
Un Paese di Poesia
Il dialetto nel museo a cielo aperto
Il poeta Sante Valentino alla rassegna libraria "Canosa di Puglia tra scrittori e storie"
sabato 9 agosto 2025
12.25
Buona la prima! Esordio all'aperto per la rassegna libraria intitolata "Canosa di Puglia tra scrittori e storie" che lo scorso 7 agosto ha proposto l'incontro con il poeta Sante Valentino all'interno del parco archeologico degli Ipogei Lagrasta (IV sec. a.C.- I sec.d.C.), il più importante complesso funerario di Canusium e dell'intera regione. Una location suggestiva per la rassegna, organizzata e promossa dal Polo Biblio-Museale BAT, sotto il patrocinio del Comune di Canosa di Puglia, che ha ospitato l'autore di due volumi: il primo intitolato "Le pergamene del poeta"; il secondo "Le ciàule", una raccolta di componimenti in dialetto di diverso genere in un mix di cultura, storia e tradizioni legate al passato e "al nostro territorio" tramandate, spesso oralmente, di generazione in generazione. Per gli onori di casa ed i saluti istituzionali sono intervenuti tra gli altri: l'assessore alla cultura e all'archeologia Cristina Saccinto; la guida turistica, Renato Tango per la FAC e la direttrice del Polo Biblio-Museale BAT, Rosa Anna Asselta che ha ringraziato i presenti e il poeta Sante Valentino per la partecipazione alla rassegna libraria dedicata agli autori canosini o scrittori che hanno narrato storie e connessioni sulla città conosciuta in tutto il mondo per la sua storia ultramillenaria.
"Il dialetto che il poeta Sante Valentino definisce come 'voce del cuore, lingua della terra, dei sentimenti, dell'infanzia' che conduce nei meandri di una storia e di un popolo narrando piccoli scorci, tradizioni e vicende della cultura contadina Canosina altrimenti destinate all'oblio." Esordisce così l'avvocato Enzo Princigalli, nel commento a margine della serata dopo aver dialogato con l'autore canosino Sante Valentino, in veste di moderatore dell'incontro, rimarcando: " l'importanza ed il valore del dialetto e la straordinaria capacità di Sante Valentino di dipingere con l'espressività del linguaggio in vernacolo, quadretti di civiltà contadina e non solo. Letture che suscitano momenti di intensa commozione ed emozione in modo particolare per coloro che hanno avuto come generazione la fortuna di vivere Canosa negli anni più belli dal dopoguerra al miracolo economico senza la dannazione del cellulare e della vita frenetica e alienante". I ricordi attraverso il dialetto, patrimonio linguistico di valore inestimabile, che deve continuare a vivere e "resistere ai neologismi e anglicismi ricorrenti nel parlato quotidiano" e che deve essere tramandato e divulgato in modo corretto a tutti i livelli ed alle nuove generazioni anche sui social. Questi potenti mezzi della comunicazione e della conversazione rapida ed istantanea, che permettono di interagire e condividere la bellezza del dialetto devono contribuire alla salvaguardia di questa lingua, patrimonio culturale immateriale che racchiude storia, tradizioni ed identità della comunità canosina.
Riproduzione@riservata
"Il dialetto che il poeta Sante Valentino definisce come 'voce del cuore, lingua della terra, dei sentimenti, dell'infanzia' che conduce nei meandri di una storia e di un popolo narrando piccoli scorci, tradizioni e vicende della cultura contadina Canosina altrimenti destinate all'oblio." Esordisce così l'avvocato Enzo Princigalli, nel commento a margine della serata dopo aver dialogato con l'autore canosino Sante Valentino, in veste di moderatore dell'incontro, rimarcando: " l'importanza ed il valore del dialetto e la straordinaria capacità di Sante Valentino di dipingere con l'espressività del linguaggio in vernacolo, quadretti di civiltà contadina e non solo. Letture che suscitano momenti di intensa commozione ed emozione in modo particolare per coloro che hanno avuto come generazione la fortuna di vivere Canosa negli anni più belli dal dopoguerra al miracolo economico senza la dannazione del cellulare e della vita frenetica e alienante". I ricordi attraverso il dialetto, patrimonio linguistico di valore inestimabile, che deve continuare a vivere e "resistere ai neologismi e anglicismi ricorrenti nel parlato quotidiano" e che deve essere tramandato e divulgato in modo corretto a tutti i livelli ed alle nuove generazioni anche sui social. Questi potenti mezzi della comunicazione e della conversazione rapida ed istantanea, che permettono di interagire e condividere la bellezza del dialetto devono contribuire alla salvaguardia di questa lingua, patrimonio culturale immateriale che racchiude storia, tradizioni ed identità della comunità canosina.
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