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Eventi e cultura

"Carte Siciliane", mostra di opere su carta realizzate dall'artista siciliano Salvo Cacicia

L'esposizione, sarà ospitata nel suggestivo Parco Archeologico di San Leucio di Canosa


"Carte Siciliane" è il titolo della mostra di opere su carta realizzate dall'artista siciliano Salvo Cacicia.
L'esposizione, che si inaugura venerdì 26 settembre è curata da Daniela Diaferio e sarà ospitata nel suggestivo Parco Archeologico di San Leucio di Canosa di Puglia, nell'ambito dell'evento: "Un Principe di nome Totò,"realizzato in collaborazione con l'Associazione Itres IMAHR con gli Ambasciatori Giosuè Di Molfetta e Tomasso Chiarella.

Salvo Cacicia, negli spazi archeologici Canosini, presenta una selezione di circa cinquanta opere su carta, della sua trentennale produzione.
Campiture monocromatiche, giochi di contrasti energetici, strati materici, figurazione appena suggerita, quasi evanescente, oppure fortemente marcata.
L'incessante gioco di luce e ombra, di pieno e vuoto, si alternano constantemente nella ricerca artistica dell'autore siciliano. Così, confrontarsi in quella che è stata definita la"pittura appartata" o "silenziosa" ma costante di Salvo Cacicia, invita, comunque, a guardarsi dentro, ad entrare nel vortice delle proprie passioni, in quello spazio nascosto, e a volte inconscio, del non detto, dove il bianco e il nero non sono mai netti.
Nella costante ricerca del colore puro, di simmetria, di equilibrio tra ogni dualità, tra esteriorità ed interiorità, tra mondi e tradizioni culturali diversi; così,il segno, la linea, la curva o i graffi, seguono un loro percorso, che tenta sopratutto di suggerire, piuttosto che imporre una "visione" assoluta.

La sua ricerca artistica, intende fornire delle ipotesi visive e concettuali, che ogni fruitore dell'opera potrà a suo modo sviluppare.
Diversi, pertanto i supporti utilizzati: carta, tela, legno o stoffa tutti di pari "dignità" validi per realizzare le sue tecniche miste, i collages, inchiostri, pastelli, pigmenti, argilla, gesso o la foglia d'oro.

E la carta, in tutte le sue differenti consistenze, costituisce un mezzo "nobile e privilegiato" per l'artista palermitano, che riconosce in questo supporto, tante specifiche qualità, ma anche poteri quali: duttilità, leggerezza e libertà di gesto, d'azione e di pensiero.
L'attualità della carta è, pertanto, per l'artista palermitano indiscutibile: essa rimane un ottimo grande strumento "senza tempo", dove poter praticare il proprio viaggio creativo.

"E' un viaggio pittorico che conosce molte strade - scrive la critica Paola Nicita - passa per le teorizzazioni sul colore di Itten al Bauhaus, guarda i monocromi di Klein e non dimentica la gestualità di Hartung né la lezione di Rothko.
L'Oriente arriva nella modalità del colore, negli antagonismi e negli incontri: la terra e il fuoco rintracciano i loro percorsi comuni si nutrono delle differenze, si completano a vicenda: il rosso, il nero, il bianco, il blu, nella loro essenza, risvegliano una forza fatta di semplicità,delineando nuovi sguardi su cose che pensavamo di conoscere".


Ore 18,30 del 26 Settembre - 16 ottobre 2014
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