
Stilus Magistri
San Sabino da Orvieto: Tra storia, cultura e devozione
La dottoressa Giovanna Bandinu, coordinatrice dell'Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Orvieto-Todi ha incontrato il Maestro Giuseppe Di Nunno
sabato 9 agosto 2025
15.27
Sono trascorsi pochi giorni da quel 30 luglio 2025, anti- vigilia della Festa patronale di San Sabino di Canosa di Puglia, nella visita promossa e programmata da Mons. Felice Bacco della Cattedrale di San Sabino con la presenza alla conferenza "Devozione a San Sabino nella Città di Orvieto tra storia, arte e iconografi" della dottoressa Giovanna Bandinu, coordinatrice dell'Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici e l'Edilizia di Culto della Diocesi di Orvieto-Todi, in veste di relatrice . E' giunta a Canosa di Puglia, come ambasciatrice del culto di San Savino in Orvieto dal 1100, compatrono con Giovenale nella città umbra. Da circa due anni, in una proficua riscoperta di storia, di arte, di culto ho intessuto uno scambio di cultura, auspicando la visita nella Cattedrale di Canosa nelle radici sabiniane del Vescovo canosino. Avevo presentato alla Bandinu il significato della Sua visita a Canosa, approdando da Orvieto a Torremaggiore (FG) e a Canosa dicendo: "Lei poserà i passi dove san Sabino ha posato le mani", significando l'edificazione riscoperta del Vescovo Sabino della Cattedrale nel VI secolo. La Bandinu autrice di studi scritti sapientemente nel libro di Orvieto mi ha comunicato della Sua presenza con la lieta condivisione di incontrarmi, dopo tanti studi. Avendo esposto i miei impedimenti di precarietà motoria, la gentile Giovanna mi ha chiesto l'indirizzo di via Bacone rintracciando la mia abitazione con il gentile marito Giovanni e figlio. Una visita personale e culturale che rimuove come altri la barriera architettonica, scrivendo una pagina nuova, umana culturale e spirituale su San Sabino da Orvieto a Canosa di Puglia.
Una visita condivisa e sostenuta anche dallo stimato Bartolo Carbone, Redattore di Canosaweb, autore volontario e diligente della pubblicazione in rete e testimone di questo incontro di cultura a casa mia, dove approda ogni giorno in collaborazione delle opere con Francesco Casamassima. La visita piacevole è durata mezz'ora circa, affacciati dal mio balcone su Giove Toro, sulla valle del Tavoliere, fino a vedere il Gargano con la Grotta di San Michele sulla "via Micaelica" sottolineata dalla Dottoressa Bandinu da Canosa di Puglia. Un incontro di sapienza in cui mi sono stati presentati documenti riscoperti in latino di San Sabino a Orvieto e la figura di Teodorada Duchessa longobarda dalle sei scene della vita di San Savino sulla base del prezioso reliquario di San Savino, avviato negli studi per la prima volta dalla Bandinu e di cui ho mostrato una stampa a dimensioni reali, portata poi in Cattedrale. Nella reciprocità culturale ho presentato la figura di Teodorada nella Traslatio Corporis S. Sabini, dalla Relatio del Prevosto Tortora, senza remore e diffidenze che a volte passano per le strade, "che calpestiamo" positivamente negli studi come ci annota a volta il sapiente architetto Michele Menduni da Firenze, vegliardo studioso sabiniano.
"Vogliamo essere grati e riconoscenti alla dottoressa Giovanna Bandinu, la quale si è adoperata a far apporre in condivisione la firma di S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi all'opera di ricerca artistica del maestro Di Nunno su San Savino del Boccati del 1473. L'opera firmata è stata trasmessa alla Cattedrale di San Sabino di Canosa di Puglia, indirizzata a Mons. Felice Bacco che ne è degno custode"
Al termine della visita, il dono inaspettato, la consegna da parte della Dottoressa nelle mie mani del libro "Orvieto il Museo della Città- 50 opere della sua storia" · di vari autori, con la dedica "al maestro Giuseppe Di Nunno con stima e tanta gratitudine da Giovanna Bandinu in visita in Cattedrale il 30 luglio 2025". Il libro è stato anche offerto in dono a Mons. Felice Bacco, di cui ha apprezzato le competenze di cultura sabiniana. Riconoscente Le ho offerto un modello di arte sacra del busto di San Sabino, che la Bandinu ha accolto nelle sue mani. Una foto a margine dell'incontro, accanto all'altarino della Porta Santa di San Pietro, reggendo il modello del busto e il gagliardetto del Grifo perugino donatomi dalla Sindaca di Perugia, mentre la Bandinu mi ha mostrato in anteprima fregi marmorei del Grifo mitologico nella Chiesa di Orvieto, ad attestare prima del Boccati l'adozione a Orvieto della figura di San Savino, difensore, contro l'eresia monofisitica in Oriente e a da una cellula di Orvieto, della duplice natura umana e divina di Gesù, evocati nel Grifone anche da Dante nella Divina Commedia, nel Canto XXIX del Purgatorio. Anche nella Cattedra episcopale della Cattedrale di San Sabino figura il Grifo affrontato, da noi studiato negli anni scorsi. L'amico Bartolo Carbone ha accompagnato la delegazione di Orvieto verso la Cattedrale dove per la prima volta Orvieto "posa i passi dove san Sabino ha posato le mani". Grazie di cuore e di intelletto Dott.ssa Giovanna Bandinu!
