Nabucco
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Le Pillole

Nabucco Atomico e Guerra Nucleare  

Vincitori e vinti, la forza dell'amore che unifica

Grande rappresentazione del Nabucco di Giuseppe Verdi, andato in scena lo scorso sabato 21 giugno 2025 all'Arena di Verona, sceneggiatura e regia visionarie di Stefano Poma . Un Nabucco Atomico , le due polarità dell'atomo scisse dalla fissione nucleare, due popoli in lotta, AssiroBabilonesi ed Ebrei, vincitori e vinti, la forza dell'amore che unifica. Una metafora che evidenzia il rischio di conquiste scientifiche in mani sbagliate portatrici di morte, come in quelle del re Nabucco che, mentre il fungo atomico supera la clessidra del tempo , si autodichiara non solo Re ma Dio. Il monito per i popoli di ieri, di oggi, di domani è la clessidra con la scritta "Vanitas" , severa richiesta di attenzione e decisioni a chi pensa con la tecnologia, con l'uso scriteriato delle armi, con la superbia economico- finanziaria, di opporsi al naturale scorrere del tempo che inesorabilmente azzera ogni azione umana. La realtà del passaggio vita morte ritorna a far trionfare la Natura capace di risettarsi su un nuovo equilibrio per la Umanità. A poche ore dall 'ascolto dello struggente "Va, pensiero", al pensiero , alla sua forza come base della libertà e della condizione umana, arma psicologica che "infonda al patire virtù " la notizia più brutta, tra le già cogenti relative a Gaza, a Kiev, alle tante guerre in tante parti del mondo, dell'attacco diretto , dopo il '"lavoro sporco" (deprecabile espressione) di Israele ,degli Stati Uniti ai siti atomici iraniani di Fordow, Natanz, Isfahan con utilizzo di bombardieri Stealth armati con bombe "bunker buster", 13000 chilogrammi di esplosivo, capaci di distruggere bunker sotterranei fortificati a circa 60 metri di profondità .

La Agenzia Atomica Internazionale ha confermato che non ci sono state emissioni radioattive in quanto l'uranio arricchito al 60% era stato, in via precauzionale, trasportato dalle milizie Iraniane altrove , in un sito strettamente segreto , di cui nessuno osa parlare .
La politica Iraniana con le dichiarazioni del Presidente Pezeshkian ed i tanti colloqui del Ministro degli Esteri Araghchi si è mostrata offesa, pronta alla rivalsa ma volenterosa a risedersi ad un tavolo di discussione . La parte dei cattivi è lasciata ai Pasdaran , Corpo delle guardie della Rivoluzione Islamica che hanno dichiarato l'inizio della guerra contro le basi Americane in Medio Oriente , accompagnata da operazioni militari mirate al blocco dello stretto di Hormuz , senza tralasciare, non nominandoli ,possibili attentati terroristici punitivi . Poi è arrivata la quiete Trumpiana dopo la tempesta di fuoco ma in Iran ci sono stati e continuano ad esserci arresti di traditori, Iraniani e non ,fiancheggiatori del Mossad ,il potente servizio segreto Israeliano che grazie alle sudette complicità interne ha decimato i vertici militari Iraniani subito rimpiazzati . Con il cuore in pena bisogna considerare che la Terza Guerra Mondiale , una guerra nei fatti nucleare , potrebbe essere più vicina di quanto possiamo, seguendo azioni e dichiarazioni di potenti senza logica , immaginare . Se gli Stati Uniti dopo questa descritta come azione predittiva non si fermassero , se riprendessero in seria considerazione la realtà di un Iran detentore di 400 kg almeno di uranio arricchito al 60%, che ha dichiarato parimenti la non rinuncia al suo programma nucleare , cosa faranno Russia e Cina , i paesi del Golfo , Turchia , Egitto , Iraq e gli altri paesi in possesso della bomba atomica ? Il Presidente Trump dopo le bombe di avvertimento ,che hanno distrutto solo le centrifughe , ha abbandonato la idea Israeliana di capitolazione totale del regime Iraniano tanto caldeggiata dal suo amico Netanyau ?
Capitolo a parte è rappresentato dalla nostra fragile ed inconcludente Europa , senza alcun peso oggi nel mondo geopolitico , con una Nato che rischia di essere orfana povera di mamma Usa .Il vertice Nato si è concluso in malo modo , senza luci da parte di una Comunità Europea divisa , impaurita dalla voce forte del Tycoon . Il Ministro Crosetto alla Università di Padova aveva prima del vertice Nato realisticamente dichiarato : " da due anni spiego alla Nato che la Nato non ha più ragione di esistere, perchè una volta al centro del mondo era l'Atlantico ora il centro del mondo è il mondo " . Ed invece si pensa di ripartire rendendo disponibile il 5% del PIL di ciascuna nazione per spese militari di riarmo L' Italia sta faticosamente posizionandosi al 2% , 3 punti di PIL aggiuntivi sono pari a circa 40 miliardi di euro/ anno . Il Ministro Giorgetti ha detto chiaramente che , non volendo accrescere un debito pubblico già in forte crescita per altre spese , considerati i problemi di lavoro ,sanità dei nostri operai ma anche della giovane classe media ,questo approccio la nosta Repubblica non può permetterselo. Il ministro Salvini tace da un po sulle spese militari ma assicura che la nostra Italia starà lontana da ogni guerra , dimenticando le basi Americane in Italia che contano 11000 militari senza contare i familiari al seguito . La Presidente decisionista Meloni ha detto si impegnando nel riarmo nazionale , altro sacrosanto errore, i bilanci pubblici dei prossimi 10 anni del nostro Paese.

I popoli liberi , anche gli Americani , sono stanchi di scelte assurde come il "Riarm Europe", la gente vuole vivere in pace, vuole tenere lontana la paura della guerra , vuole un welfare che aiuti i più deboli a vivere meglio, nel rispetto del sacro diritto della persona umana. Basta con le armi e la Chiesa di Roma contro le guerre è apertamente schierata ; sulla scia di Papa Francesco, Papa Leone ha chiesto nel corso del Giubileo dei Governanti a chi ha il potere politico di attivare una seria conversione del debito pubblico dei paesi poveri , di creare un fondo per debellare malattie e fame , di utilizzare i soldi preventivati o preventivabili per il riarmo a favore degli ultimi di ciascuna nazione , avendo considerato che anche in nazioni ad economia avanzata c'è gente che non ce la fa , come sappiamo bene noi in Italia dove anche la classe media oggi soffre. In questo senso vanno lette le parole del Cardinale Parolin a commento dei due cortei a Roma sul No Riarm : " bene la piazza contro la corsa al riarmo" . A Roma circa 50000 persone simbolicamente si sono distese per terra alla fine della marcia dalla Piramide al Colosseo , un tappeto che voleva ricordare i tanti morti delle tante guerre del nostro tempo . Il riarmo non è la medicina dal nome "sicurezza " che placa la paura , " si vis pacem para pacem ". Il prossimo 12 ottobre tutti in marcia da Perugia ad Assisi per la Pace e la Fraternità
Nunzio Valentino
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