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Canosa: Poca chiarezza sul Presidio Post Acuzie
Le precisazioni di Sabino Astolfi
domenica 4 maggio 2025
15.44
iReport
Caro Onorevole , terminato il periodo delle festività Pasquali, alla luce delle tue dichiarazioni, rilasciate durante la diretta sui social del 14 aprile scorso , è quanto meno doveroso da parte mia un chiarimento, partendo dal vero "RAMMARICO" che restituisce la tua interpretazione della mia lettera aperta, come un "ATTACCO" politico o peggio "STRUMENTALE". Interpretazione "INCREDIBILE", che offende la tua intelligenza e che rischia di dividerci, anziché unirci come io auspico, visto che, al contrario, tutti coloro che hanno condiviso e commentato la mia sollecitazione, addirittura facendola propria, l'hanno interpretata, stante le numerose ed "INEVASE" precedenti mie istanze indirizzate ai vari organi istituzionali, come "OPPORTUNA RICHIESTA D'INTERVENTO" rivolta a te, nostro massimo esponente politico. "Richiesta di intervento" condivisa anche dal consigliere di maggioranza, Avv. Sabino De Muro Fiocco, che ringrazio per la "SENSIBILITA'" avuta nel portare l'argomento in discussione in Consiglio Comunale, unica sede naturale di indirizzo, programmazione e controllo amministrativo. Per le sollecitazioni a rispondermi comunque e subito, che tu hai ammesso di aver ricevuto, senza consentirti un preventivo, doveroso approfondimento della lettera, non hai colto la "FINEZZA" della considerazione riservatati, "QUALE SUPER PARTES", rispetto ai predetti organi istituzionali, in virtù del tuo attuale ruolo europeo.
Oltretutto, nonostante le attente e ponderate raccomandazioni del comune amico e stimato professionista Avv. Enzo Princigalli , che ti invitava a "prendere sul serio la mia lettera perché non si trattava della solita contrapposizione politica, non meritevole di replica "piccata" di basso livello ma, una risposta adeguata." non sei stato capace di superare la tentazione di abbandonarti ad uno "sterile comizio", mistificando la realtà nel rammentare l'iter della chiusura del nostro ex glorioso ospedale, al quale io devo molto, per la mia formazione clinica e manageriale. Atteggiamento, consentimi di rammentartelo, non più "CONSONO" alla carica che ricopri! Le mie note, tra l'altro, avevano lo scopo di "AGGIORNARE" il nostro giovane Sindaco, sulla sua funzione che, per legge, non è "SOTTO ORDINATA" a quella del Direttore Generale dell'ASL ma "PARITARIA", al punto da consentirgli di pretendere di conoscere in anticipo e di partecipare alle decisioni riguardanti il proprio territorio. Con la mia ultima lettera inoltre, ho solo chiesto "ATTENZIONI" su problematiche sia " D'IMMAGINE" della nostra struttura PPA, che inerenti la salute pubblica, segnalatemi dagli addetti ai lavori e dai concittadini che confidano nella mia competenza e autorevolezza, nonostante la mia avanzata età e attuale disabilità.
Problematiche che, stante a quanto da te dichiarato sui social, riconosciuta la loro validità e il CONSEGUENTE TUO INTERESSAMENTO, avrebbero ricevuto la seguente positiva soluzione: a)riallocazione a breve, dell'insegna PPA, vero "BIGLIETTO DA VISITA" della relativa struttura; b) identificazione della provenienza dei due "container" (per noi vuoti !) che, per DECORO DEL PPA, sarebbe stato opportuno (e lo è ancora) depositarli nella zona retrostante l'area ex ospedaliera o nella zona posteriore dell'ex clinica LUZZADRO; c) utilizzo dei 2 due piani dello stabile dell'ex Ospedale ristrutturati, come CENTRO RISVEGLI, previo rifacimento, a breve, dell'apposita gara (sembra errata!) per l'acquisto delle attrezzature necessarie, la cui gestione verrebbe affidata all'esterno. Gestione "PRIVATA", sulla quale nutro qualche perplessità, considerate le incendi risorse umane ed economiche necessarie per il suo funzionamento, difficilmente appetibile dal privato che, solitamente sceglie solo attività molto remunerative, d) assicurazione che nessun "FORNO CREMATOIO" sarà costruito sul territorio di Canosa e che il Sindaco, entro il prossimo mese di maggio, comunicherà la data della ripresa dei lavori per la costruzione del nuovo Cimitero; e) assicurato acquisto, con finanziamenti FESR, della nuova TAC 128 strati, anche per il PPA di Canosa, dopo verifica della inesistenza di qualche altra "identica" sottoutilizzata, presso altri stabilimento dell'Azienda. Fugata la volontà di installare una TAC revisionata (proveniente da altra struttura!!), per il doveroso rispetto che meritiamo, si prende atto del tuo apprezzabile "impegno personale" per l'utilizzo di detti fondi, onde concretizzare, quanto prima, il predetto acquisto, di cui la comunità ti sarà grata!
