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Cronaca

Omicidio in Piazza della Repubblica, arrestato aggressore

La lite tra i tre sarebbe nata per motivi banali. L'uomo dovrà rispondere di omicidio e tentato omicidio

CANOSA DI PUGLIA: LITE IN STRADA FINITA NEL SANGUE. 1 MORTO E 2 FERITI. ARRESTATO DAI CC IL PRESUNTO OMICIDIA.

Nella tarda serata di ieri nella centralissima Piazza della Repubblica di Canosa di Puglia si è verificata una violenta lite cominciata come un animato diverbio a parole, verosimilmente scaturito da futili motivi, che ha visto coinvolte tre persone affrontatesi poi fisicamente.

Sul luogo dell'aggressione nessuna traccia dei tre poichè i due feriti sono stati soccorsi da ignoti passanti e trasportati al locale pronto soccorso, l'aggressore invece si dava alla fuga. Nell'immediatezza dei fatti non sono pervenute chiamate di soccorso nè al "112" n al "118". I Carabinieri sono stati infatti allertati soltanto dai sanitari dell'Ospedale di Canosa. Le vittime sono state identificate in un 46enne e un 49enne, entrambi del luogo e già noti alle Forze di Polizia. Dopo trenta minuti dal ricovero il 46enne deceduto per le gravi ferite da taglio riportate, mentre il 49enne, sottoposto ad intervento chirurgico per una ferita da arma da taglio all'addome, attualmente versa in prognosi riservata.

I Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, sono riusciti in poco tempo a ricostruire la dinamica dell'evento, ad individuare il luogo del grave fatto di sangue, dove sono intervenuti i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari che hanno effettuato i rilievi, nonchè ad identificare l'aggressore che mostrava tra l'altro un profondo taglio all'arcata sopraccigliare e gli occhi tumefatti, chiari segni di una colluttazione appena avvenuta.

Si tratta del 45enne Gerardo D'Agrezia, già noto alle Forze di Polizia, rintracciato e arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Barletta, unitamente a quelli della Stazione di Canosa di Puglia, all'interno della sua abitazione. L'uomo dovrà rispondere di omicidio e tentato omicidio. Nella casa i militari hanno rinvenuto anche alcuni indumenti ancora sporchi di sangue da lui riposti in lavatrice. Tratto in arresto l'uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani è stato associato presso la locale casa circondariale, mentre sono tutt'ora in corso indagini finalizzate a individuare l'arma del delitto che potrebbe essere il collo rotto di una bottiglia o un coltello.

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