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Escludere gli ambulanti dalla direttiva Bolkestein

M5S presenta mozione

Con una mozione presentata in consiglio regionale della Puglia, i consiglieri del Movimento 5 Stelle Mario Conca e Cristian Casili hanno chiesto alla giunta Emiliano di intercedere con il governo nazionale, al fine di escludere il commercio ambulante dagli effetti della direttiva Bolkestein, dando voce agli oltre 20 mila ambulanti pugliesi. Il decreto legislativo numero 59 del 2010, infatti, ha previsto l'assoggettamento alla direttiva europea sulla regolamentazione dei servizi del mercato interno (cosiddetta Bolkestein) anche per i mercatali, che vengono pertanto considerati come concessionari di un servizio pubblico. La diretta conseguenza è che i posteggi per il commercio su aree scoperte verranno messi a gara e inevitabilmente gli storici venditori ambulanti si ritrovano in posizione si svantaggio rispetto alle grandi multinazionali, con il serio rischio che queste possano acquistare tutti gli spazi a disposizione distruggendo il piccolo commercio e creando dei "centri commerciali" ambulanti.

"Il Parlamento Europeo, prendendo atto della preoccupazione espressa dalle rappresentanze dei venditori ambulanti su aree pubbliche rispetto all'applicazione a tale attività della suddetta direttiva, aveva invitato, in data 5 luglio 2010, gli stati membri ad escludere il commercio ambulante dall'applicazione della stessa. - Dichiarano i consiglieri regionali Conca e Casili, che proseguono - Di fatto l'Italia è l'unico stato membro che ha inteso applicare tale disciplina al settore del commercio su aree pubbliche. Questa scelta ha determinato l'esposizione dei mercati rionali condotti da imprese familiari alla speculazione delle multinazionali della grande distribuzione, con il rischio di gravi ripercussioni sulla natura, sulla tradizione e sulla qualità del commercio ambulante". Proprio nelle scorse settimane Mario Conca, aveva incontrato un centinaio di commercianti ambulanti, insieme ai portavoce M5S in Parlamento, il bitontino Francesco Cariello e il piemontese Ivan Della Valle. Quest'ultimo ha già presentato una proposta di legge in Parlamento che va nella medesima direzione. "Il commercio di prossimità va sostenuto e salvaguardato - concludono i consiglieri pentastellati - al fine di tutelare le famiglie occupate in questo settore, il valore delle licenze a suo tempo pagate all'erario pubblico, la ricaduta sociale nei piccoli centri e l'importanza dell'indotto collegato".
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