anche meritando , non riesce spesso ad emergere ed allora subentra la depressione che spesso confluisce nello sballo ,nell'uso di droghe . Dopo i fatti violenti di Marrachesh un sociologo marocchino ha cosi osservato : " questi giovani vorrebbero rispettare le regole della meritocrazia ma si rendono conto che le carte che hanno in mano sono truccate contro di loro".
Questa rabbia sta avanzando nel mondo , i facinorosi usano violenza non discussione . Mi chiedo quali sono i maestri capaci di fare i capitani che ascoltano questa rabbia?Perchè in Italia la ministra Roccella non ascolta le famiglie ed indirettamente aggredisce gli studenti in gita perenne a Roma o ad Aushwitz ? Perchè tanto odio nel linguaggio politico contrapposto?
Mi chiedo quale esempio ,quale futuro stiamo lasciando come nonni alle famiglie della Generazione X ed ai giovani della Generazione Z?
Nunzio Valentino
Sta crescendo un nuovo Sessantotto, ne avevo scritto nel mio libro "Il gelso bianco di casa mia". Non hanno i colori ed i suoni dei " figli dei fiori" , non hanno il filosofo mentore Herbert Marcuse, ma anche loro vogliono smantellare il basamento di una società ingiusta che "sembra fatto di granito ed invece era pietra pomice". Se si esclude la mancanza di leaders , non c'è tra loro un nuovo Martin Luther King tanti sono però i punti ideali comuni e per realizzarli, come allora, ricordiamo lo sterminio di 300 giovani nella Plaza de las tres Culturas nella capitale messicana (ferita gravemente anche la nostra giovane giornalista Oriana Fallaci ), versano sangue e accettano il rischio galera. Come allora , questi giovani vogliono libertà , vogliono il rispetto del principio di solidarietà umana , vogliono un mondo globale che non sia schiavo del business , vogliono che la differenza tra ricchi e poveri si attenui e con essa le conseguenze negative ,dal punto di vista umano e sociale , di chi ha fame e spesso anche sete , di chi non ha elettricità, di chi è costretto a vivere con pochi dollari al giorno .
Il Sessantotto si allargò al mondo e il mondo migliorò sensibilmente dopo la Caduta del Muro di Berlino il 9 novembre 1989 e la unificazione delle due Germanie. La libertà divenne contagiosa e fece cadere dittatori come il tunisino Ben Ali , l'egiziano Mubarach ed anche in maniera violenta con la forza delle armi soprattutto americane il libico Gheddafi , lo yemenita Ali Abdullah Saleh , l'iracheno Saddam Hussein .
La generazione Z del Sud globale non ha ancora quella forza ma ha fatto tremare la Presidente del Perù Dina Boluarte, il re del Marocco , il Presidente tunisino , i figli dei ricchi del Nepal .
La generazione Z del Nord globale invece soddisfa le proprie frustazioni spesso con lo "sballo" dettato da cattivi maestri , che si scambiano parole di odio che creano anche guerre. I più fragili di questa generazione, in una emulazione irrazionale, diventano assasini o seguaci di gruppi politici e religiosi ultraconservatori se non neonazisti a destra e a sinistra sono gli incappucciati che partecipando a cortei di pace poi si scontrano volontariamente con le forze delegate al rispetto dell'ordine con violenza e distruzione inaudite .
Ci sono però tanti giovani che sanno rivendicare in maniera gandhiana , che marciano per la Pace , che soffrono per le ingiustizie , che aiutano i fratelli in difficoltà. Sono loro la nostra Speranza .
Nel Sud e nel Nord globale chi non ha una presenza forte alle spalle , anche meritando , non riesce spesso ad emergere ed allora subentra la depressione che spesso confluisce nello sballo ,nell'uso di droghe . Dopo i fatti violenti di Marrachesh un sociologo marocchino ha cosi osservato : " questi giovani vorrebbero rispettare le regole della meritocrazia ma si rendono conto che le carte che hanno in mano sono truccate contro di loro".
Questa rabbia sta avanzando nel mondo , i facinorosi usano violenza non discussione . Mi chiedo quali sono i maestri capaci di fare i capitani che ascoltano questa rabbia?Perchè in Italia la ministra Roccella non ascolta le famiglie ed indirettamente aggredisce gli studenti in gita perenne a Roma o ad Aushwitz ? Perchè tanto odio nel linguaggio politico contrapposto?
Mi chiedo quale esempio ,quale futuro stiamo lasciando come nonni alle famiglie della Generazione X ed ai giovani della Generazione Z?
Nunzio Valentino