Assessore Sabino Facciolongo
Assessore Sabino Facciolongo
Amministrazioni ed Enti

L’assessore alle Politiche scolastiche, Sabino Facciolongo: è prioritario il benessere degli alunni

Contesto innanzitutto agli estensori il linguaggio utilizzato. Perché continuare a stressare il concetto di indebitamento per l'Ente comunale ?

L'assessore alle Politiche scolastiche, Sabino Facciolongo: "la scuola sulla 167, un progetto in costruzione"

L'assessore alle Politiche scolastiche del Comune di Canosa di Puglia, Sabino Facciolongo, replica quanto segue, alla lettera di Michele Vitrani e Sabino Di Virgilio pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno il 13 novembre scorso, dal titolo "Addio scuola media nella 167".

"E' con rammarico – scrive l'assessore Facciolongo - che mi accingo a rispondere alle obiezioni mosse da Vitrani e Di Virgilio a proposito del mancato avvio della costruzione della "Scuola Media" in zona 167. Rammarico dettato dalla consapevolezza (quasi certezza) del fatto che i miei concittadini siano stufi di polemiche, con botte e risposta, sull'Attività amministrativa, che sono dettati maggiormente da un desiderio di visibilità politica e che, tuttavia, non deve essere pagato dalla Città.
Entrando nel merito della questione: contesto innanzitutto agli estensori il linguaggio utilizzato che, facendo spesso riferimento al presunto "duo La Salvia-Facciolongo", dimostra una visione personalistica e particolarmente rozza dell'Attività amministrativa che, invece, in questa Amministrazione è collegiale, essendo ogni decisione (compresa quella in discussione) discussa e ponderata insieme alla Maggioranza.

Se poi si vuole proprio rimanere nel personale, ricordo (e ringrazio gli estensori della lettera di averlo fatto anche loro) di essere stato fra i fondatori della Scuola Media della 167: fatto tutt'altro che trascurabile, perché mi ha permesso di vivere l'evoluzione di quella realtà scolastica, dagli albori di una convivenza mal tollerata con la Scuola Primaria "Carella", a quella contestata e problematica con l'Istituto Alberghiero, sino alla permanenza in locali a piano terra, distanti fra loro e caldissimi o freddissimi a seconda delle stagioni. Per giungere poi all'attuale sede, dove la Scuola è cresciuta grazie al sacrificio dei docenti e del personale Ata. In quegli anni non ricordo di aver visto molta gente, a parte i genitori degli alunni e pochi altri, stracciarsi le vesti per le sorti di quella scuola quando ne aveva davvero bisogno: ad esempio quando fu necessario spiegare ai genitori il perché i loro figli dovessero convivere con gli alunni delle scuole superiori, o quando fu necessario pietire una linea telefonica per la nuova sede, oppure ancora quando si tentò, senza successo, di difenderla da uno sciagurato piano di dimensionamento scolastico votato, fra l'altro, proprio da uno dei miei cortesi interlocutori.

Questa parentesi personale ritengo sia necessaria per comprendere con quale spirito questa Amministrazione comunale abbia affrontato la questione della costruzione della nuova Scuola in zona 167. Di sicuro, uno spirito per lo meno ben disposto a trovare tutte le soluzioni possibili alle legittime aspettative del quartiere più popoloso di Canosa. Tanto è vero che il progetto di costruzione è stato da noi mantenuto nel "Piano triennale delle opere pubbliche".

Ora, mi chiedo: come è possibile che con tali trascorsi il sottoscritto, o addirittura il Sindaco che con me ha condiviso parte di questo percorso, potessero rimanere politicamente "silenti" sull'argomento in Consiglio comunale? Nel corso dell'assise si è detta l'unica cosa che era possibile dire nell'attuale frangente economico: che il progetto di edificazione della Scuola in zona 167, così come elaborato dall'ex Amministrazione comunale, non è al momento realizzabile in quanto l'impegno finanziario richiesto all'Ente attraverso lo strumento della locazione finanziaria (216.000 euro annui per vent'anni) non è dall'Ente stesso attualmente sostenibile. Sulla base di tali premesse, non può neppure valere l'obiezione per la quale, cominciando a pagare più tardi, questi impedimenti potrebbero essere rimossi, dato il trend negativo dei trasferimenti finanziari da parte dello Stato, che non potranno che diminuire negli anni a venire, lasciandoci a gestire un impegno annuo onerosissimo, quale che sia la capacità d'indebitamento da parte del Comune.

Riguardo poi a quest'ultima, ci si deve chiedere: ma perché continuare a stressare il concetto di indebitamento per l'Ente comunale, quando si potrebbero esplorare soluzioni diverse? Si è mai pensato, ad esempio, ad una revisione generale degli edifici scolastici o, più in generale, degli immobili comunali, utilizzandoli in maniera più razionale? Noi ci stiamo riflettendo, anche perché aumentare a dismisura il patrimonio immobiliare del Comune, non potrà che aumentare anche l'impegno finanziario per la sua manutenzione, sulla quale l'Ente è già oggi in affanno, aggiungendo costi a costi, dei quali saranno i cittadini a pagare il conto.

Chiuderei, poi, con un'ultima domanda, che rivolgo direttamente ai miei interlocutori senza ombra di polemica, ma per genuina curiosità: dato il rilievo che l'Amministrazione precedente attribuiva al progetto della Scuola della 167, come mai non ha pensato prima all'avvio di un progetto di costruzione del nuovo edificio scolastico, evitando così di incappare nell'attuale periodo di "vacche magre"? Non lo considerava forse sufficientemente prioritario?
Noi, per parte nostra, consideriamo sicuramente prioritario il benessere degli alunni di scuola media del quartiere 167 ed in tal senso abbiamo intenzione di operare, qualunque sarà la soluzione che troveremo".
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