Storia e dintorni
Memoria della inaugurazione del busto di San Sabino
Ha avuto inizio la Novena
martedì 23 luglio 2019
16.16
In concomitanza, con l'inizio della Novena di preghiera, in preparazione alla festa della Traslazione delle Sacre reliquie di San Sabino nel lontano 1 Agosto dell '800 dall' antica Cattedrale di San Pietro all'attuale Basilica, è stata ricordata sui social la data del 22 luglio 1985, giorno di inaugurazione e benedizione della nuova statua di San Sabino, Patrono della Città di Canosa di Puglia. Dalle foto pubblicate dall'accolito Donato Mele si evince che presenziarono alla cerimonia del 22 luglio 1985: l' Arcivescovo Mons. Francesco Minerva, Mons Francesco Fuzio di Andria, il Sindaco Salvatore Paulicelli, la Presidente del Comitato Feste Patronali Imma Azzellino e l'autore dell'opera, Giuseppe Antonio Lomuscio. L'artista realizzò in argento e bronzo la nuova statua di San Sabino sotto la guida del Vescovo Mons. Giuseppe Lanave che dispose la modifica al simulacro precedente, trafugato, dal "S. Sabino protettore dai veleni del serpentello al San Sabino Evangelizzatore indicato dall'Angelo". Alla cerimonia, parteciparono tra gli altri : Don Antonio Piattone, Don Peppino Luisi, Don Bernardo Caporale, Don Franco Santovito, Don Michele Lenoci, Don Peppino Pinnelli, don Attilio Paulicelli, Don Lello Iacobone e il Professore Donato Metta. L'arcivescovo Minerva in un gesto di devozione si levò la croce pettorale d'oro ponendola al collo del busto di San Sabino, come ha ricordato il Maestro Peppino Di Nunno che nella mattinata di ieri ha contattato l'artista Antonio Lomuscio, rievocando la memoria del 22 luglio 1985 con la benedizione e inaugurazione del nuovo busto di San Sabino, di cui fu l'artefice. "In questi giorni sono stato in Cattedrale per curare la pulitura annuale dell'argento che ricopre in bagno galvanico il busto bronzeo" ha precisato l'artista che vive a Trani. Sulle vie della memoria storica, artistica e di fede riviviamo il culto, la venerazione e la devozione della Chiesa, della Città e della comunità civile e religiosa coesa, verso San Sabino "Pater Urbis" patrono di Canosa, ambasciatore apostolico in oriente, amico privilegiato dell'abate San Benedetto da lui incontrato a Monte Cassino, edificatore e restauratore di chiese in Barletta e in Canosa (San Leucio, Battistero e la stessa nuova Cattedrale attualmente dedicata a S. Sabino). Lo stesso ci ha educato nella devozione dell'icona bizantina di Maria SS. della Fonte, venerata solennemente dal popolo canosino.