Stella Betlemme
Stella Betlemme
Vita di città

Betlemme : La Stella della Natività

Gli auguri di Mons. Padre Pierbattista Pizzaballa

Sulle vie del Vangelo di Luca (cap. 2, v. 15) «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere», scoprendo "il bello, il buono, il vero" della Festa del Natale. E come Pastori in cammino a Betlemme, pellegrini del mondo, sostiamo nella Basilica della Natività, scendiamo nella Grotta della Natività, che rappresenta il maggior significato storico e religioso interculturale; in ginocchio dinanzi al luogo in cui la tradizione vuole che sia nato Gesù. Su una lastra di marmo bianco di un altare fu incastonata una stella di argento a quattordici punte, illuminata da quindici lampade di argento, che rappresentano le diverse comunità cristiane: sei appartengono alla Chiesa greco-ortodossa, quattro a quella cattolica, cinque a quella armeno-ortodossa. La stella a quattordici punte indica la "Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo", come è scritto nel Vangelo di Matteo, al cap. 1, v. 1. Il versetto 16 riporta: "Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo". Il versetto 17 conclude: "La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici". Un numero simbolico a indicare il cammino della genealogia terrena di Gesù e l'incarnazione di Gesù nella storia dell'umanità. La stella riporta al centro in maniera circolare un'iscrizione: HIC DE VIRGINE MARIA IESUS CHRISTUS NATUS EST – 1717. (Qui dalla Vergine Maria è nato Gesù Cristo). Nel 1717 i Cattolici e i Francescani posero una nuova stella di argento sul posto dell'antica deteriorata dal tempo. La stella fu rimossa dai Greci il 12 Ottobre 1847 per rivendicazione di diritti, ma il Sultano nel 1853 impose che la stella venisse rimessa al suo posto, dove giace inchiodata, segno di intercultura, di storia universale, di pace, di fratellanza dei Popoli.

In questo percorso di pace venne attinta nel 1986 la fiamma, simbolo di Pace e di Fratellanza dei Popoli. La fiammella arde perennemente da molti secoli in una lampada ad olio donato a turno dalle Nazioni cristiane della terra ed è situata dietro la stella d'argento della Natività. Un bambino la trasporta da Betlemme a Vienna, dove gli Scout la diffondono nei Paesi europei: è la Luce della Pace da Betlemme. Gli Scout di Trieste dal 1996. in viaggio come i Pastori attraverso Trenitalia la diffondono in tutte le Regioni italiane dopo la Festa di Santa Lucia, giungendo a Barletta, dove abbiamo avviato nel 2004 la consegna della Luce che gli Scout di Canosa, nella guida di Don Michele Malcangio, ricevono e diffondono a Canosa di Puglia(BT). Ogni giorno, a mezzogiorno, come attestano i pellegrini di Canosa con Don Felice Bacco, i Francescani si recano in processione all'Altare della Stella per la preghiera dell'Angelus. Sul lato opposto all'Altare della Natività tre scalini conducono il pellegrino all'altare della Mangiatoia, dove la tradizione indica il luogo dove fu deposto il Bambino, "positum in praesepio" (Luca, cap. 2, v. 12), dove la parola latina "praesepium" significa letteralmente "mangiatoia, greppia".

Nell'attigua Chiesa francescana di Santa Caterina d'Alessandria, eretta nel 1882, viene celebrata la Santa Messa nella notte di Natale, ma ovunque è Natale, è Betlemme. Dopo il presepio della Stella del 2004, nella Scuola Elementare De Muro Lomanto di Canosa, abbiamo riproposto la stella della Natività di Betlemme in un progetto formativo condiviso dalle classi quinte e dalle Insegnanti dell'Istituto Comprensivo Mariano-Fermi di Andria, con la condivisione della docente Nunzia Leone. Anche la Chiesa della Beata Vergine del Carmelo di Canosa, con la guida del Parroco Don Peppino Balice ha rappresentato l'idea dinanzi all'altare dell'Eucarestia. I progetti suddetti promuovono la ricorrenza del terzo Centenario della stella datata 1717, vivificata anche dall'Ottavo Centenario della presenza francescana in Terra Santa dal 1217. Lo stesso Francesco d'Assisi si recò in Terra Santa dal 1219 al 1220. Sulle vie francescane abbiamo condiviso il progetto della Stella con il vegliardo Padre Pio d'Andola, Commissario di Terra Santa delle Puglie e del Molise, accogliendo la Sua testimonianza.In comunione con la Terra Santa ci scrive Mons. Padre Pierbattista Pizzaballa Arcivescovo del Patriarcato Latino di Gerusalemme, condividendo il progetto educativo e inviando alla Scuola, alla Chiesa, alle famiglie "affettuosi auguri natalizi" nel "lasciarci illuminare da questa Stella", con l'invito a "lasciare spazio nel nostro cuore, nella nostra vita al Bambino Gesù".
Buon Natale! Anno Domini 2017
maestro Giuseppe Di Nunno
La Stella fra i bambini di ScuolaPresepe Stella di Betlemme
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