Crocifisso
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Crocifisso in aula consiliare

Alla Regione, approvata mozione a favore

Con 24 voti favorevoli e 14 contrari il Consiglio regionale ha approvato a scrutinio segreto la mozione presentata da Domenico Damascelli (FI) relativa alla "Affissione del Crocifisso nella sala consiliare dell'Assemblea legislativa della Regione Puglia". L'aula ha espresso solo il voto sulla mozione su cui la discussione generale si era svolta nella precedente seduta. In quella circostanza il presidente dell'assemblea prese atto della mancanza del numero legale che determinò lo scioglimento della seduta. La mozione fa riferimento in particolare al parere del Consiglio di Stato n. 556 del 2006 secondo cui «si deve pensare al Crocifisso come ad un simbolo idoneo ad esprimere l'elevato fondamento dei valori civili [...]che sono poi i valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato. Nel contesto culturale italiano, appare difficile trovare un altro simbolo, in verità, che si presti, più di esso, a farlo» nonché alla sentenza d'appello definitiva della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo del 18 marzo 2011, che ha accolto il ricorso presentato dall'Italia a favore della presenza del Crocifisso nelle scuole pubbliche, stabilendo che l'esistenza di immagini cristiane nelle aule scolastiche non costituisce certo una "violazione dei diritti umani", presentandosi come simbolo e segno dal carattere non esclusivamente o unicamente religioso e spirituale ma anche «...identitario[...] frutto e simbolo dell'evoluzione storica della comunità italiana e di un'antichissima e ininterrotta tradizione ancora oggi attuale e fondata sui principi e sui valori democratici e umanitari delle civiltà occidentali». Di qui l'approvazione a maggioranza della mozione che "esprime la volontà che nella Sala Consiliare dell'Assemblea Legislativa del Consiglio Regionale della Puglia sia affisso il Crocifisso, quale simbolo universale dei valori di libertà, uguaglianza, tolleranza e rispetto per la Persona".

"""L'approvazione della nostra mozione sulla presenza del Crocifisso nell'aula del Consiglio regionale pugliese è anche la vittoria di quell'insieme di principi 'di buon senso comune' – dichiara il capogruppo di FI Andrea Caroppo - innegabilmente ispirati dal cristianesimo (e ancor prima dalla civiltà greca e romana) e poi fatti propri dai popoli europei e posti a base del loro comune sentire. Un corpus di principi che poggia sulla centralità della persona e permane come immutabile sostrato sotto il mutamento delle idee e dei costumi perché riconosciuto come antecedente a ogni stato e ad ogni legislazione umana. E' giunta l'ora che anche lo Statuto della Regione riconosca la radici cristiane del popolo pugliese, quale espressione dell' 'umanesimo perenne' che assegna primato e centralità alla persona - nei suoi diritti, nelle sue libertà e nei suoi doveri. Un gesto che non deve essere un inutile riconoscimento "alla memoria', un omaggio reso ad un passato poco influente sulle questioni che oggi contano davvero, ma che consenta di trarre dai princìpi le conseguenze in ordine all'elaborazione di normative e prassi amministrative rispettose della dignità della persona umana.I n questo senso la Commissione VII si appresta a discutere una mia proposta di modifica dello Statuto che mi auguro possa coerentemente riscontrare lo stesso consenso riscontrato oggi dalla nostra proposta""".

"""E' con orgoglio che rendo noto di avere votato a favore della mozione del collega Damascelli sull'affissione del Crocifisso nell'aula consiliare. Il voto, com'è noto, era a scrutino segreto, ma non ho alcun problema a rivendicare con forza la mia posizione""".
E' quanto afferma in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo. """Sebbene riconosca il senso della laicità delle istituzioni, ci sono temi nei quali occorre sottolineare la formazione personale e collettiva di ciascuno di noi. E per me l'identità di cattolico e l'applicazione quotidiana di principi che sono alla base della mia esperienza umana è imprescindibile dall'azione che ritengo svolgere esclusivamente a favore della collettività e per uno sviluppo etico, sociale ed economico improntato sui principi dell'uguaglianza e dell'equità, a difesa dei più deboli. La presenza del Crocifisso quindi rappresenta per me uno stimolo costante a seguire concretamente una strada di giustizia, moralità e solidarietà, anche e soprattutto dello svolgimento della mia azione politica e istituzionale""".

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