La Salvia
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Cronaca

È necessaria una intensa operazione di intelligence

Le dichiarazioni del sindaco La Salvia

In seguito all'ennesimo fatto di cronaca nera accaduto in città interviene il sindaco di Canosa di Puglia, Ernesto La Salvia. "Ma che sta succedendo in questa Città! - dichiara il primo cittadino - La notte scorsa hanno sparato alla testa ad un giovane in macchina attorno alle 4 del mattino, a 100 metri dal Commissariato locale di Polizia; qualche settimana fa, ordigni esplosivi sono stati fatti brillare in centro con la gente per strada ed alcuni mesi or sono un giovane è sparito nel nulla senza lasciare traccia. La preoccupazione "monta" e si fa certezza che la criminalità ha interessi talmente grandi da difendere da arrivare ad uccidere. E la bella Canosa che fine ha fatto!? Il tentativo di rimuovere dalla consapevolezza collettiva le notizie spiacevoli porta alcuni, anche sedicenti politici, a tentare zuffe persino sul mancato clima carnevalesco che sarebbe "colpa grave" di questo o di quell'altro, o a tacere su chi getta i rifiuti per le strade auspicando la gogna per chi non ha i mezzi (economici!) per raccoglierla. E mentre si discute di banalità, un ristorante locale noto e frequentatissimo viene chiuso perché teatro (senza alcuna responsabilità) di comportamenti caratterizzati da feroce violenza! E mentre, quando al danno si aggiunge la beffa, il locale resta chiuso, alcuni degli identificati sono per strada! Alla ricerca, forse, d'altri locali in cui azzuffarsi? Chiederemo la riunione di un ennesimo "comitato per l'ordine pubblico" al Prefetto che, com'è suo costume e con il garbo istituzionale che la contraddistingue, stabilirà una data molto prossima per la riunione: so già che ci sentiremo dire che "tutti gli sforzi si stanno facendo", che "i tempi della giustizia e delle indagini sono diversi da quelli che tutti si aspettano", che "le forze di polizia sono insufficienti" ma che nonostante tutto potranno ottenere rinforzi dalle città limitrofe. E certamente, come nelle ultime settimane, continueremo a vedere numerose macchine con la luce blu girare nella città: ma, evidentemente, non basterà nemmeno questo. É necessaria una intensa operazione di intelligence perché è evidente che, se si può sparare alla testa a qualcuno a 100 mt dal commissariato, non si capisce come si possa aver paura di due volanti in movimento.Abbiamo appreso con dolore che la Polizia considera la città una importante piazza di spaccio di sostanze tossico-manigene: ed abbiamo chiesto ai cittadini di collaborare attraverso la denuncia; abbiamo diffuso, anche nelle scuole, dell'esistenza di un numero verde per le denunce anonime; abbiamo censurato chi voleva raccogliere firme per mandar via i proprietari delle attività prese di mira. Ma oggi possiamo dire che tutto questo non è servito a molto! Facciamoci una ragione: sono convinto che non sia aumentata la delinquenza ma l'arroganza ed, evidentemente, la sensazione di impunità di chi compie gesti così eclatanti.E non sarà certo la paura dei cittadini a risolvere il problema; che non credo sia figlio della "disoccupazione" o della "precarietà del reddito" in una Città nella quale non si muore di stenti sotto i ponti se solo si ha un minimo di voglia di sopravvivere, grazie all'agricoltura e ad un tessuto sociale abituato ad essere attento a chi vive in stato di necessità. Piuttosto, la presa d'atto di una assuefazione alla barbarie, ad atteggiamenti che non scandalizzano più e che se facevano indignare solo alcuni anni or sono, oggi fanno girare il capo alla ricerca di una indifferenza che è "COLPEVOLE".La Polizia locale ha avuto indicazioni ad adottare una "radicale intransigenza". Ma se tutti volessimo, davvero tutti, domani potrebbe essere un giorno diverso. Ma tutti assieme, per Canosa, il posto in cui siamo nati e viviamo; e nel quale vorremmo vivessero i nostri figli".
Ufficio Stampa- Francesca Lombardi
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