Meeting Rimini -Cardinale  Matteo Maria Zuppi
Meeting Rimini -Cardinale Matteo Maria Zuppi

Mattone su mattone. La forza dei legami

Il tema dell'incontro al Meeting di Rimini con la partecipazione del Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente CEI

Al Meeting di Rimini. l'incontro dal titolo "Mattone su mattone. la forza dei legami" svoltosi la scorsa domenica 24 agosto, ha visto anche collaborazione della Fondazione per la Sussidiarietà. E' Intervenuto S.Em. Card. Matteo Maria Zuppi, presidente CEI, arcivescovo di Bologna, mentre, le testimonianze sono state di : Paolo Gobbi, presidente Centro servizi per il volontariato delle Marche; Luigino Quarchioni, Forum terzo settore Marche; Chiara Griffini, presidente Servizio Nazionale per la tutela dei minori della CEI; Maila Quaglia , Cooperativa Sociale Nazareno, e Genny Guariglia, presidente Associazione Icaro, Napoli. Ha moderato Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà. Si è partiti dalla premessa che lo Stato sociale non è solo un insieme di servizi ma implica una qualità di relazioni tra le persone. La domanda che ne è derivata da questo assunto è stata: Qual è il contributo che no-profit e volontariato possono dare e quale collaborazione possono offrire alla Pubblica Amministrazione?

Giorgio Vittadini nell'introduzione ha detto: "L'inizio del bene c'è già anche in un mondo disastrato. Bisogna guardare a questa miriade di minoranze creative nel mondo che stanno costruendo risposte per la gente di adesso, è il metodo di San Benedetto con cui si ricostruisce un mondo in cui vivono anche l'egoismo e la violenza. Quando c'è la gratuità, questo diventa anche un metodo politico" lo ha detto, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, parlando del principio di sussidiarietà. "L'invito alla sussidiarietà è di allearsi col popolo che non smette di lavorare, costruire imprese e opere sociali, e che può essere un fattore di costruzione. Lo ha detto anche Draghi: "A livello di Europa l'esistenza di corpi intermedi può essere un fattore di novità e costruzione se si integra col mondo pubblico". Poi anche Zuppi lo ha riaffermato con la sua autorevolezza anche dal punto di vista dei valori". Vittadini si è poi chiesto come si possa sperare in questo momento in cui tutto sembra cadere. Ha poi citato Cardinale Ratzinger che a Subiaco nel 2005 aveva affermato che bisognava ripartire da minoranze creative. Ha anche citato il Maclntyre che diceva : " un punto di svolta decisivo in quella storia più antica si ebbe quando uomini e donne di buona volontà si distolsero dal compito di puntellare l'imperium romano e smisero di identificare la continuazione della civiltà e della comunità morale con la conservazione di tale imperium. Il compito che invece si prefissero fu la costruzione di nuove forme di comunità". Oggi questo si vede nei legami che ricrescono in situazioni impossibili dove invece rinasce l'umano. Bisogna scommettere su questi luoghi dove rifiorisce l'umano e si rigenerano i rapporti. Per questo oggi si può dire più società, più stato, cioè più collaborazione tra le opere e le istituzioni. Vittadini ha poi dato la parola a persone che sono testimoni del rifiorire dell'umano.

Maila Quaglia ha presentato l'esperienza delle cooperative sociali: Nazareno che cerca di dare risposte a livello lavorativo a ragazzi disabili; Jenny Guariglia che ha raccontato della cooperativa Icaro che aiuta i ragazzi nello studio nel quartiere Sanità di Napoli, Chiara Griffini che ha parlato del Servizio Nazionale della Tutela dei Minori della CEI comunicando con forza uno sguardo e un ascolto di chi è stato ferito e la certezza che il perdono e la riconciliazione possono ricostruire ciò che è stato rotto.
Sono poi intervenuti: Paolo Gobbi, presidente per il centro servizi per il volontariato delle Marche, e Luigini Quarchioni del Forum Terzo Settore Marche, che hanno testimoniato come nelle Marche è in atto una collaborazione della Pubblica Amministrazione con le Associazioni e lo documentano i progetti che realizzano in segno di una vera solidarietà.

Dopo questi interventi, il Cardinale Zuppi ha dichiarato tra l'altro che bisognerebbe dire semplicemente "GRAZIE". Grato della speranza che queste storie hanno rilanciato, ha citato la Bolla di indizione del Giubileo "Spes non confundit" di Papa Francesco sottolineando che la Sussidiarietà è un pensarsi insieme che da speranza, mentre l'autoreferenzialità è sprecare le risorse e di fronte a tanta sofferenza è una cosa grave. Per quanto riguarda il terzo settore Zuppi ha fatto presente il rischio di omologarsi, ovvero di perdere quel fattore fondamentale di opere di condivisione del bisogno che è la gratuità. Si è poi soffermato sulle minoranze creative che sono i mattoni nuovi, certe volte molto ordinarie, che fanno parte della vita quotidiana, ma sempre straordinarie per la gratuità che li caratterizza. Ha aggiunto un'osservazione sulle istituzioni pubbliche, facendo a loro presente che queste opere, certe volte devono fare i salti mortali per andare avanti rischiando che tutto il lavoro fatto venga messo in discussione. Le Istituzioni, in definitiva, hanno delle responsabilità precise, devono riconoscere questi sforzi e valorizzare queste professionalità, questa è la sussidiarietà: aiutare chi condivide il bisogno affinché la sua opera permanga nel tempo. "La sussidiarietà è il modo per dare un futuro a tutti", nella conclusione del suo intervento.
Prof.Leonardo Di Nunno
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