
L’Intelligenza Artificiale non è il nemico, ma servono regole per salvaguardare la creatività umana
L'intervento di Salvatore Nastasi, presidente della SIAE, dal palco di DigithON 2025
sabato 13 settembre 2025
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iReport
"Da quando sono Presidente vado in giro per l'Italia a raccontare non tanto cos'è la SIAE, ma come ogni lustro porta con sé cambiamenti, anche quelli che peggiorano la qualità del lavoro di chi vive di proprietà intellettuale", così Salvatore Nastasi, presidente della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, dal palco di DigithON 2025, la maratona digitale ideata da Francesco Boccia, in corso a Bisceglie. "La SIAE esiste da 143 anni e rappresenta 115mila autori ed editori italiani. È la sesta collecting del mondo, una potenza nella tutela del diritto d'autore. Abbiamo superato tutte le battaglie, ogni innovazione - a partire dal grammofono - è stata una sfida che la SIAE e i propri autori hanno vinto. Nel 2022 è cambiato tutto con l'avvento di ChatGPT. 22 miliardi di euro è la perdita del valore del diritto d'autore nei prossimi 5 anni sul mercato globale con l'avvento dell'intelligenza artificiale. Una perdita colossale. Non siamo contro l'AI, anche noi la usiamo, ad esempio con il nostro assistente virtuale, ma gli effetti negativi sono sempre più evidenti con professioni di fatto sparite. Tra un po' spariranno anche gli autori di testi, di libri, ai giornalisti. È un fenomeno dilagante." Ha proseguito Nastasi: "e l'unico strumento che abbiamo per arginarlo è usare la nostra forza politica per convincere il Parlamento italiano e la Commissione europea ad occuparsi di questo tema. Chiediamo chiaramente 3 cose: vogliamo che la creatività umana non venga cancellata, che ci sia trasparenza e l'equa remunerazione del diritto d'autore, per tutelare non solo tutti i nostri associati ma anche tutti coloro che lavorano con la proprietà intellettuale. Gli artisti già usano l'intelligenza artificiale, però dietro c'è l'artista, c'è la creatività umana. L'artista usa l'algoritmo e chiede all'intelligenza artificiale di sostenerlo, ma con una sua idea. Il problema è quando si lascia libera l'intelligenza artificiale di creare da sola. Se si stacca questo legame allora è finita. Questo può garantirlo lo Stato, - ha concluso Nastasi - ma i creatori dell'intelligenza artificiale, degli algoritmi devono sottostare a delle regole, noi vogliamo che gli Stati mettano queste regole."