Carlo Lucarelli
Carlo Lucarelli
Crepuscolo letterario di Luciana Fredella

Le inchieste del commissario De Luca

Carlo Lucarelli fa le prime anticipazioni sul prossimo romanza

Lo scorso giugno la Redazione di CanosaWeb per la rubrica "Crepuscolo letterario" ha incontrato Carlo Lucarelli, l'autore che ha avuto la straordinaria intuizione di scrivere romanzi che non possono essere incasellati in un genere o in una categoria perché parlano delle storie dei crimini, e lo fanno analizzando tutte le prospettive da quelle più note a quelle più oscure ponendo molta attenzione alla storia coeva ai personaggi e alla stessa da lui narrata. Alla tv è approdato conducendo Mistero in Blu, Blu Notte…. ma al gran pubblico è giunto con le fiction L'Ispettore Coliandro, Il Commissario De Luca e La Porta Rossa e con Le Muse Inquietanti e Inseparabili. Vite all'ombra del genio su Sky Arte. In autunno tornerà in libreria con uno dei suoi personaggi più amati il commissario De Luca. In attesa di leggere il caso a cui dovrà indagare il commissario facciamo due chiacchiere con l'autore Carlo Lucarelli.
Lei è stato il primo autore ad avvalersi di un'ispettrice, ovvero un ispettore donna all'interno dei suoi romanzi, Grazia Negro. Dopo molti anni, pare sia diventata una "moda" inserire ispettrici nella letteratura noir. Attualmente pensa sia stata una sua intuizione oppure è stata un'esigenza quella di avere un personaggio come la Negro? Io l'ho fatto perché ho incontrato dei poliziotti donna. Ricordo che ero al commissariato di Imola a fare un'intervista e ho parlato con la vice-dirigente che era una donna, la quale mi ha presentato la responsabile della squadra mobile che era una donna, e siamo andati dall'archivista che era una donna. Era più o meno il 1996, le donne in polizia c'erano da un pezzo ma erano ancora strane, cioè era una cosa che ancora stupiva. Così ho pensato che esisteva una realtà e che bisognava raccontarla e siccome non ne avevo "incontrate" molte nel nostro noir italiano (proprio perché non c'erano), ho pensato a Grazia e Grazia era una donna. Non so se sia stata un'intuizione, ma mi sono reso conto in quel momento che esisteva un'altra realtà che andava raccontata.
Con De Luca ha ambientato la storia in un periodo passato. Secondo lei raccontare ciò che avveniva in quel tipo di passato, può aiutare i ragazzi a comprendere quel momento storico? Sicuramente si, perché quello che facciamo noi è mettere in scena dei meccanismi creando delle emozioni, cioè raccontiamo quello che ti racconterebbe la storia se tu leggessi un libro di storia. Il nostro valore aggiunto è che quel che raccontiamo lo raccontiamo in modo tale che quel meccanismo si veda, si viva e se raccontiamo bene quel meccanismo è capace di accompagnarsi a delle emozioni che ti fanno pensare. Frasi come "tutto sommato il fascismo mandava gli oppositori in villeggiatura" è una frase che se fosse possibile vederla sceneggiata, davanti ai nostri occhi parlando al nostro immaginario, non verrebbe più in mente. Il compito di un autore è quello, far vedere quello che succede e mettere in scena dei meccanismi che magari è possibile riconoscere in altre situazioni.
Nei libri che hanno per protagonista De Luca ci sono riferimenti ben precisi a situazioni ed eventi accaduti in quel periodo. Per documentarsi a cosa fa riferimento? Cosa utilizza? Ha una libreria in particolare, dei testi, una biblioteca…Studio i libri di storia. Compro molti libri e molte volte li tengo lì perché prima o poi mi serviranno, ma soprattutto leggo i giornali del periodo, i settimanali, i quotidiani di quel periodo, perché dal libro di storia si possono capire molte cose, si possono sapere molti fatti, ma la quotidianità, il vissuto di tutti i giorni è possibile desumerlo dalle pubblicità, dai programmi alla radio, dalla lettera del lettore… Queste informazioni si possono trovare solo nei giornali o nei libri che si sono occupati di quello. Per fortuna nelle biblioteche si trovano i giornali e ora si trova parecchio anche su internet: ci sono dei bellissimi siti di memorie che raccolgono documenti d'epoca.
Quali sono i suoi nuovi progetti a parte l'uscita del nuovo libro con il commissario De Luca? Con la produzione stiamo pensando sempre a Coliandro che ormai è una fiction fissa, così come la nuova serie di La Porta Rossa, pensiamo ad altre idee per la TV. Stiamo scrivendo un'altra serie per Sky Arte e poi sto finendo un altro romanzo.
Se e quando ritroveremo Grazia? Per ora no ma credo che sarà presente nel prossimo romanzo perché anche con lei devo fare i conti: è arrivata fino a un certo punto della sua vita, del suo rapporto non tra essere una donna e essere una poliziotta, perché ormai questa è una cosa superata, ma tra essere lei e l'essere poliziotta. Ho capito cosa ha scelto e quindi ho un altro romanzo in cui raccontare di lei
Cosa c'è sul comodino di Carlo in questo momento, cosa sta leggendo? Visto che sto scrivendo un romanzo ambientato nel 1944 sono pieno di libri che trattano soprattutto la storia di Bologna in quel periodo: un libro sulla svastica a Bologna, uno sulle brigate nere di Bologna… libri inquietanti, nulla di bello per adesso.
Grazie.
Grazie a voi.
  • Commissario De Luca
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