
Gli avanzi dei cenoni della Vigilia e dei pranzi di Natale, trasformati in nuovi piatti
Ricette pratiche e sostenibili per riscoprire la “cucina del giorno dopo”, patrimonio della cultura gastronomica contadina
sabato 27 dicembre 2025
15.41
iReport
Ridurre lo spreco alimentare partendo dalla tavola delle feste, quando otto famiglie su dieci (84%) dichiarano di riutilizzare gli avanzi dei cenoni della Vigilia e dei pranzi di Natale, trasformandoli in nuovi piatti. È questo l'obiettivo rilanciato da Coldiretti, considerando che solo nel 9% delle abitazioni tutto il cibo preparato per imbandire le tavole delle festività natalizie è stato interamente consumato. Dalla cucina tradizionale arrivano però risposte concrete, con i cuochi contadini di Campagna Amica, tra mercati e agriturismi, che propongono anche quest'anno ricette pratiche e sostenibili per recuperare i piatti avanzati, riscoprendo la cosiddetta "cucina del giorno dopo", patrimonio della cultura gastronomica contadina. Carni bollite o arrosti possono diventare la base per sughi veloci o panini gourmet, il pesce già cotto si presta a polpette e insalate tiepide con verdure di stagione, mentre il purè avanzato si trasforma facilmente in crocchette o tortini al forno. Il pane raffermo trova nuova vita in bruschette, polpette di pane o dessert, così come i formaggi misti diventano ingredienti ideali per torte salate. Anche i dolci delle feste, come pandoro e panettone, possono essere riutilizzati per preparare dolci al cucchiaio o tiramisù rivisitati.
Un recupero che non è solo una scelta etica ma anche economica e ambientale, perché contribuisce a ridurre i rifiuti e a valorizzare le tradizioni culinarie locali. Lo spreco alimentare resta infatti un'emergenza, considerato che, secondo l'analisi Coldiretti su dati Waste Watcher International, ogni italiano getta in media 556 grammi di cibo a settimana, con frutta e verdura in testa alla classifica degli alimenti più sprecati. Seguono pane fresco, insalate e ortaggi come cipolle, aglio e tuberi. Coldiretti Puglia diffonde anche una serie di consigli utili per la corretta conservazione degli alimenti. Le pietanze non vanno riposte in frigorifero ancora calde, devono essere ben coperte e sistemate senza sovrapposizioni per consentire una corretta circolazione del freddo. Gli alimenti più deperibili vanno collocati nella parte bassa del frigo. Quando avanzano grandi quantità, il congelatore rappresenta una valida soluzione, meglio se suddividendo il cibo in porzioni più piccole. Lo scongelamento ideale avviene in frigorifero, mentre una volta scongelati i cibi vanno consumati entro 24 ore, senza essere ricongelati. Le pietanze non devono essere riscaldate più di una volta e, nel caso di minestre, sughi e salse, è necessario riportarle a ebollizione. Per gli altri piatti è consigliabile superare i 70 gradi per evitare la proliferazione di batteri. Per la conservazione, Coldiretti consiglia l'uso di contenitori in vetro con chiusura ermetica o del sottovuoto, una tecnica che consente di prolungare ulteriormente la seconda vita degli alimenti
Un recupero che non è solo una scelta etica ma anche economica e ambientale, perché contribuisce a ridurre i rifiuti e a valorizzare le tradizioni culinarie locali. Lo spreco alimentare resta infatti un'emergenza, considerato che, secondo l'analisi Coldiretti su dati Waste Watcher International, ogni italiano getta in media 556 grammi di cibo a settimana, con frutta e verdura in testa alla classifica degli alimenti più sprecati. Seguono pane fresco, insalate e ortaggi come cipolle, aglio e tuberi. Coldiretti Puglia diffonde anche una serie di consigli utili per la corretta conservazione degli alimenti. Le pietanze non vanno riposte in frigorifero ancora calde, devono essere ben coperte e sistemate senza sovrapposizioni per consentire una corretta circolazione del freddo. Gli alimenti più deperibili vanno collocati nella parte bassa del frigo. Quando avanzano grandi quantità, il congelatore rappresenta una valida soluzione, meglio se suddividendo il cibo in porzioni più piccole. Lo scongelamento ideale avviene in frigorifero, mentre una volta scongelati i cibi vanno consumati entro 24 ore, senza essere ricongelati. Le pietanze non devono essere riscaldate più di una volta e, nel caso di minestre, sughi e salse, è necessario riportarle a ebollizione. Per gli altri piatti è consigliabile superare i 70 gradi per evitare la proliferazione di batteri. Per la conservazione, Coldiretti consiglia l'uso di contenitori in vetro con chiusura ermetica o del sottovuoto, una tecnica che consente di prolungare ulteriormente la seconda vita degli alimenti


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