Francesco Ventola 10
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Territorio

Francesco Ventola: Rete dell'Emergenza,Trani e Canosa ancora una volta penalizzate

A pagare più di tutti in questa fase sono gli ospedale di Trani e Canosa o ciò che rimane di quelli che fino a poco tempo fa erano ospedali con reparti, servizi e prestazioni generali e specialistiche




Siamo all'ennesimo stillicidio. A pagare più di tutti in questa fase sono gli ospedale di Trani e Canosa o ciò che rimane di quelli che fino a poco tempo fa erano ospedali con reparti, servizi e prestazioni generali e specialistiche.
La Giunta Regionale di Nichi Vendola martedì scorso, 28 ottobre, ha approvato la deliberazione sulla Riorganizzazione della Rete dell'Emergenza-Urgenza della Regione Puglia. Cambiano molte cose. Intanto i nomi delle nuove strutture di emergenza-urgenza in base alla loro complessità: HUB, SPOKE, Pronto Soccorso, Centrale Operativa 118, PPI, PPIT. Tra gli acronimi nuovi ci sono HEMS, OBI ed OB. Cambiano anche quelli dei mezzi di soccorso: Mike, India, Victor. Molta fantasia. La sostanza? Vergognosa!
La Asl BAT guadagnerebbe una struttura di pronto soccorso di secondo livello (HUB) dove trattare pazienti ad alta complessità, come si può fare ad esempio al Policlinico di Bari. Concretamente è previsto all'interno del nuovo ospedale di Andria, quando si farà! Le attuali strutture di Andria e Barletta (SPOKE) risponderanno ai bisogni sanitari di complessità minore ed intermedia. Rimane il Pronto Soccorso di Bisceglie. A Trani, l'attuale Punto di Primo Intervento (PPI), diventa Punto di Primo Intervento Territoriale (PPIT) come quelli di Canosa, Minervino e Spinazzola, per fronteggiare solo le situazioni che non richiedono trattamento ospedaliero. Trinitapoli, Margherita e San Ferdinando "godranno" di mere postazioni di soccorso. Ci sarà spazio per il privato. Dirigenti medici saranno sostituiti da medici convenzionati.
Dopo aver tagliato reparti, smobilitato strutture che garantivano assistenza e sicurezza sociale, senza assicurare quella riorganizzazione territoriale che avrebbe dovuto almeno sopperire alla forte domanda ospedaliera, ora siamo all'ulteriore rimescolamento delle carte che forse funziona solo a tavolino o nemmeno su quello. Chiusi gli ospedali di Spinazzola e Minervino distanti e non aiutati dalla viabilità, cancellati reparti e stravolta la risposta assistenziale, anche Canosa e la popolosa città co-capoluogo Trani, vedono ridurre i loro Proto Soccorso a meri posti di passaggio dei poveri pazienti che rischieranno di più per l'ulteriore perdita di tempo nel fare un minimo di diagnosi per il trasferimento successivo del "paziente-pacco".
L'altro giorno è stato inaugurato l'elisoccorso dell'Ospedale di Barletta. Benissimo! Se finora si contavano i piccioni che si libravano ogni giorno in quell'area, ora ci si attrezza per quella che potrebbe essere una efficiente rete di emergenza. E qui casca l'asino tra politicanti, tecnicismo e realtà.
Se l'attuale polo di emergenza dell'Ospedale di Andria sembra una involontaria fortezza, inespugnabile per soccorritori che incontrano passaggi a livello e traffico urbano di una città di cento mila abitanti, mentre non si è fatto nulla per il nuovo ospedale; se nella popolosa città di Trani ed a Canosa, si eliminano i presidi di pronto soccorso essenziali e di efficace intervento, quale risposta diamo ai nostri concittadini? Il medico studia mentre il paziente muore, si diceva. Tanti investimenti in ristrutturazioni ed adeguamenti vari buttati al vento per ricominciare peggio di prima.
Questa è la Puglia migliore di Nichi Vendola, dello splendido ed onnicomprensivo mentore del PD pugliese Michele Emiliano. Hanno regalato tanti Assessori alla sanità alternatisi alla guida del malata sanità pugliese, mentre i responsabili rimangono indenni a godersi lo spettacolo.
Tra la mongia e la pongia, il sindaco di Canosa La Salvia sulla stampa di giovedì scorso è ritornato a parlare dell'ospedale come al solito a corrente alternata tra plausi e anatemi. Nonostante la Giunta Regionale avesse già deliberato l'assurdo ennesimo declassamento, parlava ancora di ipotesi, di Paradiso, di sovvenzioni a cattedrali private nel deserto, bla, bla, bla.
Tralasciando il governo Prodi, la colpa era attribuita a quello di Berlusconi. Poi la colpa era di Fitto, che ebbe il coraggio di prendersi le uova in faccia a Terlizzi. Dopo Bersani, e Letta ora c'è Renzi. Quanti altre strumentalizzazioni servono per giustificare e nascondere la verità?
Canosa e non solo, ha pagato un danno enorme per questa incredibile "sinistra" gestione sanitaria della Regione Puglia. A certi personaggi, però, si sono offerti palchi pagati con i soldi delle nostre tasche, platee, sorrisi, baci ed abbracci. Bisogna ammetterlo la strategia ha fruttato, La Salvia & company sono riusciti a far eleggere l'ex assessore alla sanità Elena Gentile. Quando si è bravi ad usare le parole, ad imbonire l'uditorio, la gente semplice ed in buona fede ci casca sempre, quella gente, i canosini, che poi pagano a caro prezzo.

Francesco Ventola
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