Francesco Ventola
Francesco Ventola
Politica

I residenti della BAT non godono dei medesimi servizi sanitari come gli altri pugliesi

Ventola scrive ad Emiliano

Al termine del pubblico comizio tenuto ieri sera in Piazza Vittorio Veneto a Canosa di Puglia(BT), gremita di gente, il consigliere regionale Francesco Ventola ha scritto al governatore della Puglia Michele Emiliano in merito al riordino ospedaliero, alla vigilia della presentazione del piano regionale. Nel contempo la stessa missiva è pervenuta alla Redazione di Canosaweb, il primo portale cittadino, per la massima diffusione e conoscenza .di quanto segnalato l presidente della Regione Puglia :"""Aderendo al suo invito di partecipare attivamente - scrive Ventola - e scevro da ogni tipo di strumentalizzazione politica/partitica, alla redazione del nuovo piano di riordino ospedaliero della nostra Regione, le sottopongo le seguenti riflessioni e proposte operative per quanto riguarda la Aslbt. I due piani di riordino a gestione governo Vendola, hanno fortemente penalizzato il territorio della neonata Provincia di BarlettaAndriaTrani:chiusura degli ospedali di Minervino Murge e Spinazzola; Ridimensionamento degli ospedali di Canosa di Puglia e di Trani, cancellandone i codici di presidi ospedalieri e trasformandoli, rispettivamente, in plessi di Andria e di Bisceglie; sottodimensionamento dei posti letto: 1,7/1000 abitanti.Tutto questo veniva attuato, in virtù della realizzazione di un nuovo ospedale in territorio di Andria che avrebbe dovuto assorbire l'utenza dei territori rimasti "scoperti" ed ambire ad essere punto di riferimento per quanto attiene "l'emergenza-urgenza", di tutta l'area interna a nord di Bari. Come le è già noto, la parte riguardante le chiusure e gli accorpamenti dei reparti è stata "magistralmente" compiuta! Per la realizzazione del nuovo ospedale non è stato redatto nemmeno il progetto. Quindi, "concretamente" i residenti della Provincia Barletta Andria Trani non godono dei medesimi servizi sanitari di cui usufruiscono tutti gli altri cittadini pugliesi, pur pagando le stesse tasse!!!!

Gli ospedali di Andria, Barletta e Bisceglie, già oggi (e dal 2013) non riescono a smaltire in sicurezza e nei tempi dovuti le esigenze e le richieste di assistenza che pervengono dall'intero territorio, nonostante, al momento, siano funzionanti i pronto soccorso ed alcuni reparti negli "ospedali" di Canosa di P. e di Trani. Pertanto, un ulteriore ridimensionamento/accorpamento/chiusura (faccia lei!) di questi ultimi è improponibile, a meno che non si stia "scientemente e consapevolmente" tagliando servizi primari non tutelando il sacrosanto diritto alla salute. Del resto, credo non le sia sfuggito, che gli ospedali di Canosa di P. e di Trani, non hanno più un bilancio autonomo da anni. Quindi, cosa si stanno chiudendo, da un punto di vista meramente economico-finanziario, due strutture che non "esistono"?!? O ancora: non le sembra che la cancellazione dei reparti attualmente esistenti significhi esattamente privare ulteriormente i cittadini di servizi assistenziali? Le hanno detto che l'ospedale di Andria, soprattutto, non è in grado da un punto di vista strettamente strutturale (così com'è adesso) di poter accorpare i reparti di medicina generale e di geriatria di Canosa di P.? Ha verificato i tempi di attesa dei pazienti che si rivolgono al pronto soccorso di Andria, Barletta e Bisceglie? Mediamente 8 ore!!!! E si immagina cosa accadrà nel momento in cui "chiude" quel che è rimasto dei pronto soccorso di Canosa di P. e di Trani? Le hanno riferito che da qualche giorno è operativo il nuovo reparto del pronto soccorso di Canosa di P., completamente rinnovato, così come pure i nuovi reparti di medicina generale e geriatria?!? Le hanno mai raccontato in che situazione di assoluto "disagio-pericolo", vivono i residenti di Minervino Murge e di Spinazzola e come peggiorerebbe ulteriormente con la "chiusura" del nosocomio di Canosa di P.? Come fa lei a parlare di chiusura di ospedali perché pericolosi? Con le scelte preannunciate il pericolo sarà ancora maggiore, andremo oltre il baratro, di sicuro!

