
Sindacati
CIMO-FESMED critica la gestione politica della progressione della pandemia
Invia invito/ diffida ad Aziende Sanitarie e Regioni per l'uso improprio dei medici
Puglia - domenica 8 novembre 2020
15.48
Nei mesi estivi, nessuno si è preoccupato di riorganizzare gli ospedali per affrontare quello che sarebbe stato il vero impatto della pandemia. Sono stati persi mesi preziosi per impostare con chiarezza l'ingresso stabile di medici nel SSN, per compensare il drammatico deficit di personale. I medici vengono spostati in aree Covid o nei pronti soccorso pur non avendo la necessaria specializzazione o formazione La Federazione CIMO(Coordinamento Italiano Medici Ospedalieri)-Fesmed(Federazione Sindacale Medici Dirigenti) si mobilita a livello nazionale inviando un invito/ diffida ad Aziende Sanitarie e Regioni per l'uso improprio dei medici. Per quanto riguarda la Puglia, nella nota inviata a firma del Fiduciario FESMED regionale dottor Andrea Tinelli e dalla Segreteria regionale CIMO a cura del dottor Arturo Antonio Oliva, si sottolinea come "la prassi di assegnare dirigenti medici privi della necessaria specializzazione ad operare, in turni di guardia divisionale o interdivisionale o in regime di pronta disponibilità, in reparti dedicati o, comunque, ove sono ricoverati pazienti Covid 19". Una situazione che, secondo il CIMO-FESMED, determina un triplice rischio: quello di sguarnire reparti non Covid di dirigenti medici specialisti e professionalmente competenti; quello di affidare le cure di pazienti Covid a dirigenti medici non professionalmente adeguati e privi del titolo specialistico pertinente, in violazione dei principi generali di appropriatezza e sicurezza delle cure; quello di esporre i dirigenti medici in questione a rischi personali di particolare gravità sotto il profilo della sicurezza loro e di tutti coloro con i quali essi interagiscono.
Inoltre, "l'adozione di decisioni organizzative di quel genere, oltre a manifestare l'inadeguatezza con cui la diffusione della pandemia è stata affrontata nei mesi in cui essa aveva palesemente diminuito la intensità della sua diffusione, integra una serie imponente di violazioni normative, di legge e contrattuali". Violazioni che, secondo la Federazione CIMO-FESMED, riguardano "il diritto fondamentale dell'individuo a prestazioni pertinenti prestate da soggetti competenti", l'osservanza delle linee guida e delle buone pratiche mediche, ad opera di soggetto funzionalmente formato e competente, che consente di 'restituire al medico la necessaria serenità operativa' e di circoscrivere coerentemente gli ambiti della sua responsabilità professionale.
Per queste ragioni, la Federazione CIMO-FESMED invita "i destinatari di questo atto (Regione Puglia e Asl Bt, ndr) ad assumere provvedimenti rispettosi del quadro normativo regolatore della materia, da un lato, revocando, in sede di autotutela, i provvedimenti assunti in suo spregio e, dall'altro, garantendo, con i necessari controlli, il ripristino della legalità violata", e chiede "agli Organi tutori, cui questo atto è indirizzato per doverosa conoscenza (al Prefetto della Bat e al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, ndr), di "disporre le attività di controllo necessarie per garantire il rispetto delle norme a presidio della sicurezza e pertinenza delle cure e di avviare le indagini del caso volte ad accertare se, nei comportamenti sopra descritti, siano ravvisabili estremi di reato disponendo – in caso affermativo - per l'immediata sospensione e inibizione di quanto di illecito emerga dalle disponendo verifiche".
Inoltre, "l'adozione di decisioni organizzative di quel genere, oltre a manifestare l'inadeguatezza con cui la diffusione della pandemia è stata affrontata nei mesi in cui essa aveva palesemente diminuito la intensità della sua diffusione, integra una serie imponente di violazioni normative, di legge e contrattuali". Violazioni che, secondo la Federazione CIMO-FESMED, riguardano "il diritto fondamentale dell'individuo a prestazioni pertinenti prestate da soggetti competenti", l'osservanza delle linee guida e delle buone pratiche mediche, ad opera di soggetto funzionalmente formato e competente, che consente di 'restituire al medico la necessaria serenità operativa' e di circoscrivere coerentemente gli ambiti della sua responsabilità professionale.
Per queste ragioni, la Federazione CIMO-FESMED invita "i destinatari di questo atto (Regione Puglia e Asl Bt, ndr) ad assumere provvedimenti rispettosi del quadro normativo regolatore della materia, da un lato, revocando, in sede di autotutela, i provvedimenti assunti in suo spregio e, dall'altro, garantendo, con i necessari controlli, il ripristino della legalità violata", e chiede "agli Organi tutori, cui questo atto è indirizzato per doverosa conoscenza (al Prefetto della Bat e al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, ndr), di "disporre le attività di controllo necessarie per garantire il rispetto delle norme a presidio della sicurezza e pertinenza delle cure e di avviare le indagini del caso volte ad accertare se, nei comportamenti sopra descritti, siano ravvisabili estremi di reato disponendo – in caso affermativo - per l'immediata sospensione e inibizione di quanto di illecito emerga dalle disponendo verifiche".