27 gennaio Giornata della Memoria
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Storia

Nel ricordo dei deportati e internati: il fante Michele Di Giulio

Il 27 gennaio si celebra la Giornata Internazionale della Memoria

Il 27 gennaio si celebra la Giornata Internazionale della Memoria, istituita in Italia nel 2005 per commemorare le vittime dell'Olocausto. Milioni di persone uccise a causa delle leggi razziali ideate dalla follia nazifascista. In questi giorni attraverso gli eventi organizzati, i programmi televisivi e radiofonici, e i social con post, foto e video si ricordano gli orrori di quegli anni bui affinché non si ripetano mai più. "Bambini strappati alle loro famiglie; genitori e amici deportati e che mai hanno fatto ritorno, persone emarginate perché disabili, perché appartenenti ad altre etnie o per il loro orientamento sessuale; ragazzi cacciati dalle scuole solo perché di religione ebraica, accesso negato ai negozi, ai locali e sui mezzi di trasporto. Tutto questo è accaduto poche decine di anni fa; fatti che i nostri nonni hanno vissuto." Ad essere narrate sono anche le storie di chi è sopravvissuto a quelle sofferenze e di chi ha aiutato i perseguitati a mettersi in salvo, mettendo a rischio la propria vita.

Tra i deportati ed internati nei lager nazisti figura anche il soldato di fanteria, Michele Di Giulio, nato a Canosa di Puglia il 18 luglio 1919 e deceduto presso l'ospedale civile di Andria il 14 luglio 1956. Umile contadino, Michele Di Giulio fu arruolato il 7 giugno 1939 ed assegnato al 52° Reggimento Fanteria; il 25 ottobre 1940 trasferito al 207° Reggimento Fanteria per tre lunghi anni fino al 1943, quando fu fatto prigioniero dai nazisti. Durante la guerra fu ferito da arma da fuoco, mentre eroicamente rifiutò di rientrare in Patria per continuare a dare il suo immane contributo. Il suo foglio matricolare riporta che la ferita era stata causata da un proiettile in entrata "nella regione sottoclavicolare destra con uscita dalla spalla destra". Con il 207° Reggimento Fanteria, partecipò alle operazioni belliche dal 25 ottobre 1940 all'8 settembre 1943, svoltesi alla Frontiera Greco Albanese e nel mare Mediterraneo presso l'Isola di Creta. Il 17 settembre 1943, fu fatto prigioniero dai tedeschi presso l'isola di Creta e trasferito in un lager nazista, Baden Baden ivi rimase fino alla fine della guerra. Segnato dalle ferite di guerra, morì a soli 37 anni, lasciando la moglie Pastore Costanza, vedova a soli 29 anni, in condizioni fisiche malsane e tre figli da accudire Nunzio di 8 anni, Cosimo di 4 anni e Giuseppe di soli 9 mesi. Alla famiglia non fu riconosciuto alcun beneficio pensionistico, pertanto, Nunzio e Cosimo andarono in orfanotrofi ed il neonato Giuseppe rimase con la madre in condizioni di estrema povertà.

Alla memoria del Fante Michele Di Giulio per il suo atto eroico sono state concesse due Croci al Merito di guerra dall'Esercito Italiano - Regione Militare Meridionale - Comando Territoriale Napoli, mentre, il 31 gennaio 2017 a Canosa di Puglia(BT) presso il Teatro Comunale "R. Lembo" nel corso della cerimonia commemorativa della Giornata della Memoria, il Prefetto Clara Minerva, insieme al Sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia consegnarono nelle mani del figlio Nunzio Di Giulio (Ispettore Superiore della Polizia di Stato in quiescenza) la medaglia d'onore in segno di memore omaggio alle vittime delle persecuzioni naziste. La Legge n.211 del 20/07/2000, ha istituito il "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Con la Legge n.211 del 20/07/2000, la Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Con il ricordo e la riflessione su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti si conserva nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.
Fante Michele Di GiulioIn memoria dell'internato Michele Di GiulioMedaglia d'onore alla dell'internato Michele Di GiulioNunzio Di Giulio riceve la medaglia27 gennaio Giorno della Memoria27 gennaio Giorno della Memoria27 gennaio Giorno della Memoria27 gennaio Giorno della Memoria
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