Allora, mi sia consentito avanzare delle proposte operative: nelle more del realizzando ospedale nuovo in territorio di Andria, che rappresenta una priorità insindacabile, garantire i Livelli Essenziali Assistenziali, incrementando il numero dei posti letto, riequilibrando una situazione insostenibile ed anche incomprensibile (1,7 pl per mille abitanti, a fronte di 3,7 pl quanto ne prevede la normativa nazionale) ed ottimizzando l'uso degli spazi all'interno dei plessi ospedalieri pubblici esistenti. Per quanto riguarda il nosocomio di Canosa di P., si rende necessario ed indispensabile confermare quanto previsto dal piano di riordino vigente, anzi se ne richiede la concreta attuazione, attivando ed, in alcuni casi potenziando, i nuovi reparti-servizi:
- Centro Risvegli con n. 45 pl;
- Lungodegenza con n. 12 pl;
- Riabilitazione Cardiologia e Pneumologica con n. 10 pl;
- Riabilitazione Funzionale con n. 10 pl;
- Ortogeriatria con n. 3 pl tecnici;
- la casa del parto;
- soprattutto, il pronto soccorso h24 (visto anche la recentissima e nuovissima location);
- potenziamento delle attività in Day Surgery e Day Service multidisciplinari, così da utilizzare il blocco operatorio al pieno delle sue possibilità, riducendo le "interminabili" liste di attesa e, di fatto, consentendo le sale operatorie di Andria, Barletta e Bisceglie di essere utilizzate per interventi urgenti e programmati che necessitano di ricovero;
- potenziamento degli ambulatori specialistici territoriali.In sintesi, concretizzare un orientamento sempre più prossimo alla cosiddetta "medicina territoriale", tanto auspicata ma, ad oggi, poco perseguita, garantendo i servizi di assistenza di pronto soccorso!

Mi si dirà ma non abbiamo il personale o, meglio ancora, abbiamo limiti invalicabili di spesa del personale. Bene, non le sfuggirà da abile amministratore, qual è, che esternalizzare una serie di servizi (specie quelli riferiti alla medicina territoriale ed ai posti letto non per acuti), potrebbe essere una possibilità legittima che consente di migliorare i LEA, ridurre i tempi di attesa e, quindi, anche il numero di pazienti che si rivolgono fuori Asl e Regione (mobilità passiva che tanto incide negativamente sul bilancio sanitario della Regione Puglia). Quindi, come vede, egregio Presidente, ci sono tutte le condizioni per migliorare gli standard quali-quantitativi dei servizi sanitari nella AslBt, puntando concretamente a potenziare la medicina territoriale (attivando quanto già previsto anche negli ex ospedali di Minervino Murge e di Spinazzola), utilizzando meglio le infrastrutture pubbliche esistenti (sino alla realizzazione del nuovo ospedale in territorio di Andria) ed acquisendo prestazioni dal mondo del lavoro, lasciando inalterati i costi del personale imposti dalle normative nazionali vigenti. Signor Presidente, lasci ai tecnici il compito di far quadrare i conti e di trovare le soluzioni legittime tra le pieghe delle norme; avochi a se il sacrosanto diritto di decidere come deve essere trattato il cittadino-paziente pugliese, quando suo malgrado è costretto a rivolgersi al Servizio Sanitario Regionale: provi ad immaginare cosa dovrebbe subire un nostro concittadino se si sentisse male a seconda della città in cui si trova in quel momento. Provi a farlo! Secondo me, valuterebbe tutto con un'altra prospettiva e ne guadagnerebbero tutti i cittadini Pugliesi."""
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