Maria Angela Petroni
Maria Angela Petroni
Palazzo di città

La sua risposta è "fuori traccia"

Mariangela Petroni risponde al consigliere Lovino

Consigliere Lovino ho letto la sua risposta al mio articolo "Fragilità sociale da Bollino rosso!",che chiaramente denota la sua incapacità a coglierne il fine. Inesperienza?... Decida lei! La richiesta era legittima, chiara e non si prestava a nessun altro tipo di interpretazione. Peraltro, era rispondente a quanto prevedono le leggi regionali e nazionali sull'emergenza caldo per le fasce fragili. Infatti, si chiedeva di conoscere il piano di supporto alla 'fragilità' per fronteggiare l'emergenza caldo eventualmente predisposto dall'amministrazione comunale, atteso che non risultava alcun incontro con i rappresentanti di associazioni di volontariato e non era stato neanche convocato un tavolo tecnico istituzionale sul tema con la ASL. Nell'articolo, quindi, si chiedeva di conoscere l'esistenza di interventi specifici a tutela di anziani fragili, autosufficienti e non, per affrontare meglio la straordinaria contingenza. Destinatario il Sindaco Morra, per la "competenza" rimastagli in capo in materia di politiche sociali. Non è che l'essersi dichiarato incompetente in materia, lo sollevi dal dovere di intervenire nel settore.

In concreto, si voleva conoscere dettagliatamente se e cosa fosse stato fatto, quali e quanti i fondi disponibili, ritenendo indispensabile intercettare prima i bisogni per fronteggiare meglio l'emergenza, il programma dei servizi "Contro il Caldo" promossi dall'assessorato, quali le iniziative messe in campo volte a tutelare la salute degli anziani, nei casi più gravi e complessi come pure in quelli quotidiani, quali gli ausili socio assistenziali e i piccoli servizi per aiutarli a sentirsi tutelati nella salute, protetti e meno soli. Letta la sua risposta, intrisa di formalismo e politichese d'altri tempi, la tranquillizzo sui miei doveri istituzionali che conosco bene, come conosco molto bene anche chi dovrebbe porre in essere il suo elenco che, ahimè, non dettaglia sul tema, perché fuori traccia.

Per trasparenza, la invito a dimostrare il contrario: divulghi il verbale del tavolo tecnico istituzionale sul tema, comprensivo di quello con i rappresentanti di associazioni di volontariato, qualora non siano stati invitati al tavolo tecnico e gli atti conseguenti. Tornando al suo elenco, chiarisco che SAD e ADI sono servizi che persistono da diversi anni, in quanto previsti nel piano di zona. Da come lei li richiama, deduco che lei non sappia e non le sia stato detto che le ore assegnate per questi servizi sono state notevolmente ridotte a causa della mancanza di fondi PAC e Comunali e, anche se sono stati trovati altri fondi, così come dichiarato nei verbali di coordinamento istituzionale pubblicati, non hanno portano un potenziamento, permetteranno solo la continuità del servizio già ridotto, in attesa del nuovo bando di gara. Non mi risulta, inoltre, l'esistenza di Centri polivalenti per anziani. E' vero, però, che esiste il Centro polivalente per minori. Per gli anziani esistono due centri diurni utilizzati con i Buoni di Conciliazione che, al momento, non erogano il servizio, perché non ancora attivo. POVERI ANZIANI!Chiudo informandola che sia io che molti concittadini conosciamo benissimo la storia del Centro Anziani e anche quella del Taxi sociale, di cui lei, però, non parla. Perché? Su queste problematiche concrete, le saranno sicuramente sfuggiti i miei articoli. Li legga, ne farà cultura.Alla prossima consigliere.
Mariangela Petroni - Consigliere Comunale Direzione Italia
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