Sergio Fontana Farmacista
Sergio Fontana Farmacista
Storia e dintorni

Lo speziale con La Gazzetta del Mezzogiorno

Al mattino col bastone verso l’edicola

C'era una volta lo speziale, quando mio nonno si recava alla "speciarόje", la "spezieria" denominata in dialetto canosino. Lo speziale preparava le spezie come medicine, conosceva le piante, la galenica (da Galeno, medico dell'Antica Grecia), i principi attivi dei medicamenti. Nella spezieria i nomi delle piante erano in latino: pochi sapevano leggere e non conoscevano il latino, ma lo speziale si occupava anche di spezie, di cibi, di benessere della salute.

Lo speziale nell'Archivio Storico Comunale
Studiando e ricercando nell'Archivio Storico Comunale di Canosa abbiamo ritrovato molte tracce delle farmacie dell'inizio del '900, dove il farmacista era anche uno speziale, figura di riferimento per la salute di tutti. Il "prospetto individuante la sede delle farmacie attualmente esercenti", firmato dal Commissario Prefettizio Magnifico Giovanni nel 1921 riporta i nomi dei proprietari e l'ubicazione con il seguente elenco delle farmacie : A "Gaetano De Nichilo, già De Muro Vincenzo" in Piazza XX Settembre (sarà poi Falcone e Malcangio come mi ha riferito il compianto dott. Pasquale Malcangio); B "Farmacia dell'Ospedale" in Piazza Umberto I, condotta dalla Congregazione di Carità; C "Farmacia Matarrese Michele" sul Corso San Sabino; D "Farmacia Fontana Tommaso" sul Corso San Sabino, 72; E "Farmacia Motti Michele" ( che sarà poi Garribba, oggi De Pergola) in via M. R. Imbriani.Dagli episodi di vita cittadina ritroviamo una nota del 7 novembre 1931, quando "il farmacista dell'Ospedale questa mane…" consegna l'olio di fegato di merluzzo, ma è testimone nel contempo di una verbale e forte mancanza di rispetto al Podestà da parte di un cliente!

La farmacopea
Nella cartella dell'Archivio ritroviamo l'elenco del Ministro della Tabella delle sostanze medicamentose nella Farmacopea, tra cui olio di fegato di merluzzo, olio di ricino, olio di mandorle dolci, Cremore di Tartaro, Sale Inglese.

Pronto soccorso in farmacia
La farmacia fino alla metà del '900 era anche un pronto soccorso elementare come ricordo di mio nonno Pasquale Di Nunno che intorno al 1955 accompagnò mio fratello Pasquale, che si era procurato una ferita alla testa giocando con me per strada: ci accompagnò da "don Série Fundène", che medicò la ferita facendo tagliare i capelli dal barbiere Zagaria di fronte alla farmacia.Da Lui mi recavo da bambino a procurarmi l'acqua di finocchio, mentre mia nonna Rosinella bambina si recava dal suo antenato, Tommaso Fontana e Sergio Fontana per procurarsi il chinino di stato.

Lo speziale col bastone e la Gazzetta
Quel farmacista Sergio Fontana che medicò la ferita alla testa di mio fratello, l'ho conosciuto, l'ho ascoltato da studente, l'ho incontrato da Insegnante negli studi del territorio negli anni '70 fotografandolo senza preavviso in piazza Vittorio Veneto: vegliardo al mattino di consuetudine si recava a Messa, poi col bastone dal giornalaio in piazzetta a prendere la Gazzetta e poi al lavoro in Farmacia.Quella Gazzetta veniva sfogliata e letta in farmacia, diventando anche oggetto di commenti che coinvolgevano il pubblico in una coscienza sociale critica, in un luogo di discussione come avveniva in farmacia, nella sala da barba, e nei Bar dove ancora oggi La Gazzetta del Mezzogiorno è la pagina quotidiana di informazione e di cultura.

La Gazzetta tramandata in piazzetta
Quella Gazzetta l'ho vista tramandata in questi giorni nelle mani del nipote, Dott. Sergio Fontana, Amministratore della Farmalabor, nella continuità della sua funzione sociale essenziale, unica ed insostituibile. Al nipote abbiamo affidato negli anni scorsi la foto del nonno Sergio Fontana, il farmacista col bastone e la Gazzetta. Oggi, consegniamo la foto alla Redazione del Nord Barese de "La Gazzetta del Mezzogiorno", come documento storico dei nostri padri, come emblema di lettura della vita quotidiana, auspicando che possa continuare ad operare ed essere sfogliata nelle nostre mani.

L'Archivio storico de "La Gazzetta del Mezzogiorno"
Questa foto di circa mezzo secolo può essere inserita anche nell'Archivio di Stato, ma noi la affidiamo all'Archivio Storico de "La Gazzetta del Mezzogiorno", pregevole bene culturale, che abbiamo ritrovato grazie ai suoi competenti e diligenti Giornalisti, come Paolo Pinnelli e tanti altri, ritrovando fonti storiche per la Scuola e la Cultura, come gli articoli della visita di Aldo Moro a Canosa con il busto e la stele di Scipione nella Villa Comunale; come la posa della prima pietra delle Scuole Nuove di Giuseppe Mazzini; come le radici della Scuola ottocentesca Giovanni Bovio; come la solenne traslazione del reliquiario argenteo da Napoli nella Cattedrale di Andria e nella Cattedrale di Canosa il 9 febbraio 1929 con la foto storica di Saverio Violante e in altre ricerche dove la Gazzetta è un patrimonio storico, che deve continuare ad essere studiato e sfogliato e riscoperto nelle Redazioni di oggi de " La Gazzetta del Mezzogiorno".

La Gazzetta del domani in mostra
Che restino questi giornalisti eredi e custodi dell'Archivio Storico, che meritano con il concorso del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale una mostra al Centro Servizi Culturali "Libraia Teresa Pastore" una mostra per le Scuole e la storia di paese.Ti saluto speziale col bastone e la Gazzetta, ogni giorno l'edicola ti aspetta!
maestro Peppino Di Nunno
Canosa di Puglia EdicolaSpezieriaDon Sergio Fontana Farmacista#iostoconlagazzetta
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