La Repubblica Italiana compie 75 anni
Nuova stagione di ripresa e rinascita
mercoledì 2 giugno 2021
11.14
Il 2 giugno 2021 si celebrano i 75 anni della Repubblica italiana nata nel 1946. Una data che "segnava anch'essa un nuovo inizio: la edificazione di una casa comune, basata sulla libera sottoscrizione di un patto di cittadinanza da parte dei cittadini e, per la prima volta, delle cittadine". Ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella agli ambasciatori ospitati al Quirinale per la Festa della Repubblica che ha tracciato un parallelismo tra l'uscita dalla pandemia e l'uscita dalla Seconda guerra mondiale. "Sulle macerie il popolo italiano, i popoli d'Europa, i popoli del mondo, si proposero di non ripetere gli errori del passato. Non sempre vi siamo riusciti" ha fatto notare il presidente della Repubblica. "Ma la spinta alla rinuncia della guerra, come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, è stata allora, e rimane, robusta e forte. E' un disegno incompiuto, per il quale moltiplicare gli impegni comuni. Con questa convinzione e in questa prospettiva auguro a tutti buona Festa della Repubblica Italiana"
Quest'anno le celebrazioni del 75° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana sono state dedicate al Milite Ignoto. Esattamente 100 anni fa ebbe luogo la tumulazione, nel sacello all'Altare della Patria a Roma, delle spoglie di un anonimo combattente caduto durante la 1^ guerra mondiale. La sua tomba al Vittoriano è una sepoltura simbolica, avvenuta il 4 novembre 1921, terzo anniversario della vittoria del conflitto bellico, e rappresenta tutti coloro che sono morti in un conflitto e che non sono mai stati identificati. La scelta della salma da tumulare fu fatta da Maria Maddalena Bergamas di Gradisca d'Isonzo, madre di un sottotenente disperso, caduto in combattimento nel 1916. La donna fu chiamata a scegliere tra undici salme ignote di militari, caduti nei più significativi teatri di guerra. Le altre dieci furono tumulate nel cimitero di guerra di Aquileia.
Con la deposizione di una corona d'alloro da parte del sindaco di Canosa di Puglia, Roberto Morra al Monumento dei Caduti nella Villa Comunale si è svolta stamani la cerimonia della Festa della Repubblica Italiana alla presenza delle autorità, civili e militari e dei rappresentanti delle associazioni d'arma e di volontariato.
Foto a cura di Savino Mazzarella
Quest'anno le celebrazioni del 75° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana sono state dedicate al Milite Ignoto. Esattamente 100 anni fa ebbe luogo la tumulazione, nel sacello all'Altare della Patria a Roma, delle spoglie di un anonimo combattente caduto durante la 1^ guerra mondiale. La sua tomba al Vittoriano è una sepoltura simbolica, avvenuta il 4 novembre 1921, terzo anniversario della vittoria del conflitto bellico, e rappresenta tutti coloro che sono morti in un conflitto e che non sono mai stati identificati. La scelta della salma da tumulare fu fatta da Maria Maddalena Bergamas di Gradisca d'Isonzo, madre di un sottotenente disperso, caduto in combattimento nel 1916. La donna fu chiamata a scegliere tra undici salme ignote di militari, caduti nei più significativi teatri di guerra. Le altre dieci furono tumulate nel cimitero di guerra di Aquileia.
Con la deposizione di una corona d'alloro da parte del sindaco di Canosa di Puglia, Roberto Morra al Monumento dei Caduti nella Villa Comunale si è svolta stamani la cerimonia della Festa della Repubblica Italiana alla presenza delle autorità, civili e militari e dei rappresentanti delle associazioni d'arma e di volontariato.
Foto a cura di Savino Mazzarella