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Economia

Gli effetti della crisi agricola e del settore edile pesano

Ad Andria, il mercato del lunedì ne risente in modo particolare

Ad Andria(BT), unitamente al mercato Generale Ortofrutticolo ed al Mattatoio comunale, il mercato del lunedì ha rappresentato, nei decenni passati, un simbolo di economia e di sviluppo della città federiciana. In pochissimi decenni tutto vanificato da politiche distratte e disattente che hanno ampiamente dimostrato la loro inettitudine ed inadeguatezza. La persistente crisi di settori fondamentali quali, ad esempio, Edilizia ed Agricoltura, stanno condizionando pesantemente i consumi in città. Il mercato settimanale, ad esempio, continua a mostrare pericolosissimi segnali di decadimento in una condizione di estrema incertezza anche sul suo futuro. Nonostante la "grazia" di aver visto riconfermato, anche in pre-dissesto, l'esonero totale dal pagamento della Tassa di Occupazione di Suolo Pubblico, con risparmi per gli esercenti che arrivano anche a superare i mille euro l'anno e la rinuncia per il comune ad incassare anche oltre 500mila euro l'anno, avvantaggiando anche gli operatori che non sono andriesi, i concessionari di posteggio continuano a disertare il mercato del lunedì, abbandonandolo. Coloro che, invece, resistono continuano a lamentare cali paurosi degli incassi fino all'azzeramento totale. La crisi del mondo agricolo continua a pesare sui consumi e sull'utenza del mercato, la cui provenienza è maggioritaria proprio da quel settore storico della città, oggi in crisi irreversibile.

Un'analisi che è stata elaborata e divulgata, anche questa volta, dall'Associazione di Categoria Unibat il cui Presidente Savino Montaruli ha dichiarato: "abbiamo sostenuto fortemente l'azione dei Gilet Arancioni che si sono messi in movimento a salvaguardia della storia economica, sociale, culturale della nostra città e del nostro territorio. Li abbiamo affiancati come qualunque altra Associazione avrebbe dovuto fare. Una crisi, quella agricola, che continuerà a pesare tantissimo sul commercio quindi le risposte devono essere collegiali e comuni. Fino ad ora questa collegialità continua a mancare così come è mancato il primo presidio istituzionale, rappresentato dalle politiche locali, completamente assenti. Questo è molto grave. La città langue, il commercio langue mentre aumentano tutte quelle negatività collaterali, derivanti proprio dalla crisi economica e strutturale che alimenta disagio sociale, conflittualità e degrado urbano. Nessuno pare voglia intentare una discussione seria su questa drammatica situazione e di questo continuiamo a dolercene." – ha concluso Montaruli.
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