Il docufilm ‘I giorni e le opere’

Al Torino Film Festival

giovedì 21 novembre 2019 23.01
"Sono davvero felice (e soddisfatto) che il docufilm 'I giorni e le opere' del regista gioiese Francesco Dongiovanni, sia stato selezionato per la 37^ Edizione del Torino Film Festival, che si avvia il 22 novembre, per concludersi il 30. Il lungometraggio è prodotto dalla cooperativa Murex di Gioia del Colle e rientra nel progetto "Monumenti Umani" che ha visto, oltre alla produzione del film-documentario di Dongiovanni, anche la realizzazione di percorsi tracciati da Filippo Tito di Ciclomurgia/4 cycling and trek, di un percorso fotografico a cura di Michela Frontino, di due narrazioni poetiche a cura di Marco Cardetta. Il progetto "Monumenti Umani" è stato finanziato dalla Regione Puglia nell'ambito della misura "La Puglia per Matera 2019", elaborata dalla Sezione regionale "Economia della cultura", diretta da Mauro Bruno, in attuazione di una disposizione inserita, su mia proposta, nella legge di bilancio regionale per il 2017 (art. 20, l.r. 30 dicembre 2016, n. 40). L'iniziativa legislativa e l'avviso pubblico che ne è scaturito, ricordo, erano finalizzati a finanziare azioni innovative da parte operatori nei settori della cultura, del turismo, e dello spettacolo, orientate a definire in vista dell'appuntamento di Matera 2019 – Capitale europea della cultura, il posizionamento strategico in termini identitari, di immagine e di attrattività dei territori pugliesi limitrofi a quello della città lucana. L'intento era quindi quello di animare, promuovere e valorizzare l'area della Murgia barese e tarantina situata al confine con la Basilicata e a ridosso di Matera, che comprende i territori dei comuni di Gravina, Altamura, Santeramo, Gioia del Colle, Castellaneta, Laterza e Ginosa.

Il film scritto e diretto da Francesco Dongiovanni sarà uno dei 149 lungometraggi (selezionati tra circa 4000 opere cinematografiche visionate) che saranno presentati al Torino Film Festival, e concorrerà nella sezione "Documentari Italiani". Racconta la vita quotidiana e il lavoro di un pastore e contadino, Peppino Maiullari, che vive e opera nei pressi della Masseria Jesce nel territorio di Altamura (situata lungo la strada per Laterza, antica stazione di posta romana lungo la via Appia, poi gràngia benedettina con annessa chiesa rupestre dedicata a San Michele Arcangelo, infine masseria fortificata) e conduce un'esistenza scandita dalle mansioni legate al lavoro nei campi con "il passo del cielo e del vento", come recitano le note di accompagnamento del regista. L'opera – forte solo della sequenza delle immagini (completamente spogliate di parole, dialoghi, commenti) e dei suoni ripresi dall'ambiente (restituiti senza effetti o ridondanze musicali) – è capace, a mio parere, di dare valore, restituendoli allo spettatore in forma essenziale e prima, ai tratti salienti della storia e del paesaggio della Murgia. Un territorio aspro, difficile, luogo per millenni di duro lavoro, di un'opera quotidiana dell'uomo, che ha inciso e lavorato la pietra, che ha trasformato i luoghi popolandoli di riferimenti fisici/identitari (muretti a secco, tratturi, sentieri, masserie e jazzi, tutti in pietra o incisi nella pietra), finendo così per definire e costruire un'architettura del paesaggio che rende unico questo territorio.

Da assistente alla regia, ha sostenuto e accompagnato la realizzazione dell'opera Donato Laborante, artista e cantastorie altamurano che negli ultimi anni, con l'Associazione Ferula Ferita, ha animato con numerose iniziative culturali e sociali la Masseria Jesce, un luogo denso di storia e arte, presso cui sono state girate alcune scene di questo documentario (come di altre produzioni cinematografiche, ad esempio, "Pinocchio" di Matteo Garrone). La prima proiezione del film "I giorni e le opere" al TFF, alla presenza dell'Autore, è fissata per sabato 23 novembre, alle ore 17,00 presso il Cinema Massimo di Torino.Auguro perciò a quest'opera, al regista, a quanti ci hanno lavorato, alla cooperativa produttrice, all'agenzia di distribuzione ("The Open Reel"), di conseguire i meritati riscontri in termini di apprezzamento da parte della giuria del festival e del pubblico che lo vedrà a Torino e, spero presto, anche in Puglia.