Storia e dintorni
Racconti di Luce sull'Ipogeo del Cerbero
Presentati dall’architetto Donato Maniello dello Studio Glowarp
mercoledì 2 gennaio 2019
22.58
Tra le mete preferite dai turisti giunti a Canosa di Puglia(BT) durante le vacanze natalizie spicca la visita all'Ipogeo del Cerbero, così definito per via del mitologico cane trifauce che lo contraddistingue. Sulla scelta hanno influito le notizie a margine del convegno "Viaggio nell'ADE.Racconti di Luce sull'Ipogeo del Cerbero", svoltosi il 20 dicembre 2018 presso l'aula magna del Liceo "Enrico Fermi" di Canosa con la presentazione e inaugurazione del percorso multimediale in realtà spaziale aumentata su una delle spettacolari testimonianze archeologiche risalenti al III secolo a.C.. che a differenza degli altri ipogei scavati nel tufo, questo è stato cavato nello strato di terreno argilloso. È stata di sicuro la novità più bella ed interessante offerta nell'ambito del programma "Natale In… Archeologia 2018" organizzato e promosso dalla Fondazione Archeologica Canosina Onlus e dalla ditta Tango Renato-servizi per l'archeologia e il turismo, sotto il patrocinio del Comune di Canosa di Puglia e del Polo Museale della Puglia. Molte le richieste pervenute ed esaudite, a detta delle guide turistiche, ricevendo consensi ed apprezzamenti per la narrazione archeologica-storica attraverso la tecnologia della Spatial Augmented Reality, con un approccio ad alto impatto comunicativo e culturale. """Un bambino che esclama 'che bello!' mentre osserva l'installazione con il padre; aver visto alcune persone commosse dopo la visione, sono queste le migliori ricompense per il lavoro creato. Raccontare storie e rendere coinvolgente la visita attraverso la narrazione digitale è la finalità che porto avanti da anni da quando ho fondato lo Studio Glowarp specializzato nell'applicazione della Spatial Augmented Reality (SAR), meglio conosciuta come video mapping, per comunicare i beni archeologici e culturali.""" E' la prima dichiarazione rilasciata dall'architetto, Donato Maniello, Dottore di Ricerca in Materiali e Strutture per l'Architettura e Docente di "Applicazioni digitali per le arti visive" e "Progettazione multimediale" presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli che sta trascorrendo le festività nella sua città natale dopo aver preso parte al convegno "Viaggio nell'ADE. Racconti di Luce sull'Ipogeo del Cerbero", in veste di relatore, ideatore e curatore del progetto.
"""Un percorso che inizia lungo il dromos e che proietta i visitatori in un mondo sotterraneo. Il fregio dell'ipogeo del cerbero si presta in modo ottimale ad essere raccontato da questa tecnologia. Buona parte di esso infatti è andato distrutto per metà e grazie alle ipotesi di ricostruzione delle parti mancanti effettuate dalla dottoressa Corrente della soprintendenza e in seguito ottimizzate e rielaborate, si è avuta la possibilità di creare una storia raccontata in prima persona dal defunto""". - Prosegue l'architetto Maniello nell'esposizione di quanto realizzato - """Raccontare storie e renderle coinvolgenti è sempre una sfida perchè i fattori da dover presentare sono molteplici. Lo Studio Glowarp collabora con diversi professionisti del settore per garantire un prodotto di altissima qualità scientifica ed artistica. Tra questi c'è la dottoressa Valeria Amoretti, funzionario antropologo presso il Parco Archeologico di Pompei che oltre ad essere conosciuta nella comunità scientifica per gli studi archeologici e antropologici è anche una storyteller, ovvero semplifica ciò che è complesso per i non addetti ai lavori scrivendo e narrando storie. Successivamente avviene la creazione dello storyboard e infine la creazione dei contenuti multimediali basati sui file di mappatura creati sulla base di opportune procedure che consentono di ottenere la sovrapposizione perfetta tra modello reale e virtuale. Ogni contenuto multimediale è creato sulla base delle così dette 'maschere di livello' ovvero immagini che hanno separatamente informazioni che possono essere animate sulla base del racconto creato. Tale tecnologia 'liquida' come la definisco ci consente di applicarla in molteplici contesti con la possibilità che i fruitori si sentano liberi durante la visione, scomparendo così il senso di alienazione di altre tecnologie che hanno rivelato molti limiti nel campo della comunicazione dei beni culturali""". Il professor Donato Maniello conclude affermando:"""Il fine di tutto questo è creare consapevolezza perchè solo se si conosce quello che si ha ne si apprezza il valore e lo si tramanda. E' un processo che ha bisogno di tempo e le tecnologie digitali, non uniche, posso aiutare e velocizzare questa consapevolezza""".
