L'auriga dei tre cavalli
L'auriga dei tre cavalli
Vita di città

Come dentro un film “La Sfilata di Attacchi d’Epoca”

Il ritorno della Fiera contadina del 20 Maggio

Da più di un secolo nella distrazione dei tempi che scorrono e dimenticano, la tradizione della Fiera contadina del 20 Maggio, vede al mattino presto il convegno dei carretti e carrettieri, dei cavalli, degli utensili della civiltà contadina nella memoria storica millenaria dei nostri padri. L'esposizione, cui giungono anche dalle città limitrofe, da Bitonto, da Calitri, da San Severo, avviene per tradizione sul "toppo", collinetta del rione Costantinopoli, che costituisce un viaggio nel tempo ed una risorsa della civiltà contadina, che oggi si riscopre anche a tavola nella dieta mediterranea. La storia contadina educa al tempo che scorre sugli zoccoli di ferro, educa all'ambiente tra i nitriti dei cavalli, con lo staffile del carrettiere, icona della civiltà contadina, evocato anche in una poesia del '900 del Pascoli; educa con i campanelli a ritrovare le capre e le pecore che un tempo ci davano il latte e la lana sulla collinetta di Costantinopoli e che affondano le radici canosine della pastorizia dalla civiltà romana, come abbiamo scritto con Marziale e Giovenale nel libro di Dialettologia, "Sulle vie dei ciottoli" e come ritroviamo sui tratturi della Transumanza nella nota locazione di Canosa. E sulle vie di paese, dopo aver acquistato una campanella di ottone fatta a mano per caprette, accogliamo in questa domenica di maggio la sfilata "La Sfilata di Attacchi d'Epoca" , carretti e cavalli tra la meraviglia della gente.

Annuncia e precede la sfilata la meraviglia di un carretto con tre cavalli, con un cavallo bianco al centro e due cavalli col manto nero ai bilancini laterali. Il carrettiere sembra un auriga che guida la "Triga" dell'epoca romana descritta da Pitiscus e Isidoro di Siviglia. I versi latini ci richiamano la Triga che con la Biga e la Quadriga facevano parte dei giochi circensi romani, (in equestrbus circensium certaminibus), ma che rimandano anche ai carri degli eroi di Omero. Mi pare di rivederli nei giochi circensi dell'Anfiteatro romano dell'Antica Canusium. Sono le trighe, carretti a tre cavalli, dedicate agli Dei degli Inferi, in cui i tre cavalli simboleggiano le tre età dell'uomo, che lo strappano (rapiunt) alla vita: la fanciullezza, la gioventù, la vecchiaia. E queste tre età erano presenti sui carretti del 20 maggio e rileggere quei versi latini del Vescovo spagnolo Isidoro: "trigas diis inferis, quia hi per tres aetates homines ad se rapiunt, id est, per infantiam, juventutem, atque senectam".

Esprimiamo vivo apprezzamento ai promotori e organizzatori, invitando a sostenere questa iniziativa, che può essere sfogliata dalla Letteratura e dalla Poesia, dall'Artigianato dei Carretti, dalla gastronomia dei prodotti della civiltà contadina, dal cavallo, vero e grande amico dell'uomo nel lavoro dei campi, nell'equitazione che aveva luogo a Canosa nel "Maneggio". È festa in paese, è tradizione, è cultura, è il 20 Maggio contadino di Canosa. Un nitrito di cavallo in piazza Vittorio Veneto ci saluta, mentre lo staffile del carrettiere, "u scruscète" schiocca nell'aria oltre la velocità del suono!
maestro Peppino Di Nunno, figlio di un carrettiere.
Canosa “La Sfilata di Attacchi d’Epoca” Campanelli di pastoriCanosa “La Sfilata di Attacchi d’Epoca” Pellegrinaggio all'IncoronataCanosa “La Sfilata di Attacchi d’Epoca”  Governo del carrettiereCanosa “La Sfilata di Attacchi d’Epoca” CalesseCanosa “La Sfilata di Attacchi d’Epoca” CarrozzaCanosa “La Sfilata di Attacchi d’Epoca”Canosa “La Sfilata di Attacchi d’Epoca” CarrozzaCanosa “La Sfilata di Attacchi d’Epoca”  Icona del cavallo
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