
Religioni
Un Avvento di incontro: Dio viene, ci visita e rimane
Il messaggio del Vescovo della Diocesi di Andria, Mons. Luigi Mansi
BAT - lunedì 24 novembre 2025
13.49
Carissimi presbiteri, diaconi, religiose, religiosi e seminaristi,
Carissimi fratelli e sorelle,
Mentre ci avviamo a concludere la bella esperienza dell'anno giubilare, con l'inizio dell'Avvento la Chiesa ci invita ancora una volta a rialzare lo sguardo e ad aprire il cuore al Signore che viene. Questo tempo non è un semplice conto alla rovescia verso il Natale: è il tempo della vigilanza, della speranza, della disponibilità. E il tempo in cui la Parola ci sussurra con forza che Dio non è lontano, non è indifferente, non ci lascia soli.
VIENE: questa è la prima buona notizia dell'Avvento. Dio viene perché ci ama, viene perché ha cura di noi, viene perché non si rassegna alle nostre paure e alle nostre chiusure. La sua venuta ci sorprende e ci provoca: siamo pronti ad accorgercene? Siamo svegli, o assopiti nelle nostre abitudini?
La seconda buona notizia del nostro Avvento è: Dio VISITA. Se Dio viene, non lo fa da spettatore. Egli visita il suo popolo, come ha visitato Elisabetta attraverso Maria, come ha visitato l'umanità assumendo la nostra carne. La visita di Dio è discreta ma reale: passa attraverso gli incontri, le parole buone, le relazioni belle, le situazioni in cui ci sentiamo toccati interiormente, ma anche attraverso le ferite e le fragilità che ci obbligano ad affidarci a Lui. Passa soprattutto attraverso la Liturgia delle nostre comunità. Lasciamoci visitare dal Signore. Permettiamogli di entrare nelle nostre case, nelle nostre relazioni, nelle nostre fatiche quotidiane. Una visita si accoglie: occorre aprire la porta, lasciare spazio, ascoltare. E Dio visita chi è disponibile ad accoglierlo nella verità della propria vita.
E, infine, la terza parola ci introduce al mistero più grande: Dio si FERMA. Non solo viene, non solo visita: Dio si ferma presso di noi. «Venne ad abitare in mezzo a noi», ci ricorderà il Vangelo di Giovanni il giorno di Natale; non passa oltre, non resta di sfuggita, ma prende dimora, mette la sua dimora. In Gesù, il Figlio fatto uomo, Dio mette la tenda tra le nostre case, diventa parte della nostra storia.
Che consolazione sapere che il Signore non è un Dio "di passaggio", ma un Dio
'con noi", un Dio fedele, che soprattutto rimane anche quando noi siamo incostanti! Lui si ferma accanto a chi è solo, a chi è scoraggiato, a chi porta pesi che sembrano troppo grandi. E si ferma accanto a ciascuno di noi, perché la nostra vita diventi luogo della sua presenza.
Carissimi, l ' Avvento ci educa a riconoscere questo triplice movimento di Dio: viene, visita, si ferma. Vorrei che questo fosse anche il cammino delle nostre comunità: andare verso gli altri, visitare chi vive momenti di prova, fermarsi accanto a chi ha bisogno di ascolto, di vicinanza, di speranza.
Affido ciascuno di voi all'intercessione di Maria, donna dell'attesa e dell'ospitalità. Ella ci insegni a riconoscere la venuta del Signore, a lasciarci visitare dalla sua grazia, e a custodire la sua presenza che rimane.
Vi benedico tutti di cuore e vi auguro un Avvento fecondo, vigilante e pieno di pace.
Mons. Luigi Mansi - Vescovo della Diocesi di Andria
Carissimi fratelli e sorelle,
Mentre ci avviamo a concludere la bella esperienza dell'anno giubilare, con l'inizio dell'Avvento la Chiesa ci invita ancora una volta a rialzare lo sguardo e ad aprire il cuore al Signore che viene. Questo tempo non è un semplice conto alla rovescia verso il Natale: è il tempo della vigilanza, della speranza, della disponibilità. E il tempo in cui la Parola ci sussurra con forza che Dio non è lontano, non è indifferente, non ci lascia soli.
VIENE: questa è la prima buona notizia dell'Avvento. Dio viene perché ci ama, viene perché ha cura di noi, viene perché non si rassegna alle nostre paure e alle nostre chiusure. La sua venuta ci sorprende e ci provoca: siamo pronti ad accorgercene? Siamo svegli, o assopiti nelle nostre abitudini?
La seconda buona notizia del nostro Avvento è: Dio VISITA. Se Dio viene, non lo fa da spettatore. Egli visita il suo popolo, come ha visitato Elisabetta attraverso Maria, come ha visitato l'umanità assumendo la nostra carne. La visita di Dio è discreta ma reale: passa attraverso gli incontri, le parole buone, le relazioni belle, le situazioni in cui ci sentiamo toccati interiormente, ma anche attraverso le ferite e le fragilità che ci obbligano ad affidarci a Lui. Passa soprattutto attraverso la Liturgia delle nostre comunità. Lasciamoci visitare dal Signore. Permettiamogli di entrare nelle nostre case, nelle nostre relazioni, nelle nostre fatiche quotidiane. Una visita si accoglie: occorre aprire la porta, lasciare spazio, ascoltare. E Dio visita chi è disponibile ad accoglierlo nella verità della propria vita.
E, infine, la terza parola ci introduce al mistero più grande: Dio si FERMA. Non solo viene, non solo visita: Dio si ferma presso di noi. «Venne ad abitare in mezzo a noi», ci ricorderà il Vangelo di Giovanni il giorno di Natale; non passa oltre, non resta di sfuggita, ma prende dimora, mette la sua dimora. In Gesù, il Figlio fatto uomo, Dio mette la tenda tra le nostre case, diventa parte della nostra storia.
Che consolazione sapere che il Signore non è un Dio "di passaggio", ma un Dio
Carissimi, l ' Avvento ci educa a riconoscere questo triplice movimento di Dio: viene, visita, si ferma. Vorrei che questo fosse anche il cammino delle nostre comunità: andare verso gli altri, visitare chi vive momenti di prova, fermarsi accanto a chi ha bisogno di ascolto, di vicinanza, di speranza.
Affido ciascuno di voi all'intercessione di Maria, donna dell'attesa e dell'ospitalità. Ella ci insegni a riconoscere la venuta del Signore, a lasciarci visitare dalla sua grazia, e a custodire la sua presenza che rimane.
Vi benedico tutti di cuore e vi auguro un Avvento fecondo, vigilante e pieno di pace.
Mons. Luigi Mansi - Vescovo della Diocesi di Andria


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