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Parco del Fiume Ofanto: prospettive future

Tre anni di gestione della Provincia

Le prospettive del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto tra servizi ecosistemici e agri-cultura con un attento approfondimento sui tre anni di gestione dell'area protetta da parte della Provincia. Se n'è discusso nei giorni scorsi in Fiera del Levante, nel corso di un convegno promosso dalla Provincia di Barletta Andria Trani in qualità di ente gestore del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto, con la collaborazione del Patto Territoriale per l'Occupazione Nord Barese / Ofantino. «I tre anni di gestione del Parco da parte della Provincia, nonostante le limitate risorse umane ed economiche, hanno permesso di maturare considerazioni ben più specifiche rispetto alla sola finalità naturalistica dell'area protetta ed utili avviare l'elaborazione del primo Piano riferito ad un territorio complesso ed unico nel suo genere tra tutti i parchi regionali - ha dichiarato il Presidente facente funzioni della Provincia Giuseppe Corrado - . Contrariamente all'idea di un Parco "solo sulla carta", la gestione della Provincia (avviata con il Presidente Ventola e proseguita con Francesco Spina) ci ha portato ad aver chiaro il contesto culturale e tecnico-scientifico della riqualificazione fluviale, con i riferimenti della pianificazione territoriale del PPTR ed il Piano Territoriale di Coordinamento delle Province Bat e Foggia».

Secondo quanto emerso nel convegno, il Piano del Parco dell'Ofanto deve rappresentare un impulso per l'innovazione e la sperimentazione di una nuova identità del Parco: un "Parco aperto" che sia legato a cibo, stili di vita, innovazione tecnologica, ad una nuova agricoltura più integrata e rispettosa dell'ambiente, alla difesa idraulica, sempre più proiettata a contemplare i risvolti sulla qualità delle acque e la tutela degli habitat naturali, ed all'idea del fiume come principale "infrastruttura verde" delle Province di Bat e Foggia. Per queste ragioni, nella stesura del Piano del Parco si dovranno considerare aspetti e strumenti di natura anche economica come i Distretti rurali e le Reti d'impresa agricola; ad esempio il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dello scorso 14 luglio ha istituito un "Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico": questo destina circa 100 milioni di euro per la progettazione di interventi integrati, finalizzati sia alla mitigazione del rischio sia alla tutela ed al recupero degli ecosistemi e della biodiversità. Nel corso del convegno, inoltre, è stata presentata la guida turistica dal titolo "Parco Naturale Regionale Fiume Ofanto, un viaggio nella natura tra storia e arte", edito da Stilo Editrice e curata da Maria Dellisanti.

Ufficio Stampa Enrico Aiello
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