Significativo anche il commento della studentessa Maria Laura Zagaria della classe 4G del Liceo "E. Fermi" di Canosa che ha tagliato il nastro all'inaugurazione del percorso multimediale:"""Come rappresentante d'istituto, mi preme evidenziare il mio stupore dinanzi al connubio perfetto creato tra archeologia e modelli 3D che porteranno il nostro magnifico Liceo ad un periodo di apogeo non solo per noi studenti ma per tutta la cittadinanza in quanto, come é stato detto dalla nostra Dirigente Professoressa Nunzia Silvestri, é giusto maturare una conoscenza glocale""". L'installazione tecnologica è permanente presso l'Ipogeo del Cerbero a Canosa di Puglia(BT) ed è visitabile previa prenotazione con le indicazioni da rispettare durante la visita e la video proiezione che narra attraverso elementi allusivi, simbolici ed evocativi, il trapasso del defunto dalla dimensione terrena a quella della morte.
Bartolo Carbone
Foto a cura di Salvatore Carbone
"""Un percorso che inizia lungo il dromos e che proietta i visitatori in un mondo sotterraneo. Il fregio dell'ipogeo del cerbero si presta in modo ottimale ad essere raccontato da questa tecnologia. Buona parte di esso infatti è andato distrutto per metà e grazie alle ipotesi di ricostruzione delle parti mancanti effettuate dalla dottoressa Corrente della soprintendenza e in seguito ottimizzate e rielaborate, si è avuta la possibilità di creare una storia raccontata in prima persona dal defunto""". - Prosegue l'architetto Maniello nell'esposizione di quanto realizzato - """Raccontare storie e renderle coinvolgenti è sempre una sfida perchè i fattori da dover presentare sono molteplici. Lo Studio Glowarp collabora con diversi professionisti del settore per garantire un prodotto di altissima qualità scientifica ed artistica. Tra questi c'è la dottoressa Valeria Amoretti, funzionario antropologo presso il Parco Archeologico di Pompei che oltre ad essere conosciuta nella comunità scientifica per gli studi archeologici e antropologici è anche una storyteller, ovvero semplifica ciò che è complesso per i non addetti ai lavori scrivendo e narrando storie. Successivamente avviene la creazione dello storyboard e infine la creazione dei contenuti multimediali basati sui file di mappatura creati sulla base di opportune procedure che consentono di ottenere la sovrapposizione perfetta tra modello reale e virtuale. Ogni contenuto multimediale è creato sulla base delle così dette 'maschere di livello' ovvero immagini che hanno separatamente informazioni che possono essere animate sulla base del racconto creato. Tale tecnologia 'liquida' come la definisco ci consente di applicarla in molteplici contesti con la possibilità che i fruitori si sentano liberi durante la visione, scomparendo così il senso di alienazione di altre tecnologie che hanno rivelato molti limiti nel campo della comunicazione dei beni culturali""". Il professor Donato Maniello conclude affermando:"""Il fine di tutto questo è creare consapevolezza perchè solo se si conosce quello che si ha ne si apprezza il valore e lo si tramanda. E' un processo che ha bisogno di tempo e le tecnologie digitali, non uniche, posso aiutare e velocizzare questa consapevolezza""".
Significativo anche il commento della studentessa Maria Laura Zagaria della classe 4G del Liceo "E. Fermi" di Canosa che ha tagliato il nastro all'inaugurazione del percorso multimediale:"""Come rappresentante d'istituto, mi preme evidenziare il mio stupore dinanzi al connubio perfetto creato tra archeologia e modelli 3D che porteranno il nostro magnifico Liceo ad un periodo di apogeo non solo per noi studenti ma per tutta la cittadinanza in quanto, come é stato detto dalla nostra Dirigente Professoressa Nunzia Silvestri, é giusto maturare una conoscenza glocale""". L'installazione tecnologica è permanente presso l'Ipogeo del Cerbero a Canosa di Puglia(BT) ed è visitabile previa prenotazione con le indicazioni da rispettare durante la visita e la video proiezione che narra attraverso elementi allusivi, simbolici ed evocativi, il trapasso del defunto dalla dimensione terrena a quella della morte.
Bartolo Carbone
Foto a cura di Salvatore Carbone