Natività Presepe
Natività Presepe
Stilus Magistri

La Stella biblica di Betlemme

Natività sotto l’altare della Chiesa di Gesù Liberatore

Accostandoci a Natale al Presepe ci poniamo in cammino come i Pastori della notte santa verso Betlemme e ci poniamo, come ha detto Don Primo Mazzolari, a piedi scalzi dinanzi al Bambino Gesù offrendo due lacrime che rendono perle i nostri occhi. Così si posano in ginocchio i pellegrini nella Basilica della Natività a Betlemme, dove è situata una stella d'argento nella Grotta della Natività, sotto un altare, sulla nuda roccia, nel luogo indicato dalla tradizione dove è nato Gesù. L'iscrizione in latino incisa in maniera circolare riporta:

HIC DE VIRGINE MARIA IESUS CHRISTUS NATUS EST -1717.
La Stella d'argento inchiodata sui marmi dell'altare posta dai Francescani e custodita dagli Ortodossi, riporta 14 punte, mentre ardono due lumi ad olio da dove viene prelevata la Luce della Pace di Betlemme, che gli Scout di Vienna e di Trieste diffondono sul treno nelle città italiane. La Stella d'argento è diventata a Canosa di Puglia un'opera di Scuola e un progetto presepistico formativo nel 2007 e 2009 nella Scuola Primaria Enzo De Muro Lomanto. Il diametro esterno della Stella è di cm.40. Anche in una scuola primaria di Andria è diventata un progetto formativo.

Quest'anno 2020 il manufatto sacro donato dalla Scuola, dopo la Chiesa della B. V. del Carmelo è stato accolto da Don Michele Pace, Parroco della Chiesa di Gesù Liberatore nella Città nuova di Canosa Alta e collocato, come nella Grotta della Natività a Betlemme, sotto l'altare dell'Eucarestia. L'altare si fa capanna alta cm.80, lunga 1 metro e profonda m. 1,20 con la Stella di cm. 40 di diametro. In uno studio di scambio culturale e spirituale con Betlemme nel 2017 Mons. Pierbattista Pizzaballa, oggi Patriarca Latino di Gerusalemme, ci inviava un messaggio sempre attuale: "auguro a ciascuno di voi di lasciarsi sempre illuminare da questa stella, lasciando spazio per il Bambino Gesù nel nostro cuore e nella nostra vita, come nella capanna di Betlemme".

Nel progetto di Scuola del 2007 i Custodi Francescani della Terra Santa ci hanno illuminato sul significato della simbologia delle 14 punte, che indicano la genealogia terrena di Gesù, nel cap. 1 del Vangelo di Matteo. Rileggiamo il testo del cap. 1 di Matteo: «Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide......
La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici... a Cristo, è infine di quattordici», con la ripartizione degli antenati di Gesù in tre serie di 7 + 7 generazioni.
Rileggiamo meditando le connotazioni riportate dalla Bibbia di Gerusalemme al capitolo di Matteo.
"La genealogia di Matteo si restringe all'ascendenza israelitica del Cristo e mira a ricollegarlo ai principali depositari delle promesse messianiche, Abramo e Davide, e ai discendenti regali di quest'ultimo. Agli occhi degli antichi la paternità regale bastava a conferire tutti i diritti ereditari della stirpe davidica. Ciò non esclude che Maria stessa sia appartenuta a questa stirpe"

La simbologia delle 14 generazioni individua nella stirpe israelitica la stirpe dell'umanità in cui si è incarnato il Figlio di Dio, restando nella vita e nella storia dell'uomo dall'Anno del Signore , A. D.. che ha datato anche la nostra civiltà, come riportano case, palazzi, edifici, Università, Chiese e monumenti. Ogni giorno a mezzogiorno nell'ora dell'Angelus, i Francescani muovono in processione fino alla Stella della Grotta della Natività in preghiera, come ci ha riferito anche in testimonianza Don Felice Bacco.Da Betlemme il Custode della Terra Santa, padre Francesco Patton ci ha indirizzato un messaggio:«Ieri a Betlemme abbiamo dato inizio a un nuovo anno liturgico. Possa il Bambino di Betlemme, il nostro Signore Gesù Cristo portarci un anno di serenità e di ritorno alla normalità dopo la tribolazione che abbiamo passato nel corso di questo 2020».
Buon Natale A. D. 2020
Maestro Peppino Di Nunno
Comunità Parrocchiale di Gesù Liberatore - Parroco Don Michele Pace
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