
Turismo e territorio
A Taranto, la “Translatio Corporis Sancti Sabini” per la Rassegna dei Cortei Storici delle Pro Loco di Puglia
domenica 26 ottobre 2025
Canosa di Puglia sarà protagonista alla Rassegna dei Cortei Storici delle Pro Loco di Puglia, in calendario domenica 26 ottobre 2025 a Taranto, con la partecipazione della"Translatio Corporis Sancti Sabini", inserito nella mappatura nazionale delle rievocazioni storiche da parte del Ministero della Cultura grazie all'impegno dell'Amministrazione Comunale ed in particolar modo della consigliera Antonia Sinesi. Anche quest'anno, la Pro Loco di Canosa e la Cattedrale di San Sabino, in stretta sinergia con l'Ente Comunale, promuoveranno la presenza di questo evento identitario, profondamente radicato nella storia e nella devozione della comunità canosina. Ideato dal parroco don Felice Bacco, il Corteo Storico giunto alla XI edizione, rievoca con compostezza e autenticità la traslazione delle reliquie di San Sabino, patrono della città, avvenuta alla fine di luglio dell'anno 800 d.C.
Una rappresentazione che si distingue per il suo carattere devozionale e non spettacolarizzato, configurandosi come una processione che ripercorre i luoghi legati al culto del Santo, dall'antico Complesso Abbaziale di San Pietro, sua prima sepoltura, fino alla Cattedrale di San Sabino. Il gruppo che rappresenterà Canosa a Taranto sarà composto da 93 figuranti e 22 timpanisti, in rappresentanza dei "Cittadini Volontari della Traslazione", custodi di una memoria collettiva tramandata con passione e cura.
Il Corteo propone una fedele ricostruzione storica e simbolica, articolata in diversi settori che comprendono figure religiose, aristocratiche e popolari. L'intero impianto narrativo si fonda su fonti storiche autentiche, tramandate da San Gregorio Magno, Paolo Diacono e dall'Anonimo Canosino, e riprese nella "Storia della Chiesa di Canosa" del prevosto Tortora.
Le sintesi testuali sono curate dalla professoressa Nunzia Lansisera, docente di lettere presso il Liceo "E. Fermi" di Canosa, mentre le veste sceniche, ideate e realizzate con straordinaria competenza artistica, portano la firma della professoressa Elena Di Ruvo, già docente di arte e costume. I materiali utilizzati provengono da un paziente lavoro di ricerca, recupero e donazioni spontanee da parte della cittadinanza.
Il percorso storico e devozionale, che a Canosa si sviluppa per circa un chilometro, abbraccia i luoghi più significativi della spiritualità locale: il Complesso archeologico di San Pietro, i resti dell'Abbazia benedettina di San Quirico in via Imbriani e la Cripta della Cattedrale dedicata a San Sabino, consacrata nel 1102 da Papa Pasquale II.
"Il Corteo Storico in onore del Santo Patrono Sabino - afferma l'Assessore alla Cultura Cristina Saccinto - é uno dei tratti identitari della nostra città che rappresenta al meglio il nostro passato. L'inserimento nella mappatura nazionale delle rievocazioni storiche é solo una tappa di un percorso di valorizzazione che vede la Pro Loco affiancare costantemente l'Amministrazione Comunale. É grazie all'impegno di tanti volontari, professionisti, esperti e figuranti che sarà possibile ancora una volta promuovere Canosa e le sue ricchezze culturali".
Mentre, il presidente della Pro Loco Elia Marro spiega: "Portare a Taranto il nome di Canosa e la storia di San Sabino significa condividere con l'intera regione una pagina autentica della nostra identità. Dietro ogni abito, ogni passo e ogni gesto del corteo c'è il lavoro di tanti volontari, docenti, cittadini e giovani che credono nel valore della cultura come strumento di coesione e di memoria. La partecipazione a questo raduno non è solo una presenza, ma un segno dell'impegno costante della Pro Loco nel promuovere e custodire le radici della nostra comunità".
Una rappresentazione che si distingue per il suo carattere devozionale e non spettacolarizzato, configurandosi come una processione che ripercorre i luoghi legati al culto del Santo, dall'antico Complesso Abbaziale di San Pietro, sua prima sepoltura, fino alla Cattedrale di San Sabino. Il gruppo che rappresenterà Canosa a Taranto sarà composto da 93 figuranti e 22 timpanisti, in rappresentanza dei "Cittadini Volontari della Traslazione", custodi di una memoria collettiva tramandata con passione e cura.
Il Corteo propone una fedele ricostruzione storica e simbolica, articolata in diversi settori che comprendono figure religiose, aristocratiche e popolari. L'intero impianto narrativo si fonda su fonti storiche autentiche, tramandate da San Gregorio Magno, Paolo Diacono e dall'Anonimo Canosino, e riprese nella "Storia della Chiesa di Canosa" del prevosto Tortora.
Le sintesi testuali sono curate dalla professoressa Nunzia Lansisera, docente di lettere presso il Liceo "E. Fermi" di Canosa, mentre le veste sceniche, ideate e realizzate con straordinaria competenza artistica, portano la firma della professoressa Elena Di Ruvo, già docente di arte e costume. I materiali utilizzati provengono da un paziente lavoro di ricerca, recupero e donazioni spontanee da parte della cittadinanza.
Il percorso storico e devozionale, che a Canosa si sviluppa per circa un chilometro, abbraccia i luoghi più significativi della spiritualità locale: il Complesso archeologico di San Pietro, i resti dell'Abbazia benedettina di San Quirico in via Imbriani e la Cripta della Cattedrale dedicata a San Sabino, consacrata nel 1102 da Papa Pasquale II.
"Il Corteo Storico in onore del Santo Patrono Sabino - afferma l'Assessore alla Cultura Cristina Saccinto - é uno dei tratti identitari della nostra città che rappresenta al meglio il nostro passato. L'inserimento nella mappatura nazionale delle rievocazioni storiche é solo una tappa di un percorso di valorizzazione che vede la Pro Loco affiancare costantemente l'Amministrazione Comunale. É grazie all'impegno di tanti volontari, professionisti, esperti e figuranti che sarà possibile ancora una volta promuovere Canosa e le sue ricchezze culturali".
Mentre, il presidente della Pro Loco Elia Marro spiega: "Portare a Taranto il nome di Canosa e la storia di San Sabino significa condividere con l'intera regione una pagina autentica della nostra identità. Dietro ogni abito, ogni passo e ogni gesto del corteo c'è il lavoro di tanti volontari, docenti, cittadini e giovani che credono nel valore della cultura come strumento di coesione e di memoria. La partecipazione a questo raduno non è solo una presenza, ma un segno dell'impegno costante della Pro Loco nel promuovere e custodire le radici della nostra comunità".

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