La Salvia sindaco
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Amministrazioni ed Enti

“Opere di urbanizzazione secondaria a beneficio delle comunità parrocchiali”

Sindaco Ernesto La Salvia: “C'era Cesare e c'è Dio”. Nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale, tenutosi il 9 agosto, accesa è stata la discussione

Nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale, tenutosi il 9 agosto, accesa è stata la discussione in merito al punto iscritto all'ordine del giorno, ovvero le "contribuzioni a beneficio delle comunità parrocchiali per le opere di urbanizzazione secondaria". Chiaro è deciso è stato l'intervento del sindaco, Ernesto La Salvia, che scrive agli organi di stampa spiegando le motivazioni del suo intervento.

"Abbiamo più volte sostenuto, anche pubblicamente – scrive il primo cittadino – che gli scorsi amministratori avessero sperperato denaro pubblico, e lo sosteniamo ancora. Ogni giorno abbiamo riprova di questo e, nonostante le pubbliche difficoltà dell'Ente Comunale, dall'opposizione si levano esclusivamente voci "stonate" rispetto alla corrente economia: "Dovremmo pagare di più i Revisori dei Conti, dare di più alla Fondazione Archeologica, fare mutui (leggi: "debiti") per scuole necessarie da quasi 10 anni e che non hanno avuto risposta, non far pagare le tasse ai cittadini né aggiornare gli oneri di urbanizzazione …". Ma strumentalizzare situazioni che riguardano la buona fede di persone impegnate ogni giorno a difendere la legalità e la civiltà di questo popolo è veramente il colmo".

E così il Sindaco La Salvia chiarisce la vicenda: "Il fatto: il 3 aprile 2012, in piena campagna elettorale, facendo seguito ad una richiesta di un Sacerdote, il sindaco uscente si è impegnato a cofinanziare il rifacimento di una parte della Chiesa posta in zona 167, Gesù Liberatore, con una donazione di 25.000 €. L'attuale Amministrazione Comunale è venuta a conoscenza di questo impegno formale per puro caso: si discuteva del nuovo contratto di locazione degli spazi della Parrocchia adibiti a scuola e in quella circostanza veniva chiesto al Sindaco e all'Assessore Facciolongo, accompagnati dal Dirigente dell'Ufficio Tecnico, a che punto fosse il reperimento del denaro!".

"Sfogliando le pagine del bilancio previsionale, approvato lo scorso ottobre
, - prosegue il Sindaco – ci si rende conto dell'inesistenza di un capitolo di bilancio dedicato a questa tipologia di spesa. Oltretutto, in sede di approvazione dello stesso, l'opposizione non ha presentato emendamenti chiedendo di inserire questo capitolo di spesa nel bilancio medesimo! Perché, e lo sappiamo bene, non si tratta di cofinanziare una spesa della Regione o dello Stato, seppure legittimamente finalizzata alle urbanizzazioni secondarie delle parrocchie o agli impianti sportivi a queste affidati ma di una donazione che non abbiamo compreso se fosse "ordinaria" o straordinaria. E dopo la "festa della scoperta", in Consiglio Comunale è apparsa la richiesta di un ordine del giorno che chiede di assumere un impegno a proseguire nella stessa direzione. Con tanto di telecamere al seguito! Premesso che chi ci conosce personalmente sa quanto siamo vicino a tutti coloro che fanno la Chiesa e quanto condividiamo le loro preoccupazioni. Conoscendo i loro affanni ci chiediamo quindi: strumentalizzare un aspetto così delicato è da politici o da attori di un teatrino di terz'ordine alla continua ricerca di un consenso che la democrazia e il popolo canosino hanno dato ad altri? E siccome non c'è limite alla vergogna meglio far fare la figura a chicchessia di "comunisti mangiapreti" piuttosto che apparire venditori della fontana di Trevi a qualche persona perbene ammaliata da tanta prodigalità".

"Fa di me strumento di pace" diceva S. Francesco (il nome dello stesso Papa che chiede semplicità e combatte lo IOR)
– conclude il sindaco –. Qualcuno ha reinterpretato la famosa massima francescana, parafrasandola in "fa della Chiesa strumento di propaganda" visto che abbiamo perso le elezioni. Ma siamo certi che la gente ha l'intelligenza per capire e per dissociarsi da questo scempio. Per fare chiarezza: uno stato Laico, pur amministrato da cattolici (quale sono!) non crea discriminazione e si muove con regolamenti e normative. Uno stato non regala denaro (regalo: è il termine da usare quando il gesto rappresenta il risultato della massima discrezionalità) chiesto ai cittadini anche attraverso l'aumento delle tasse. E siccome la nostra frequentazione dei vecchi catechismi ci ha insegnato che "non deve sapere la destra quello che fa la sinistra" e che le difficoltà vanno offerte al Signore fingendo assoluto benessere ("ungetevi il capo perché non si sappia che digiunate") siamo disposti a farci promotori di una raccolta di denaro da parte di chi si sente "Chiesa viva di Cristo", non già finanziatore di consensi personali. Altro sarebbe una discussione se il denaro vi fosse: un regolamento ad hoc predisporrebbe un finanziamento per opere omogenee per tipologia e richiedente, proporzionato alla rappresentatività dello stesso: già la legge nazionale ha in passato previsto la contribuzione per opere di urbanizzazione secondaria degli istituti di culto pari al 7% di quanto derivante dagli oneri di urbanizzazione. E se solo fossero stati adeguati per tempo, oggi corrisponderebbero a circa 1.700 € soltanto".

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