Verga (Uil Scuola): «Sconfitta una visione ragionieristica della Scuola»

Parole positive del Segretario pugliese del sindacato sul piano di dimensionamento scolastico

venerdì 24 gennaio 2014 13.40
Ieri l'approvazione e la presentazione del nuovo piano di dimensionamento scolastico per l'anno 2014/2015 da parte della Regione Puglia, oggi le parole del numero uno di Uil Scuola, Giovanni Verga: «Abbiamo apprezzato il continuo e costante coinvolgimento delle organizzazioni sindacali da parte del'Assessore Sasso nelle decisioni che riguardano il futuro della scuola pugliese. La Giunta regionale ha ascoltato la nostra voce, contraria alle indicazioni ministeriali che, con l'auspicio di creare scuole 'normodimensionate', avrebbero potuto spingere la Regione ad ulteriori accorpamenti, con precise indicazioni da parte del MEF».

Sono parole di soddisfazione quelle espresse dal Segretario generale regionale della UIL Scuola Puglia, che ricorda anche come «la Puglia, a differenza di altre Regioni, ha già dato abbastanza in termini di riduzione di scuole, per il solo fatto di aver rispettato una legge statale di cui una parte è stata, successivamente, dichiarata incostituzionale. Si pensi che in un solo biennio sono state tagliate ben oltre 200 scuole. Dobbiamo recuperare gli istituti sottodimensionati avendo, la Puglia, una media regionale, tra le più alte in Italia, di circa 920 alunni per scuola. Ora chiediamo che l'Assessore si concentri sulle scuole 'pollaio' e su quei Comuni sordi alle difficoltà gestionali che si ripercuotono, quotidianamente, sui lavoratori della scuola con chiare conseguenze negative per gli organici e per la qualità del servizio, anche perché il MEF punta, ingiustificatamente, ad una media regionale di circa 970 alunni/scuola. Per il prossimo anno scolastico la Puglia conterà 685 Scuole di cui 21 sottodimensionate al parametro di 600 alunni oltre 15 CPIA».

Sarà ora necessario affrontare le problematiche connesse all'edilizia scolastica. Il Governo centrale, è sotto gli occhi di tutti, ha deciso di non tagliare gli sprechi in altri ambiti ma di fare cassa cercando di mettere in continuazione le mani in tasca ai lavoratori della scuola: «La visione ragionieristica dell'universo formativo ne esce sconfitta, a vantaggio di una scuola di qualità, che deve diventare riferimento per un nuovo percorso di crescita, sia a livello regionale che nazionale. In un momento come l'attuale, caratterizzato da una profonda crisi economica e sociale, usare la scure, sempre e comunque, non produce effetti positivi – conclude il Segretario Generale della UIL Scuola regionale – piuttosto bisogna investire nella scuola, migliorandone l'offerta didattica e formativa, per far sì che le nuove generazioni possano affacciarsi in maniera competitiva sul mercato del lavoro e sulla scena sociale, favorendone l'impegno».