Consentimi per ultimo, di confutare le "ERRATE" informazioni forniteti da qualche "TUTTOLOGO", circa la inservibilità, per Canosa, dell'ospedale di comunità, perché già sede della Lungodegenza, in quanto i due servizi, oltre ad essere "legislativamente e funzionalmente molto differenti", non sono interscambiabili. Le ASL erogano l'assistenza sanitaria attraverso due reti:1) la RETE OSPEDALIERA e 2) la RETE TERRITORIALE, governata dai Distretti socio sanitari (medici di famiglia, specialisti ambulatoriali, guardia medica,assistenza domiciliare e ultimamente Ospedali e Case di Comunità). La Lungodegenza post acuzie, appartiene alla rete "dell'assistenza ospedaliera": infatti prevede l'assistenza in regime di ricovero ospedaliero, ai pazienti non autosufficienti, bisognevoli di sorveglianza e assistenza medica continuativa nelle 24 ore, non essendo in condizioni di poter rientrare in ambito domiciliare. Durata del ricovero anche di due mesi.
Alla rete di "assistenza territoriale" appartengono l'Ospedale di Comunità (uno per ogni 50.000/100.000 abitanti) diretto da infermieri, che svolge una funzione rivolta a pazienti con patologie minori, che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità, potenzialmente erogabile a domicilio ma, che necessitano di sorveglianza infermieristica continua: durata del ricovero breve 15/20 giorni, e le Case di Comunità (uno ogni 40.000/50.000 abitanti) strutture pubbliche, socio‐sanitarie, che hanno al loro interno medici di famiglia, pediatri, ostetrici, uno psicologo, infermieri, che offrono assistenza per patologie croniche, non gravi. Strutture attrezzate di punto di prelievo, macchinari diagnostici per esami vari, ove recandosi, poter ottenere una prestazione completa. Vista la eccessiva previsione di dette strutture, rispetto al disposto legislativo e al numero di abitanti nella Provincia BAT, rimane tuttora "IGNOTA" la motivazione dell'esclusione, di Canosa, dall'elenco dei Comuni ove sorgeranno detti Ospedali di Comunità, pur essendo sede di Distretto, indipendentemente dalla prevista, Casa della Comunità, come altrove.
Caro Onorevole , anche rischiando di essere tacciato di "CAMPANILISMO", ritengo doveroso rammentarti che, al contrario delle nostre città viciniori, ben rappresentate e protette politicamente , Canosa da molti anni è orfana di un politico di maggioranza, che conti nelle sedi decisionali. Tanto premesso , auspico per il futuro, che i nostri concittadini, in carenza di una politica simile a quella di altri tempi, non disponendo di altro, continuino a marcarti insistendo su un tuo reale interessamento, per la soluzione delle loro problematiche sanitarie e non. Tanto ti dovevo . Cordialità.
Sabino Astolfi
Oltretutto, nonostante le attente e ponderate raccomandazioni del comune amico e stimato professionista Avv. Enzo Princigalli , che ti invitava a "prendere sul serio la mia lettera perché non si trattava della solita contrapposizione politica, non meritevole di replica "piccata" di basso livello ma, una risposta adeguata." non sei stato capace di superare la tentazione di abbandonarti ad uno "sterile comizio", mistificando la realtà nel rammentare l'iter della chiusura del nostro ex glorioso ospedale, al quale io devo molto, per la mia formazione clinica e manageriale. Atteggiamento, consentimi di rammentartelo, non più "CONSONO" alla carica che ricopri! Le mie note, tra l'altro, avevano lo scopo di "AGGIORNARE" il nostro giovane Sindaco, sulla sua funzione che, per legge, non è "SOTTO ORDINATA" a quella del Direttore Generale dell'ASL ma "PARITARIA", al punto da consentirgli di pretendere di conoscere in anticipo e di partecipare alle decisioni riguardanti il proprio territorio. Con la mia ultima lettera inoltre, ho solo chiesto "ATTENZIONI" su problematiche sia " D'IMMAGINE" della nostra struttura PPA, che inerenti la salute pubblica, segnalatemi dagli addetti ai lavori e dai concittadini che confidano nella mia competenza e autorevolezza, nonostante la mia avanzata età e attuale disabilità.
