Valorizzare i luoghi di cultura come attrattori per tutti del turismo sostenibile
La nota del giornalista barlettano Nino Vinella
domenica 28 luglio 2024
18.03
iReport
"Tra 'Via Francigena Sud' e 'Via Appia Regia Viarum Patrimonio Unesco' per Barletta (e Canne della Battaglia) la strada più giusta é sempre valorizzare i luoghi di cultura come attrattori per tutti del turismo sostenibile". Così commenta il giornalista barlettano Nino Vinella a nome del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV ed Archeoclub d'Italia APS Canne della Battaglia Barletta. "Le conferme ufficiali pervenute in entrambi i casi sono favorevoli ad un doveroso approfondimento fra tutte le realtà associative e soprattutto imprenditoriali operanti sul Territorio di riferimento in ottica di sinergia e di reciproco interscambio come accoglienza, promozione, profitto e risorse occupazionali per chi ci lavora, passione e spirito di servizio per chi ci opera come Volontariato attivo. Ma, perché purtroppo c'è sempre spazio per il "ma" di turno, l'interrogativo è d'obbligo: a chi spetta compiere la prima mossa? Ovviamente, risponderebbe chiunque, al Comune di Barletta come buona prassi e come Ente civico di riferimento. Ma, secondo "ma" di turno: esistono all'interno del Comune di Barletta, oltre alle rispettabili competenze, le risorse umane (numericamente considerate…) necessarie a fronteggiare questo nuovo impegno. Chi di competenza, ovvero i rispettivi Assessori nonché il Sindaco come capo dell'Amministrazione Cannito bis in carica, dovrebbe immediatamente preoccuparsi di accertare il dato, fra Ufficio Cultura nell'ambito del Settore Beni e Servizi Culturali (dirigente pro tempore dott. Savino Filannino, comandante fra l'altro della Polizia locale) e Ufficio Staff del medesimo Sindaco. Senza peraltro trascurare il personale in forza al locale IAT di Corso Garibaldi che però è di competenza di Puglia Promozione, cioè Regione Puglia. Ed è proprio a questo punto che la presenza dei tre Consiglieri regionali (Caracciolo, Mennea, Tupputi) dovrebbe facilitare la massima coesione d'intenti fra Comune e Regione Puglia. Ovviamente anche qui il condizionale resta d'obbligo…"
Conclude il giornalista Vinella: "Infatti, proprio per la territorialità a cui s'ispirano le nostre Associazioni di riferimento, il tracciato della Via Appia, nella sua diramazione di Via Appia Traiana in transito per il territorio della Provincia fra Canosa di Puglia (Canusium) e Canne della Battaglia (Cannae), va opportunamente spiegato all'opinione pubblica. Basterebbe visitare come si fa con le guide turistiche professionali il decumano, la strada che attraversa la Cittadella per vedere come esistano da decenni ben tre miliari, ovvero i cippi 75, 82 e 88 (in numeri romani) che marcavano il percorso della Via Appia Traiana e che grazie all'ottimo stato di conservazione, consentono di leggere le scritte dedicatorie e i numeri progressivi della serie. La Via Appia, con i suoi 900 km di tracciato da Roma a Brindisi (inclusa la variante traianea) è un monumento lineare, crocevia e patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. "Insieme vogliamo tutelarla, raccontarla e valorizzarla – scriveva nel giorno della firma di sottoscrizione a Roma nel gennaio 223 il primo cittadino Cosimo Cannito. Dove c'è cultura, c'è crescita. Dove c'è cultura, c'è Barletta". Ed anche qui la domanda sorge spontanea. Che fine sta facendo (o ha già fatto) la candidatura Unesco per Canne della Battaglia sulla quale molti hanno cavalcato la propria immagine e visibilità politica (compreso qualche consigliere regionale…) speculando a fini di vantaggio propagandistico?"
Conclude il giornalista Vinella: "Infatti, proprio per la territorialità a cui s'ispirano le nostre Associazioni di riferimento, il tracciato della Via Appia, nella sua diramazione di Via Appia Traiana in transito per il territorio della Provincia fra Canosa di Puglia (Canusium) e Canne della Battaglia (Cannae), va opportunamente spiegato all'opinione pubblica. Basterebbe visitare come si fa con le guide turistiche professionali il decumano, la strada che attraversa la Cittadella per vedere come esistano da decenni ben tre miliari, ovvero i cippi 75, 82 e 88 (in numeri romani) che marcavano il percorso della Via Appia Traiana e che grazie all'ottimo stato di conservazione, consentono di leggere le scritte dedicatorie e i numeri progressivi della serie. La Via Appia, con i suoi 900 km di tracciato da Roma a Brindisi (inclusa la variante traianea) è un monumento lineare, crocevia e patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. "Insieme vogliamo tutelarla, raccontarla e valorizzarla – scriveva nel giorno della firma di sottoscrizione a Roma nel gennaio 223 il primo cittadino Cosimo Cannito. Dove c'è cultura, c'è crescita. Dove c'è cultura, c'è Barletta". Ed anche qui la domanda sorge spontanea. Che fine sta facendo (o ha già fatto) la candidatura Unesco per Canne della Battaglia sulla quale molti hanno cavalcato la propria immagine e visibilità politica (compreso qualche consigliere regionale…) speculando a fini di vantaggio propagandistico?"