
Canosa: Tra Storia e Cultur@
Canosa: La bellezza coinvolgente della "Translatio Corporis Sancti Sabini"
Il corteo inserito nella mappatura nazionale delle rievocazioni storiche del Ministero della Cultura
venerdì 1 agosto 2025
10.10
Oltre 100 figuranti con i cavalieri, al corteo storico della "Translatio Corporis Sancti Sabini" che è andato in scena il 31 luglio scorso alla vigilia della Festa dei Santi Patroni a Canosa di Puglia. Di grande impatto ritmico e visivo, il nuovo gruppo dei tamburellisti composto da ragazzi canosini dagli 8 ai 16 anni, diretto dal Maestro Attanasio Mazzone della Musikeria che ha scandito i tempi del corteo storico della traslazione delle reliquie di San Sabino, partendo dal sito paleocristiano di San Pietro, sotto il sole del tramonto. E' sfilato lungo via Imbriani con sosta nei pressi di piazza Badia di Quirico fino a giungere alla Cattedrale di San Sabino. Partecipazione e culto dei figuranti, tra i quali, rappresentanti delle istituzioni, l'assessore alla cultura Cristina Saccinto, la consigliera comunale Antonia Sinesi, tutti volontari al corteo storico che ha rievocato la "Translatio Corporis Sancti Sabini", avvenuta l' 1 agosto dell'800 d.C. , dall'antica cattedrale di San Pietro alla nuova cattedrale, a Lui dedicata successivamente nel 1102 da Papa Pasquale II.
Lungo il percorso del corteo, al labaro ha fatto seguito il "Portadono", la lettrice dei testi storici, i fedeli di San Sabino, Teodora Duchessa Di Benevento(promotrice della Traslazione), il Vescovo Pietro (l'artefice della Traslazione), il Reliquiario, i religiosi, i rappresentanti dell'aristocrazia canosina, ognuno nei propri ruoli per esporre la verità storica elaborata con i documenti redatti da Gregorio Magno, Paolo Diacono e l'Anonimo Canosino, attraverso atti racchiusi nel testo del Prevosto Tortora "Storia della Chiesa di Canosa". Le sintesi narrative sono state curate da Mons. Felice Bacco, parroco della Basilica Cattedrale di San Sabino e dalla professoressa Nunzia Lansisera, docente di lettere presso il Liceo "E. Fermi" di Canosa di Puglia. Le vesti, nella loro completezza sono state ideate, interpretate, rielaborate e realizzate dalla professoressa Elena Di Ruvo, docente di arte, con competenze in storia e tecnica del costume. Alla conclusione del corteo che ha visto anche in processione l'icona di San Sabino, realizzata dall'artista Maddalena Strippoli, portata a spalla da devoti, c'è stata l'accensione delle luminarie per l'inizio della festa patronale,nei giorni 1 e 2 agosto a Canosa di Puglia.
La XII Edizione della "Translatio Corporis Sancti Sabini" quest'anno si è fregiata del riconoscimento del Ministero della Cultura e dell'lstituto Centrale per il Patrimonio Immateriale per l'inserimento nella mappatura nazionale delle rievocazioni storiche. Un riconoscimento culturale di notevole importanza, che attesta l'aderenza della manifestazione canosina ai criteri stabiliti dal comitato scientifico durante le ricerche condotte, quali: la sua continuità nel tempo, il suo legame con la storia e i luoghi del territorio e la sua capacità di coinvolgimento della comunità di riferimento, rafforzando il valore della tradizione storica che il corteo rievoca da anni a Canosa di Puglia "Città d'Arte e di Cultura" che si distingue per la ricchezza del proprio patrimonio: dai siti e parchi archeologici ai monumenti, ai musei, ed agli eventi popolari come la festa patronale e le sagre rappresentative dell'identità della comunità locale.
Riproduzione@riservata
Lungo il percorso del corteo, al labaro ha fatto seguito il "Portadono", la lettrice dei testi storici, i fedeli di San Sabino, Teodora Duchessa Di Benevento(promotrice della Traslazione), il Vescovo Pietro (l'artefice della Traslazione), il Reliquiario, i religiosi, i rappresentanti dell'aristocrazia canosina, ognuno nei propri ruoli per esporre la verità storica elaborata con i documenti redatti da Gregorio Magno, Paolo Diacono e l'Anonimo Canosino, attraverso atti racchiusi nel testo del Prevosto Tortora "Storia della Chiesa di Canosa". Le sintesi narrative sono state curate da Mons. Felice Bacco, parroco della Basilica Cattedrale di San Sabino e dalla professoressa Nunzia Lansisera, docente di lettere presso il Liceo "E. Fermi" di Canosa di Puglia. Le vesti, nella loro completezza sono state ideate, interpretate, rielaborate e realizzate dalla professoressa Elena Di Ruvo, docente di arte, con competenze in storia e tecnica del costume. Alla conclusione del corteo che ha visto anche in processione l'icona di San Sabino, realizzata dall'artista Maddalena Strippoli, portata a spalla da devoti, c'è stata l'accensione delle luminarie per l'inizio della festa patronale,nei giorni 1 e 2 agosto a Canosa di Puglia.
La XII Edizione della "Translatio Corporis Sancti Sabini" quest'anno si è fregiata del riconoscimento del Ministero della Cultura e dell'lstituto Centrale per il Patrimonio Immateriale per l'inserimento nella mappatura nazionale delle rievocazioni storiche. Un riconoscimento culturale di notevole importanza, che attesta l'aderenza della manifestazione canosina ai criteri stabiliti dal comitato scientifico durante le ricerche condotte, quali: la sua continuità nel tempo, il suo legame con la storia e i luoghi del territorio e la sua capacità di coinvolgimento della comunità di riferimento, rafforzando il valore della tradizione storica che il corteo rievoca da anni a Canosa di Puglia "Città d'Arte e di Cultura" che si distingue per la ricchezza del proprio patrimonio: dai siti e parchi archeologici ai monumenti, ai musei, ed agli eventi popolari come la festa patronale e le sagre rappresentative dell'identità della comunità locale.
Riproduzione@riservata