Problematiche che, stante a quanto da te dichiarato sui social, riconosciuta la loro validità e il CONSEGUENTE TUO INTERESSAMENTO, avrebbero ricevuto la seguente positiva soluzione: a)riallocazione a breve, dell'insegna PPA, vero "BIGLIETTO DA VISITA" della relativa struttura; b) identificazione della provenienza dei due "container" (per noi vuoti !) che, per DECORO DEL PPA, sarebbe stato opportuno (e lo è ancora) depositarli nella zona retrostante l'area ex ospedaliera o nella zona posteriore dell'ex clinica LUZZADRO; c) utilizzo dei 2 due piani dello stabile dell'ex Ospedale ristrutturati, come CENTRO RISVEGLI, previo rifacimento, a breve, dell'apposita gara (sembra errata!) per l'acquisto delle attrezzature necessarie, la cui gestione verrebbe affidata all'esterno. Gestione "PRIVATA", sulla quale nutro qualche perplessità, considerate le incendi risorse umane ed economiche necessarie per il suo funzionamento, difficilmente appetibile dal privato che, solitamente sceglie solo attività molto remunerative, d) assicurazione che nessun "FORNO CREMATOIO" sarà costruito sul territorio di Canosa e che il Sindaco, entro il prossimo mese di maggio, comunicherà la data della ripresa dei lavori per la costruzione del nuovo Cimitero; e) assicurato acquisto, con finanziamenti FESR, della nuova TAC 128 strati, anche per il PPA di Canosa, dopo verifica della inesistenza di qualche altra "identica" sottoutilizzata, presso altri stabilimento dell'Azienda. Fugata la volontà di installare una TAC revisionata (proveniente da altra struttura!!), per il doveroso rispetto che meritiamo, si prende atto del tuo apprezzabile "impegno personale" per l'utilizzo di detti fondi, onde concretizzare, quanto prima, il predetto acquisto, di cui la comunità ti sarà grata!
Consentimi per ultimo, di confutare le "ERRATE" informazioni forniteti da qualche "TUTTOLOGO", circa la inservibilità, per Canosa, dell'ospedale di comunità, perché già sede della Lungodegenza, in quanto i due servizi, oltre ad essere "legislativamente e funzionalmente molto differenti", non sono interscambiabili. Le ASL erogano l'assistenza sanitaria attraverso due reti:1) la RETE OSPEDALIERA e 2) la RETE TERRITORIALE, governata dai Distretti socio sanitari (medici di famiglia, specialisti ambulatoriali, guardia medica,assistenza domiciliare e ultimamente Ospedali e Case di Comunità). La Lungodegenza post acuzie, appartiene alla rete "dell'assistenza ospedaliera": infatti prevede l'assistenza in regime di ricovero ospedaliero, ai pazienti non autosufficienti, bisognevoli di sorveglianza e assistenza medica continuativa nelle 24 ore, non essendo in condizioni di poter rientrare in ambito domiciliare. Durata del ricovero anche di due mesi.
Alla rete di "assistenza territoriale" appartengono l'Ospedale di Comunità (uno per ogni 50.000/100.000 abitanti) diretto da infermieri, che svolge una funzione rivolta a pazienti con patologie minori, che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità, potenzialmente erogabile a domicilio ma, che necessitano di sorveglianza infermieristica continua: durata del ricovero breve 15/20 giorni, e le Case di Comunità (uno ogni 40.000/50.000 abitanti) strutture pubbliche, socio‐sanitarie, che hanno al loro interno medici di famiglia, pediatri, ostetrici, uno psicologo, infermieri, che offrono assistenza per patologie croniche, non gravi. Strutture attrezzate di punto di prelievo, macchinari diagnostici per esami vari, ove recandosi, poter ottenere una prestazione completa. Vista la eccessiva previsione di dette strutture, rispetto al disposto legislativo e al numero di abitanti nella Provincia BAT, rimane tuttora "IGNOTA" la motivazione dell'esclusione, di Canosa, dall'elenco dei Comuni ove sorgeranno detti Ospedali di Comunità, pur essendo sede di Distretto, indipendentemente dalla prevista, Casa della Comunità, come altrove.
Caro Onorevole , anche rischiando di essere tacciato di "CAMPANILISMO", ritengo doveroso rammentarti che, al contrario delle nostre città viciniori, ben rappresentate e protette politicamente , Canosa da molti anni è orfana di un politico di maggioranza, che conti nelle sedi decisionali. Tanto premesso , auspico per il futuro, che i nostri concittadini, in carenza di una politica simile a quella di altri tempi, non disponendo di altro, continuino a marcarti insistendo su un tuo reale interessamento, per la soluzione delle loro problematiche sanitarie e non. Tanto ti dovevo . Cordialità.
Sabino Astolfi