Innovazione e tecnologia
L’Italia avrà 9.000 punti di ricarica per auto elettriche.
Entro fine anno 107 stazioni di ricarica sulle autostrade
sabato 7 novembre 2020
Cosa sta facendo il governo italiano per favorire l'installazione delle colonnine dove ricaricare i veicoli elettrici sulle autostrade? L'ha chiesto la deputata Paola Deiana (M5S) in un'interrogazione a risposta immediata in commissione Trasporti alla Camera, con riferimento all'applicazione della direttiva Ue 2014/94 sullo sviluppo delle infrastrutture dedicate ai combustibili alternativi (la direttiva Dafi: Deployment of alternative fuels infrastructure).
Difatti, si legge nell'interrogazione, il decreto legislativo n. 257 del 2016 per l'attuazione della direttiva, dispone che i concessionari autostradali (neretti nostri) "entro il 31 dicembre 2018, presentino al concedente un piano di diffusione dei servizi di ricarica elettrica garantendo un numero adeguato di punti di ricarica e di rifornimento lungo la rete autostradale. E lo stesso decreto prevede che entro il 31 dicembre 2020 "sia realizzato un numero adeguato di punti di ricarica accessibili al pubblico in ambito autostradale". Nella risposta, il sottosegretario al ministero dei Trasporti, Roberto Traversi, spiega che la realizzazione delle infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici è ammessa al cofinanziamento a valere sulle risorse stanziate dal programma europeo Connecting Europe Facility (Cef).
A oggi, precisa il sottosegretario, "l'elenco dei progetti cofinanziati con il Cef annovera 6 iniziative, promosse da soggetti privati, che prevedono, complessivamente, l'istallazione di oltre 2.000 stazioni di ricarica sul territorio nazionale, delle quali oltre 650 già installate, localizzate principalmente sulla rete centrale trans europea che ricomprende gran parte della rete autostradale nazionale". Altre quattro iniziative, che prevedono la realizzazione di ulteriori 7.000 stazioni di ricarica elettrica, hanno superato positivamente la valutazione europea.
Per quanto riguarda la rete autostradale, precisa infine Traversi, "sulla base dei dati aggiornati acquisiti presso le società concessionarie, alla data del 31 dicembre 2020, le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici saranno 107.
3C POWER SRL
(Fonte QuiEnergia.it)
Difatti, si legge nell'interrogazione, il decreto legislativo n. 257 del 2016 per l'attuazione della direttiva, dispone che i concessionari autostradali (neretti nostri) "entro il 31 dicembre 2018, presentino al concedente un piano di diffusione dei servizi di ricarica elettrica garantendo un numero adeguato di punti di ricarica e di rifornimento lungo la rete autostradale. E lo stesso decreto prevede che entro il 31 dicembre 2020 "sia realizzato un numero adeguato di punti di ricarica accessibili al pubblico in ambito autostradale". Nella risposta, il sottosegretario al ministero dei Trasporti, Roberto Traversi, spiega che la realizzazione delle infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici è ammessa al cofinanziamento a valere sulle risorse stanziate dal programma europeo Connecting Europe Facility (Cef).
A oggi, precisa il sottosegretario, "l'elenco dei progetti cofinanziati con il Cef annovera 6 iniziative, promosse da soggetti privati, che prevedono, complessivamente, l'istallazione di oltre 2.000 stazioni di ricarica sul territorio nazionale, delle quali oltre 650 già installate, localizzate principalmente sulla rete centrale trans europea che ricomprende gran parte della rete autostradale nazionale". Altre quattro iniziative, che prevedono la realizzazione di ulteriori 7.000 stazioni di ricarica elettrica, hanno superato positivamente la valutazione europea.
Per quanto riguarda la rete autostradale, precisa infine Traversi, "sulla base dei dati aggiornati acquisiti presso le società concessionarie, alla data del 31 dicembre 2020, le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici saranno 107.
3C POWER SRL
(Fonte QuiEnergia.it)