Canosa di Puglia
Canosa di Puglia

Ma il futuro in questa città è cominciato davvero?

La nota di Mario Riccardo Limitone- Presidente ITALIA NOSTRA ONLUS-Canosa

Da qualche giorno si è aperto un dibattito sul futuro della nostra città. L'ex Assessore all'Urbanistica di Canosa, Sabina Lenoci paventa il rischio che alcuni progetti in campo urbanistico, il C.U.R.A. ,Corridoio Ecologico Urbano Archeologico, il Piano Particolareggiato per la rigenerazione del quartiere Castello, la Variante di adeguamento del Piano Urbanistico Generale al Piano Paesaggistico Regionale, per citare solo alcuni dei progetti in campo, senza l'adeguato sostegno di risorse economiche, finanziarie e di competenze , senza l'impulso che solo una visione amministrativa illuminata e consapevole può dare, rischiano di bloccarsi e di pregiudicare lo sviluppo economico, sociale e culturale della città. Replica il Sindaco con un articolo dal titolo molto suggestivo, evocando per Canosa un futuro che è già cominciato. Sindaco che ricordiamo ha, fin dall'inizio del suo mandato la delega dei Lavori Pubblici, da un anno quella dell'Archeologia, da due mesi anche quella dell'Urbanistica. Nella sua replica il Sindaco afferma che il progetto del C.U.R.A. ha avuto nuovo impulso e che presto entrerà nella sua fase esecutiva, per la rigenerazione del quartiere Castello il Politecnico di Bari sta consegnando lo studio propedeutico e si procederà alla sua redazione.

Infine, nel comunicato sindacale si fa cenno tra le altre opere in cantiere, all'incarico affidato ad uno studio di architetti per la redazione del progetto di ristrutturazione dei locali della ex Filantropica da destinarlo a Urban Center. Sulla Variante urbanistica al Piano Urbanistico Generale neanche una parola. Abbiamo l'impressione che il Sindaco Morra in questi quattro anni di mandato non abbia ben compreso il ruolo dell'urbanistica nello sviluppo della città e che spesso confonda l'Urbanistica con i Lavori Pubblici. I Lavori Pubblici hanno un ruolo importante nella riqualificazione della città ma non sono tutto. Asfaltare strade, rifare marciapiedi, rifare la segnaletica stradale sono parte importante dell'azione amministrativa ma mettere mano alla riqualificazione di un quartiere con molte criticità ed emergenze sociali è un'azione molto più complessa; districarsi in una situazione urbanistica della città obbiettivamente molto complicata, tra i molti vincoli archeologici e geomorfologici presenti, è difficilissimo, ed implica un impegno di tempo ed un bagaglio di conoscenze di cui il Sindaco – Assessore all'Urbanistica forse non dispone . Non si può pensare di portare avanti questi progetti dedicando loro solo qualche ora alla settimana. Senza dire che in questi quattro anni al di là di poche occasioni , egli si è tenuto alla larga dalla materia urbanistica, non ha presenziato a nessun incontro che l'assessore Lenoci ha organizzato sull'argomento, ai quali hanno partecipato diversi docenti universitari e professionisti del settore, forse se fosse stato più presente avrebbe avuto modo di chiarirsi le idee. Partecipare avrebbe significato per il Sindaco comprendere la complessità e la delicatezza dei processi in campo, ma egli ha deciso di assentarsi. Forse aveva cose più importanti da curare nell'interesse della cosa pubblica. O forse certe problematiche complicate non manifestano il loro effetti nel breve periodo, non sono come i Lavori Pubblici. L'impulso a questi progetti viene dalla politica, dall'Amministrazione Comunale, i tecnici comunali e i consulenti esterni per quanto validi non fanno altro che rendere compatibili le idee e le visioni della politica con le normative e le leggi del settore, ma se il motore politico – amministrativo non ha idee e visioni i progetti sfioriscono e poi muoiono.

Ma entrando nello specifico di alcuni dei progetti in campo, sa il Sindaco che nel progetto del C.U.R.A., approvato e finanziato dalla Regione è prevista la permeabilizzazione, cioè la rimozione del cemento i larghi tratti del Corridoio Urbano? Per esempio nel tratto comprendente la Villa Comunale sa che è prevista la rimozione del cemento per circa 1.000 metri quadri? E il Sindaco invece, da Assessore ai Lavori Pubblici ha deciso di cementificare qualche centinaio di metri quadri di una aiuola per destinarla a campetto di pallone e di pallavolo. Forse non lo avevano avvisato del progetto del C.U.R.A. Quante partite ha visto quel campetto? Neanche una. Quant'è costata per le casse comunali quella sciagurata iniziativa?

Proseguendo, per la rigenerazione del quartiere Castello, Sindaco ci dica, lei ha qualche idea per riqualificare anche socialmente quel quartiere? Di quali servizi dotarlo? Quale destinazione dare ai locali del vecchio Ospedale ? Il piano di rigenerazione urbana del rione Castello non si risolve come per una qualsiasi opera pubblica, affidando ad un tecnico la sua redazione.

Per la Variante urbanistica al Piano Regolatore, sono passati cinque mesi da quando il Documento Preliminare Programmatico è stato approvato dal Consiglio Comunale, dopo che il vecchio Dirigente all'Urbanistica ,architetto Gagliardi, lo aveva consegnato già dal maggio del 2020. Dopo l'approvazione del Documento Preliminare sono state presentate le osservazioni dei vari portatori di interessi. Sindaco ha avuto modo di leggerle ? Ha preso visione degli interessi in campo? Che soluzione pensa di dare per l'area D5,l'area dell'ex San Giorgio Village ? Ritorna a terreno agricolo, in tutto, in parte o per niente? Le ricordiamo che la parte politica nella quale Lei si riconosce ha fatto della battaglia contro il consumo del suolo e la cementificazione una sua bandiera identitaria .Ha un'idea piuttosto ,di come affrontare il contenzioso che inevitabilmente scaturirà da quella situazione? Per l'impianto produttivo nei pressi dell'Ofanto, quello che produce asfalto e breccia, posto in un'area in cui sono presenti numerosi vincoli, un'area sulla quale è in corso da oltre trent'anni un contenzioso tra la ditta e il Comune di Canosa, ha pensato il Sindaco ad una soluzione che preveda la delocalizzazione di quell'impianto ?

Ha pensato ad una soluzione sui numerosi ambiti perequativi per i servizi destinati alla produzione e alla residenza che sono interessati da numerosi vincoli idrogeomorfologici e archeologici? Ha un quadro definito sulla loro delocalizzazione? Per gli ambiti perequativi di tutela ambientale e paesaggistica sottoposti a vincolo archeologico ha pensato dove allocare i volumi edificabili dei comparti cedenti, e ha individuato i comparti riceventi di queste volumetrie ? Sono tutti nodi intricati che richiedono un impegno costante per la cui soluzione occorrerebbe lavorare tutti i giorni. Sono processi lunghi e complessi per i quali occorrerebbe mettere in campo, tempo, passione e conoscenza delle situazioni . Per tutto questo, noi nutriamo forti dubbi che il futuro di questa città sia davvero cominciato. Quanto ai locali dell'ex Filantropica destinati all'Urban Center, ce ne occuperemo la prossima volta.
Mario Riccardo Limitone - Presidente ITALIA NOSTRA ONLUS - Sezione di Canosa

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