Piscitelli Roma
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L’assessore Piscitelli a Montecitorio in difesa del “Made in Italy”

Presto in Consiglio comunale la “denominazione d’origine comunale” per griffare i prodotti canosini

Ha preso parte anche l'assessore comunale all'Agricoltura e Attività produttive, Leonardo Piscitelli, alla protesta di allevatori e coltivatori della Coldiretti che si è svolta a Roma in Piazza Montecitorio lo scorso 5 dicembre. Migliaia di cittadini hanno portato nella Capitale prodotti "tarocco" del finto "Made in Italy" smascherati sui tir e camion in transito alla frontiera: una iniziativa che si è realizzata nell'ambito della mobilitazione "La battaglia di Natale: scegli l'Italia" per difendere l'economia e il lavoro delle campagne dalle importazioni di bassa qualità, che varcano ogni giorno i confini per essere spacciate come italiane.

"Siamo riusciti ad ottenere dal presidente del Consiglio, Enrico Letta e dal ministro all'Agricoltura, Nunzia De Girolamo, rassicurazioni relative al rispetto, da parte della Commissione Europea, del termine del 13 dicembre 2013, imposto dal regolamento n. 1169/2011/CE, per l'attuazione dell'obbligo di etichettare i prodotti italiani con l'indicazione del Paese d'origine o del luogo di provenienza - ha dichiarato Piscitelli -. Nelle more dell'approvazione, a livello comunitario, di tali provvedimenti di attuazione, così come previsto dalla delibera di Giunta comunale n. 268 del 2 dicembre scorso, abbiamo chiesto di attivare i decreti di attuazione della legge del 3 febbraio 2011, per introdurre l'obbligo di indicare in etichetta, l'origine degli alimenti in tutte le filiere, a partire dal latte e dei prodotti lattiero caseari, dei cereali ed in particolare del grano duro, dei pomodori non destinati a passata, delle carni suine, e di tutti i prodotti trasformati, come ad esempio l'olio extra vergine d'oliva, per i quali non sono ancora stati emendati i decreti interministeriali previsti dal comma 3, art. 4, a garanzia del corretto funzionamento del mercato e dell'adozione di scelte informate da parte dei consumatori. È opportuno avviare campagne di informazione per gli organi di controllo e per i consumatori sulle normative in materia di etichettatura dei prodotti alimentari e le indicazioni di origine. È importante, - ha proseguito l'assessore - inoltre, promuovere, con specifico riferimento al settore del commercio con l'estero, tutte le iniziative più opportune per prevenire le pratiche fraudolente o ingannevoli, ai danni del "Made in Italy" o, comunque, ogni altro tipo di operazione o attività commerciale in grado di indurre in errore i consumatori. Ci auguriamo che con questa manovra i prezzi dei prodotti possano aumentare, affinché garantiscano la sopravvivenza delle attività produttive, in quanto ritornerebbe più alta la richiesta della produzione locale".

Per assicurare la più ampia trasparenza delle informazioni relative ai prodotti alimentari ed ai relativi processi produttivi e l'effettiva rintracciabilità degli alimenti, arriverà in Consiglio comunale una proposta dell'Amministrazione La Salvia. "L'Amministrazione comunale - ha sottolineato Piscitelli - sottoporrà al Consiglio comunale una delibera che, se approvata, consentirà di apporre la Denominazione comunale d'origine (De.C.O.) o la Denominazioni comunale (De.Co.) ai nostri prodotti agroalimentari e artigianali tipici. Si tratta di un marchio di garanzia, nato in seguito alla legge nº 142 dell'8 giugno 1990, che consente ai Comuni la facoltà di valorizzazione le attività produttive tradizionali. Se l'iniziativa sarà approvata, i produttori e gli artigiani di Canosa potranno richiedere semplicemente al Suap di certificare i loro manufatti con il logo Deco, senza che ci siano lungaggini burocratiche da espletare a Bari, Roma o Bruxelles. È necessario incentivare i prodotti locali per evitare che vengano copiati, affinché l'economia del territorio possa essere incrementata. Se ciò sarà possibile, inviteremo i produttori, trasformatori e confezionatori di prodotti artigianali e agroalimentari di Canosa ad evitare la vendita in massa dei loro prodotti e a certificarli nell'esclusivo interesse di evitare eventuali contraffazioni a vantaggio di guadagni altrui".

ufficio stampa
Francesca Lombardi
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