
Territorio
Il solstizio d’inverno segna ufficialmente l’avvio della stagione "più fredda"
Segnata da fasi molto dinamiche, con sbalzi termici evidenti e una distribuzione delle precipitazioni tutt'altro che omogenea
Canosa - domenica 21 dicembre 2025
10.40
Il solstizio d'inverno segna ufficialmente l'avvio della stagione "più fredda", arrivando al termine di un autunno tra i più difficili degli ultimi anni in Puglia, caratterizzato da una sequenza di 31 eventi meteorologici estremi che hanno lasciato segni evidenti sul territorio e sull'agricoltura. E' Coldiretti Puglia a segnalare i danni causati all'agricoltura durante l'inverno 2025 in Puglia, su cui si sono abbattuti 12 nubifragi, 18 tornado e 1 tempesta di fulmini, oltre a smottamenti e allagamenti causati anche dall'incuria e dalla mancanza di opere di bonifica di canali di scolo gestiti dai consorzi di bonifica. Per questo Coldiretti Puglia chiede alla Regione Puglia che vengano assunte decisioni concrete e immediatamente operative a tutela delle imprese agricole, partendo da due priorità non più rinviabili. La prima riguarda l'introduzione di contributi integrativi regionali alle polizze assicurative agricole, per rendere realmente accessibili gli strumenti di copertura contro le calamità naturali. Gli eventi climatici estremi non sono più un'eccezione, ma una condizione strutturale con cui le aziende sono costrette a confrontarsi. Senza un sostegno pubblico ai costi assicurativi, molte imprese restano scoperte e vulnerabili, esposte a perdite che possono compromettere la continuità aziendale.
La seconda priorità è il sostegno economico e finanziario alle aziende agricole in difficoltà, colpite da calamità, crisi di mercato e aumento dei costi di produzione. Servono misure rapide e mirate, come accesso al credito agevolato, strumenti di liquidità immediata e interventi straordinari capaci di evitare la chiusura delle imprese e la perdita di occupazione. Queste non sono richieste generiche, ma azioni urgenti che devono segnare una discontinuità nei primi 100 giorni di governo regionale. Coldiretti Puglia è pronta al confronto istituzionale, ma chiede risposte concrete, perché senza imprese agricole in grado di resistere alle crisi non c'è futuro per l'agricoltura pugliese né per il territorio.
Si tratta di fenomeni improvvisi e sempre più intensi che hanno causato danni concreti alle colture, alle strutture agricole e alle infrastrutture rurali. Campi allagati, raccolti compromessi, serre danneggiate e alberi sradicati sono solo alcune delle conseguenze registrate nelle diverse aree della Puglia. L'arrivo dell'inverno avviene quindi in un contesto già fragile, in cui le aziende agricole si trovano a fare i conti – conclude Coldiretti Puglia - non solo con il naturale rallentamento delle attività stagionali, ma anche con i costi e le perdite causate da un clima sempre più instabile. Una stagione complessivamente rientrata nella norma dal punto di vista dei valori medi, ma segnata da fasi molto dinamiche, con sbalzi termici evidenti e una distribuzione delle precipitazioni tutt'altro che omogenea. Eventi estremi che non possono più essere considerati episodi isolati, ma segnali evidenti di un cambiamento climatico che incide direttamente sulla produzione agricola e sulla sicurezza del territorio.
La seconda priorità è il sostegno economico e finanziario alle aziende agricole in difficoltà, colpite da calamità, crisi di mercato e aumento dei costi di produzione. Servono misure rapide e mirate, come accesso al credito agevolato, strumenti di liquidità immediata e interventi straordinari capaci di evitare la chiusura delle imprese e la perdita di occupazione. Queste non sono richieste generiche, ma azioni urgenti che devono segnare una discontinuità nei primi 100 giorni di governo regionale. Coldiretti Puglia è pronta al confronto istituzionale, ma chiede risposte concrete, perché senza imprese agricole in grado di resistere alle crisi non c'è futuro per l'agricoltura pugliese né per il territorio.
Si tratta di fenomeni improvvisi e sempre più intensi che hanno causato danni concreti alle colture, alle strutture agricole e alle infrastrutture rurali. Campi allagati, raccolti compromessi, serre danneggiate e alberi sradicati sono solo alcune delle conseguenze registrate nelle diverse aree della Puglia. L'arrivo dell'inverno avviene quindi in un contesto già fragile, in cui le aziende agricole si trovano a fare i conti – conclude Coldiretti Puglia - non solo con il naturale rallentamento delle attività stagionali, ma anche con i costi e le perdite causate da un clima sempre più instabile. Una stagione complessivamente rientrata nella norma dal punto di vista dei valori medi, ma segnata da fasi molto dinamiche, con sbalzi termici evidenti e una distribuzione delle precipitazioni tutt'altro che omogenea. Eventi estremi che non possono più essere considerati episodi isolati, ma segnali evidenti di un cambiamento climatico che incide direttamente sulla produzione agricola e sulla sicurezza del territorio.

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