In attesa di conoscere il destino dell'ospedale

"Si possono intercettare le necessità del territorio, ipotizzando, senza spendere un euro in più, un piccolo ospedale a Canosa che faccia da avamposto strutturale alla incapacità degli ospedali di riferimento, lontani ed irragiungibili, al centro delle città limitrofe". E' quanto ha affermato stamane il sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia, durante il suo intervento al vertice sul "Piano di riordino ospedaliero" della Regione Puglia, che si è svolto nell'aula magna del Policlinico di Bari. "Oggi speravamo di sentirci dire in cosa consistessero le 'conversioni' ospedaliere e quale fosse il progetto globale della Regione - ha commentato il primo cittadino di Canosa-; anche se certi che si tratti di un atto iniziale, la bozza presentata conterrà comunque vincoli formali attorno ai quali costruire. E come possiamo esprimerci su quello che ancora non conosciamo? Auspichiamo che il presidente della Regione, Michele Emiliano, ascoltati gli interventi dei sindaci di Puglia, trovi una "terapia" capace di tranquillizzare le loro ansie, anche se, allo stato attuale ci sembra improbabile. Sosteniamo la necessità di un cambiamento, per altro imposto da Roma, che però nella sua realizzazione non lasci spazi vuoti e pericolosi per il futuro di ammalati e operatori. Se fosse già' tutto scritto, l'incontro di oggi non sarebbe servito a niente; siamo invece fiduciosi che la politica regionale sarà capace di riscrivere quel che è possibile, alla luce delle sollecitazioni giunte al tavolo di questa mattina. Abbiamo esposto proposte come sindaci della Bat e saremo pronti, quando ci avranno fornito i dati epidemiologici richiesti alla Direzione Aziendale, ad aiutare chi progetta il cambiamento. Ad oggi, dai dati comunicati, nulla è cambiato rispetto a quanto non sapessimo ieri. Restiamo in attesa di conoscere il destino, non tanto della struttura ma di tutto quelle persone, ammalati e operatori sanitari, che da questa, in vario modo, dipendono".
Ufficio Stampa- Francesca Lombardi