La storia continua.
Maestro Giuseppe Di Nunno
Una visita condivisa e sostenuta anche dallo stimato Bartolo Carbone, Redattore di Canosaweb, autore volontario e diligente della pubblicazione in rete e testimone di questo incontro di cultura a casa mia, dove approda ogni giorno in collaborazione delle opere con Francesco Casamassima. La visita piacevole è durata mezz'ora circa, affacciati dal mio balcone su Giove Toro, sulla valle del Tavoliere, fino a vedere il Gargano con la Grotta di San Michele sulla "via Micaelica" sottolineata dalla Dottoressa Bandinu da Canosa di Puglia. Un incontro di sapienza in cui mi sono stati presentati documenti riscoperti in latino di San Sabino a Orvieto e la figura di Teodorada Duchessa longobarda dalle sei scene della vita di San Savino sulla base del prezioso reliquario di San Savino, avviato negli studi per la prima volta dalla Bandinu e di cui ho mostrato una stampa a dimensioni reali, portata poi in Cattedrale. Nella reciprocità culturale ho presentato la figura di Teodorada nella Traslatio Corporis S. Sabini, dalla Relatio del Prevosto Tortora, senza remore e diffidenze che a volte passano per le strade, "che calpestiamo" positivamente negli studi come ci annota a volta il sapiente architetto Michele Menduni da Firenze, vegliardo studioso sabiniano.
"Vogliamo essere grati e riconoscenti alla dottoressa Giovanna Bandinu, la quale si è adoperata a far apporre in condivisione la firma di S.E. Mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi all'opera di ricerca artistica del maestro Di Nunno su San Savino del Boccati del 1473. L'opera firmata è stata trasmessa alla Cattedrale di San Sabino di Canosa di Puglia, indirizzata a Mons. Felice Bacco che ne è degno custode"
Al termine della visita, il dono inaspettato, la consegna da parte della Dottoressa nelle mie mani del libro "Orvieto il Museo della Città- 50 opere della sua storia" · di vari autori, con la dedica "al maestro Giuseppe Di Nunno con stima e tanta gratitudine da Giovanna Bandinu in visita in Cattedrale il 30 luglio 2025". Il libro è stato anche offerto in dono a Mons. Felice Bacco, di cui ha apprezzato le competenze di cultura sabiniana. Riconoscente Le ho offerto un modello di arte sacra del busto di San Sabino, che la Bandinu ha accolto nelle sue mani. Una foto a margine dell'incontro, accanto all'altarino della Porta Santa di San Pietro, reggendo il modello del busto e il gagliardetto del Grifo perugino donatomi dalla Sindaca di Perugia, mentre la Bandinu mi ha mostrato in anteprima fregi marmorei del Grifo mitologico nella Chiesa di Orvieto, ad attestare prima del Boccati l'adozione a Orvieto della figura di San Savino, difensore, contro l'eresia monofisitica in Oriente e a da una cellula di Orvieto, della duplice natura umana e divina di Gesù, evocati nel Grifone anche da Dante nella Divina Commedia, nel Canto XXIX del Purgatorio. Anche nella Cattedra episcopale della Cattedrale di San Sabino figura il Grifo affrontato, da noi studiato negli anni scorsi. L'amico Bartolo Carbone ha accompagnato la delegazione di Orvieto verso la Cattedrale dove per la prima volta Orvieto "posa i passi dove san Sabino ha posato le mani". Grazie di cuore e di intelletto Dott.ssa Giovanna Bandinu!
La storia continua.
Maestro Giuseppe Di Nunno