Bari Ospedale Giovanni XXIII
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Sanità: La vergogna di Natale del “Giovanni XXIII”

L'intervento del consigliere Stea

"Vergogna, vergogna, vergogna". Il consigliere regionale del gruppo di Area popolare, Gianni Stea, ripete le parole della denuncia del papà di una bimba di 4 anni. "Leggere questa storia postata sul mio profilo facebook, con tanto di fotografie a corredo – dichiara Stea - lascia senza parole, perché questa non è sanità, non è malasanità, ma è l'esatto contrario di quella che dovrebbe essere l'assistenza in un paese minimamente civili, Accade - racconta Stea - al più grande ospedale pediatrico della Puglia, il "Giovanni XXIII" di Bari la notte di Natale. L'epidemia di influenza che sta colpendo soprattutto i bambini avrebbe dovuto consigliare un minimo di accortezza nell'organizzazione sanitaria durante le feste, e invece ci troviamo ancora una volta di fronte al menefreghismo assoluto le cui conseguenze sono scaricate, tanto per cambiare, su medici e infermieri costretti ai turni di pronto soccorso. La notte di Natale, al Giovanni XXIII, a fronte di decine di piccoli pazienti presenti, quasi tutti con febbre molto alta e resistente alle comuni terapie, al pronto soccorso del pediatrico c'era un solo medico di turno, un solo termometro (vergogna) disponibile per l'infermiera dell'accettazione e il medico che poi faceva le visite, i bagni in condizioni igieniche spaventose. La bimba in questione è stata accompagnata dai genitori al pronto soccorso alle 22.57, visitata dopo 6 ore e ricoverata alle 5.45 del mattino. Nei prossimi giorni formalizzerò l'invito al presidente della Regione, con delega alla Sanità, Michele Emiliano, per un sopralluogo congiunto. Ma nel frattempo il direttore generale dell'azienda ospedaliera, Dattoli, deve dare risposte immediate non a me, ma ai pugliesi, perché in tali situazioni si rischia ormai quotidianamente il dramma".
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