Festa dell'Immacolata Concezione a Canosa
Festa dell'Immacolata Concezione a Canosa
Vita di città

Festa dell'Immacolata Concezione a Canosa

Chiesa e Città: Canosa rende omaggio all’Immacolata Concezione

Sono le otto del mattino dell'8 Dicembre 2013, mentre i botti annunciano a distanza la festa dell'Immacolata Concezione a Canosa di Puglia, venerata in Oriente e in Occidente, solennità civile e religiosa in Italia.
Nella Chiesa dell'Immacolata Concezione in via Corsica si celebra la Santa Messa, presieduta da Mons. Felice Bacco, con la presenza dell'Amministrazione comunale, di tanta gente che affolla il tempio eretto nel 1862 alla Stella Mattutina e con la presenza dei coniugi Ferrara da Foggia, ad attestare in continuità la donazione del patrimonio familiare al Popolo.
Le Terziarie Francescane all'aperto promuovono la raccolta di fondi per le opere di carità e per i bisogni della Chiesa, mentre incontriamo gli Amministratori comunali ed il Corpo di Polizia Municipale guidati dal dott. Francesco Capogna.
Sono le ore 11,00 e ci ritroviamo in Piazza della Repubblica dove i bambini della Cattedrale San Sabino, guidati da don Nicola Caputo e accompagnati dai genitori e dai Catechisti, giungono in processione ai piedi del Monumento dell'Immacolata, per pregare, cantare e rendere omaggio a Maria SS.. Le mani dei bambini porgono un cuore floreale, mentre la gente della Piazza si ferma e fa corona ai bambini.

Incontriamo in piazza un gruppo di anziani seduti sulla panchina davanti al Bar Rosa, in discussione nel Largo della Colonna: lo dicono in dialetto, "o larghe de la Kelonne"; ci ritroviamo fra amici con Mariano Caputo del portale di Canosaviva, con Bartolo Carbone e Sabino Mazzarella nel Largo Colonna, che riscopriamo scalpellato sulla pietra, con l'apprezzamento dell'Assessore prof. Sabino Facciolongo: è un'iscrizione antica forse di duecento anni, "LARGO COLONA" , di un tempo di analfabetismo popolare, ma di dedizione al lavoro e di saggezza morale. I nonni sulla panchina evocano nelle pagine orali della cronaca, discutendo sulla presenza del bene e del male: "l'one sumenète la gramégne", riferendosi al male che serpeggia ovunque e alla zizzania evangelica.
Ma Dio, l'Onnipotente, ha fatto grandi cose nella creatura di Nazareth e ha posto il seme del Figlio Gesù nel grembo di Maria, di cui leggiamo l'annuncio nel graffito in greco della grotta di Nazaret: Kaire Maria" (gr. XE MAPIA), "Rallegrati Maria".

E oggi l'umanità si rallegra e prega con Maria. Sono le ore 12,00, è l'ora dell'Angelus, che rintocca l'Annunciazione nel mondo fino alla Grotta della Natività nella Terra Santa. Nella tradizione storica, come ci racconta il vegliardo maestro Mimmo Masotina, la Chiesa di San Francesco, con padre Stefano, porgeva l'omaggio alla Madonna della Colonna, usando una scala per posare una corona di fiori sulla Colonna. Ma oggi volontariamente c'è il braccio meccanico della Ditta Sergio per posare la corona floreale ai piedi della statua restaurata di recente dopo 150 anni, nello splendore dei marmi bianchi e nelle tenerezza del volto di maternità .
La comunità parrocchiale in cammino, guidata dal Parroco don Raffaele Biancolillo prega e canta e gioisce nel plauso con i bambini, che porgono una rosa rossa alla Madre celeste.
Don Raffaele ricorda quel 6 dicembre del 1966, quando giunse da Andria nella Cattedrale san Sabino, in un cammino che oggi si ritrova con la Comunità Parrocchiale dinanzi a Maria Vergine, con gli occhi all'insù, nella solennità civile e religiosa, mentre partecipa con la fascia del Tricolore italiano il Sindaco Ernesto La Salvia, che dal mattino alla sera, ha rappresentato con sensibilità mariana la dignità civica di Canosa.

Gli occhi all'insù verso Maria Immacolata del Largo della Colonna di Canosa del 700, li ritroviamo alle ore 16,00 in piazza di Spagna, Urbi et Orbi, a Roma, con gli occhi di Papa Francesco verso la Madre celeste: in quegli occhi si condensano i nostri occhi di fraternità universale.
È sera, la processione cittadina guidata dal parroco don Mario Porro, porta in cammino di fede e di devozione l'effigie dell'Immacolata Concezione dalla casa delle Suore Francescane Alcantarine alle case di Canosa, che espongono i drappi mariani e aprono i battenti alla grazia di Maria.
Se le case si chiudono con le sbarre ai pericoli del male, si aprono nel cuore allo sguardo dell'Immacolata Concezione.
La grazia continua dalla città della Galilea, da Nazareth, alla mangiatoia della terra di Giuda, di Betlemme, dove la Madre porge tra le braccia il figlio, Gesù … e sarà Natale!

8 dicembre 2013
maestro Peppino Di Nunno
14 fotoFesta dell'Immacolata Concezione a Canosa
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