Violenza donne
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Vita di città

Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne

Le manifestazioni svoltesi in città

Un tema particolarmente sentito a Canosa, è quello proposto dalla Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. In città, infatti, ben tre manifestazioni ricordano quello che, senza esagerazione, può essere considerato quel genocidio dei nostri giorni chiamato "femminicidio", che matura in ambito familiare o all'interno di relazioni sentimentali poco stabili. La prima si è tenuta lo scorso giovedì 24 novembre presso il foyer del Teatro Comunale "Raffaele Lembo", a cura del Centro Anti violenza e della Fidapa, dal titolo "Donne che amano troppo". Si è trattato del reading di un libro sulla violenza di genere.Quest' oggi, sabato 26 novembre, invece, ben due appuntamenti: presso l'Auditorium della Parrocchia di Santa Teresa e presso l'Auditorium del Centro Servizi Culturali di Canosa. Il primo, frutto del progetto d'Istituto "Diritti umani a Scuola" del Liceo Fermi di Canosa, organizzato con l'apporto del Club Unesco e riporta nel titolo "1522 Non sei sola" il numero stesso del centro Anti violenza; l'altro, "Keep calm and non essere violento" , propone la piece teatrale "Rose spezzate", una conferenza sul tema del femminicidio, a cura dell'Osservatorio "Giulia e Rossella".

Denominatore comune delle tre manifestazioni, oltre al tema, è il patrocinio e l'apporto fattivo dell'Amministrazione comunale, attraverso gli Assessorati alla Cultura, allo Spettacolo e alle Politiche sociali di Canosa di Puglia. "Un intervento convinto, il nostro, alle iniziative messe in campo dalle associazioni locali- ha dichiarato il sindaco di Canosa Ernesto La Salvia - per ricordare un tema purtroppo di sempre tragica attualità. La violenza di genere sembra infatti essere penetrata nel tessuto più profondo della nostra società e, come un cancro, pare annullare tutte le conquiste fatte dell'umanità in questi anni in tema di parità di genere. Sembra infatti che quanto più si parla di riconoscimento di diritti, tanto più vi sia la negazione di questi ultimi attraverso atti di inaudita e vile violenza. Non saranno certo le giornate di ricordo o le conferenze a fermare la violenza; di certo esse possono aiutare nell'acquisizione di consapevolezza, soprattutto da parte di quelle donne che non denunciano per "troppo amore" o semplicemente per paura. Parlarne a tutti i livelli servirà loro sicuramente a sentirsi meno sole".

"Quanto il tema sia sentito dalla cittadinanza a tutti i livelli – ha dichiarato Sabino Facciolongo, assessore alla Pubblica istruzione - è, del resto, provato dal fatto che sia stato ampiamente affrontato anche in molte scuole canosine attraverso piccoli gesti: l'esposizione di un fiocco rosso, l'elaborazione di cartelli e di temi, cui i nostri ragazzi attribuiscono grande valore, secondo molte delle modalità proprie del loro rapportarsi alla società". È stato anche osservato "un minuto di silenzio per tutte le donne tragicamente morte a causa del 'troppo sbagliato amore' del proprio compagno e a lasciare in classe una sedia vuota durante l'intera giornata con sopra un oggetto rosso che ricorderà una quotidianità interrotta", come richiesto per l'occasione dall'assessora alla Prevenzione di abuso di genere, Maddalena Malcangio, che ha inviato una lettera a tutte le scuole di Canosa.

"Un importante segnale del fatto che, al di là di ogni apparenza e considerazione – conclude Facciolongo -, i nostri ragazzi non chiudono gli occhi di fronte a quanto di peggiore anche la nostra comunità possa produrre. Il loro può essere considerato un grido silenzioso di protesta contro una violenza di cui essi stessi un domani potrebbero essere vittime o carnefici; un "no" rotondo ed inequivocabile ad entrambe queste ipotesi ed ancora un esempio di cittadinanza attiva che dovrebbe far riflettere tutti!".
Ufficio Stampa Francesca Lombardi
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