Catterina Ferrara
Catterina Ferrara
Stilus Magistri

In memoria di Caterina Ferrara

Radici storiche della Chiesa dell’Immacolata a Canosa

Mentre si celebra la festa di Santa Caterina, ieri sera a Canosa di Puglia, per la vigilia si sono accesi i falò delle tradizioni popolari tramandate che evocano le "fanòve" dal greco fanòs, fiamma, fiaccola, fuoco sacro. Chiamatele fanòve e non genericamente falò che globalizza il lessico delle tradizioni. Questa giornata ci richiama la figura della Santa martire e la storia di Caterina Ferrara, suggellata nel monumento marmoreo del Camposanto, che "nel silenzio degli estinti ammaestra i viventi" nelle radici della Chiesa dell'Immacolata Concezione, nel culto cittadino. Trascriviamo una scheda esistenziale della Famiglia Ferrara Petroni, sulle vie della Transumanza, sul Regio Tratturo da Rivisondoli in Abruzzo alla Capitanata. Una tragica morte di Caterina si converte in un atto di amore, di carità nella donazione della Cappella gentilizia alla Diocesi, al Comune.
Leopoldo Ferrara di Rivisondoli a 26 anni sposa nel 1836 donna Maria Petroni di anni 22 canosina. Nacque un anno dopo nel 1837 la figlia Caterina, che porta il nome della nonna paterna Caterina Patini. La bambina Caterina a quattro anni resta orfana di padre. La Madre donna Maria Petroni resta vedova per la morte del Ferrara a soli 27 anni. Muore a Rivisondoli il 18 dicembre 1841 dove viene sepolto, come abbiamo ritrovato per la prima volta nelle ricerche storiche presso il Comune di Rivisondoli. Caterina cresceva "Giovanetta per forma venusta, usata a tutte muliebri virtudi……unico vanto e sola delizia (della madre ) da feral morbo percossa alla quindecima primavera". La lapide marmorea del Camposanto della madre "miserrima" non scrive mai la parola morte, avvenuta il 21 dicembre 1951 come da atto di morte ritrovato e avvenuta nel Palazzo Petroni Ferrara in angolo di Piazza Terme "dette Ferrara" ancora oggi in Toponomastica con il Largo Ferrara da Via Imbriani. La madre in una poesia di letteratura e di amore trafitto in fede scrive: "tornavasi in seno a Dio". Donna Maria Petroni resta con il lutto e dona la Chiesa e risorse di moneta ogni 8 dicembre alle donzelle povere del paese come dote nuziale.

Cercasi la tomba di donna Maria Petroni
La benemerita Maria Petroni visse nel lutto di sposo e di figlia unigenita fino a 70 anni, nell'addio del febbraio 1880. Pensiamo che riposasse accanto alla figlia Caterina, ma per ora non risulta certo, interpellando il Dott. Ferrara da Foggia, diligente testimone vivente che approda ogni anno a Canosa nella Chiesa dell'Immacolata per la celebrazione della Santa Messa.
Abbiamo ritenuto nella Cappella della Famiglia Petroni, ma la benemerita novantenne Signora Carmen in Petroni ha verificato non esistente. Lei ci ha fatto scoprire dall'Archivio di Famiglia il sigillo del Caduceo posto sui marmi della tomba di Caterina Ferrara.
Abbiano chiesto a più istituzioni e auspichiamo una ricerca al diligente Cappellano del Cimitero, Don Mario Porro.
In ogni caso il suo nome in memoria di Chiesa è stato ritrovato da noi sulla campana della Chiesa dell'Immacolata nel fregio bronzeo: SIGNORA MARIA PETRONI A D 1877, tre anni prima della morte, associata ad altra campana dedicata alla figlia nel culto di Santa Caterina raffigurata con la palma del martirio. I rìntocchi dei sacri bronzi parlano ancora oggi nell'edificio sacro.
Oggi 25 novembre Festa di Santa Caterina rinnoviamo la memoria nella fede che "tornava in seno a Dio" e nel patrimonio storico e spirituale della Chiesa e del paese di Canosa di Puglia, nella donazione di carità.
Portiamo un fiore nella Chiesa dell'Immacolata e sulla tomba monumentale di arte, poesia, amore e fede, cercando la tomba della madre.
Le radici ammaestrano i viventi e rivivono nella preghiera in terra e in cielo.
Maestro Giuseppe Di Nunno
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